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[RUGBYLIST] I: SECONDO VOI
Luca Oliva
lucaoliver63 a gmail.com
Mer 11 Feb 2015 11:19:15 CET
Quindi secondo te impiegando 2-3 giocatori per fermare il portatore ci
era impossibile contendere il pallone sul break-down perchè avremmo
sguarnito la linea ?
Interessante spiegazione, questo induce a pensare che non sia stata una
scelta tattica ma una necessità ...
Non vedo come risolvibilile contro l'Inghilterra ...
Ciao.
Luca
Il 11/02/2015 10:42, Salvatore Messina ha scritto:
> La contesa sul punto d'incontro è una scelta che va fatta solo in
> alcuni casi ed a condizione di farla bene e mantenere la copertura
> della linea. Al massimo un giocatore ed un eventuale sostegno.
> Effettivamente implica la rinuncia ad una o due guardie ma se la palla
> è contesa, in caso di mantenimento del possesso da parte
> dell'avversario, la fase successiva difficilmente verrà giocata veloce
> ai lati del raggruppamento.
>
> La difesa in piedi italiana è stata da manuale: completa ed in
> avanzamento. Nemmeno Francia e Inghilterra sono state così brave (sono
> dovute ricorrere al fuorigioco sistematico del centro di linea). Il
> difetto sta nel fatto che ad ogni penetrazione si era obbligati a
> raddoppiare o addirittura triplicare il placcatore. Questo costringeva
> ben 2 o 3 difensori a ripiazzarsi in linea dando la possibilità agli
> irlandesi di penetrare con mantenimento del possesso perchè, pur
> impiegando molti uomini in ruck erano sempre in parità. In zona due
> del campo iniziavano a calciare su un triangolo allargato che aveva un
> solo giocatore su tre in grado di riguadagnare terreno al piede
> (McLean) e gli altri due solo palla portata o al massimo up&under su
> se stessi (!!!!!!!!!!!!!!). Manchiamo anche di velocisti, di
> conseguenza nessuna freccia su cambio d'angolo.
>
> In soldoni: loro giocavano tranquilli perché sapevano di tenere palla
> e quando ne perdevano il possesso noi non avremmo creato problemi e
> nella maggior parte dei casi gliela riconsegnavamo a loro, nemmeno in
> red zone. Per male che fosse andata facevano punti con i calci di
> punizione perché dopo 10/15 fasi gli italiani avrebbero messo le mani
> in ruck per disperazione.
>
> Il gioco moderno richiede fisico e velocità. A parte Parisse, Minto e
> Ghiraldini noi giochiamo con la mischia che cammina ed in attacco, su
> difese di alto livello ed avanzanti, significa, nel nostro caso
> specifico, giocare in 10 contro 15.
>
> Però è una bella "ammuina" che serve per gli spot pubblicitari...
> Almeno nelle pubblicità la federazione sa che "per giocare nella
> nostra squadra bisogna essere forti ma anche VELOCI"...
> Magari inserissero un programma di sviluppo della velocità nelle
> giovanili fornendo tecnici specializzati alle società di base che
> fanno minirugby....
>
> O finanziassero programmi tipo Rugbytots e similari....
>
> Gli inglesi sono pesanti. Sempre che non si riposino per il turno in
> Premiership apriranno la nostra difesa in linea per poi lanciare i
> velocisti negli intervalli. Masi lo conoscono e lo faranno correre per
> isolarlo e recuperare palla. In mischia ordinata faranno sfogare i due
> argentini nostri per tenere la loro prima linea mobile ed in fiato per
> muovere poi palla in penetrazione.
>
> L'unico dubbio rimane sulle dichiarazioni che rilascerà il nostro
> presidente (a parte quanti giocatori comprerà per Zebre/Calvisano)....
> Salvatore Messina
>
> ----- Messaggio inoltrato -----
> *Da:* Luca Oliva <lucaoliver63 a gmail.com>
> *A:* "rugbylist a rugbylist.it" <rugbylist a rugbylist.it>
> *Inviato:* Domenica 8 Febbraio 2015 10:31
> *Oggetto:* Re: [RUGBYLIST] SECONDO VOI
>
> Nello specifico della partita, abbiamo "sgomberato" i punti d'incontro
> per avere più difensori nello spazio, in questo modo abbiamo lasciato
> l'iniziativa all'Irlanda nel gioco aperto. Non avendo avuto una
> mischia preponderante e essendo stati surclassati in touche, questo
> praticamente ha voluto dire non avere palloni da giocare per tutta la
> partita.
> Questa è una scelta precisa dello staff tecnico che può essere
> cambiata già dalla prossima partita con l'Inghilterra: mettere uno o
> due grilli-talpa in più nei punti di break-down per contestare il
> possesso e recuperare palloni. Questo comporta naturalmente di
> "perdere" 1-2 uomini fuori, ed è una scelta che è già stata
> scartata dal ns staff per avere più efficacia difensiva. Staremo a
> vedere ...
>
> In generale, il ns rimane un movimento in grado di produrre alcuni
> buoni giocatori che giocano all'estero, ma non un quantitativo
> sufficiente per competere ad alto livello. In questo senso, le
> sconfitte più gravi non sono quelle della prima squadra, che possono
> essere "drogate" dal lavoro su un gruppo super-professionalizzato, ma
> quelle delle rappresentative giovanili. La sconfitta 40-13 della
> nazionale Under 20 nel pantano di Biella è molto più indicativa. È lì
> che meglio si apprezzano le differenze a livello di costruzione e di
> formazione dei giocatori.
>
> In sintesi, il livello del ns movimento attuale NON È da top
> ten mondiale. Dovremmo prima di tutto rendercene conto, e fare un
> bagno di umiltà. Dopo di che, forse, si può ripartire.
>
> Ciao.
> Luca Oliva
>
>
>
> Il domenica 8 febbraio 2015, Giovanni Sonego <giovanni a sonego.net
> <mailto:giovanni a sonego.net>> ha scritto:
>
> Giovanni Ciraolo ha scritto il 07/02/2015 alle 21:50:
>> Chi potrebbe lavorare sul dettaglio a mio parere è l’ex-superiore
>> di Brunel, cioè Bernard Laporte. Più si va avanti e più mi
>> convinco che uno come lui potrebbe riorganizzare il nostro rugby.
>
> E' proprio qui che ti voglio. Un buon allenatore di nazionale può
> rinnovare il gioco, portare idee e far ottenere dei risultati alla
> nazionale, ma non può riorganizzare il nostro rugby. Io sono
> sempre piu' convinto che la nazionale sia rappresentativa del
> movimento rugbyistico di un determinato paese. Nazioni che hanno
> un rugby forte, producono nazionali forti. Nazioni che hanno un
> movimento debole, producono nazionali deboli. Il nostro movimento
> rugbyistico forte non è di sicuro, se comparato con quello delle
> nazionali al vertice mondiale. E infatti le nostre nazionali fanno
> cagare.
>
> Cercare l'allenatore risolutore di tutti i problemi, il mago che
> con un colpo di bacchetta e uno di culo fa vincere un gruppo di
> professionisti che giocano all'estero puo' contribuire a dare un
> po' di diffusione mediatica. E' proprio questo il principio su cui
> mi sembra storicamente ispirata la gestione della federazione.
> Cerchiamo di ottenere i risultati della nazionale e sull'onda
> dell'entusiasmo arriveranno un sacco di praticanti e costruiremo
> un movimento solido. Bella genialata. Sono 15 anni e i risultati
> sono quelli che sono. Sarebbe anche ora che qualcuno se ne
> rendesse conto e che si cominciasse a rivedere questo approccio
> fallimentare.
>
> (Ecco cosa intendevo affermare dicendo che anche Brunel è incolpevole)
>
> Ciao
> Giovanni Sonego
>
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