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[RUGBYLIST] gli irlandesi ci giudicano

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Ven 6 Feb 2015 21:44:50 CET


Esiste un largo consensus tra i quotidiani irlandesi ma anche tra grandi
giocatori irish (come BOD) nel giudicare il cammino fatto finora dall’Italia
nel 6 Nazioni come almeno in parte deludente. Gli irlandesi considerano il
nostro movimento rugbistico come un tipico esempio del tentativo di “dare ai
ricchi” sperando che anche i poveri migliorino la propria condizione. Ma è
questa la nostra politica federale? Non ne sono totalmente convinto.
Talvolta all’estero ci si basa su di una teoria errata della situazione
italiana. Si tende a vedere il nostro minirugby e ciò che segue a ruota come
un mondo chiaro e distinto tra i nostri giovanissimi. Questo può valere nel
caso irlandese e per paesi che hanno solo un paio di sport praticati e
competitivi (per l’Irlanda: rugby e calcio). In realtà, nel nostro mondo
italiano entrano in competizione direi naturale molte discipline e, ad
esempio, i numeri rugbistici 9-15 competono con il calcio mentre le seconde
linee sono attratte da basket e volley e dunque è evidente che il nostro
movimento si confronta con ben altri modelli rispetto a quelli di nazioni
tutto sommato semplici come l’Irlanda. La forza del nostro movimento
rugbistico ha una valenza multidimensionale e continuamente concorrenziale
rispetto ad un comune bacino di praticanti poli-sportivo. Francamente non
vedo nulla di male in questa competizione: ma ovviamente la FIR dovrebbe
investire quanto altre federazioni in ricerca (anche universitaria),
sviluppo della cognitività infantile, crescita della capacità di
auto-coordinamento degli atleti. In campo la crescita di un movimento dà
luogo a due possibilità essenziali: avere profondità di gioco oppure no.
Attualmente gli irlandesi ci considerano in larga parte incapaci (anche tra
le nuove leve) di un gioco profondo. Non sono del tutto d’accordo con loro.
Ma vediamo cosa succede domani e poi ne riparliamo.
g.ciraolo              




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