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[RUGBYLIST] I: I: Re: R: R: Italia - Argentina
Salvatore Messina
totorugby a yahoo.it
Mer 19 Nov 2014 09:33:49 CET
E cosa significa?
Allora i francesi (che abbiamo battuto varie volte) hanno un percorso diverso, gli irlandesi anche ecc ecc
Per carità, ognuno fa delle cose interessanti rispetto agli altri ma non significa che per questo abbiano la ricetta vincente.
Per quanto riguarda l'Italia le categorie sono effettivamente singole perché nonostante il lavoro federale sia su U14 (o U16) vengono presi in considerazione per l'attività le singole annate (2001, 2002 ecc ecc).
Per quanto riguarda il fisico dobbiamo tener presente che da noi non si fa sport a livello scolastico (nemmeno attività motoria) e i ragazzi arrivano a 14/15 anni con deficit paurosi. E' logico che i pochi con doti atletiche innate e che, grazie alla famiglia, fin da piccoli hanno fatto attività motoria (vacanze al mare, in montagna, vita attiva, sport fin da piccoli) arrivino già formati ma il resto è atleticamente da buttare e quindi si cerca di recuperare il recuperabile.
La maggior parte dei club piccoli e medi è totalmente "ignorante" in motricità ed insegna un rugby adulto (nemmeno tanto corretto) incentrato sulla mischia. Le accademie e i centri di formazione lavorano a livello motorio di base (ragazzi che a 13 anni dopo 2/3 anni di giovanili non sanno nemmeno come mettere le mani per prendere la palla o come si esegue un placcaggio).
Ovviamente da fuori si vede solo la ricerca del "fisico" ma siamo così disperati che se iniziassimo a selezionare in base alla tecnica non so se in Lombardia riusciremmo a mettere insieme 30 ragazzi...
Ripeto, al di la di tutto il problema principale è la mancanza di formazione di base. Ex giocatori che non hanno ancora capito loro come si gioca a rugby insegnano ai bambini a giocare a rugby. E ringraziamo il cielo che ci sono!!!!!!!!!!!!!!!!!
Così però non si può andare avanti...
L'alto livello campa sull'estero, su alcuni "anzianotti" che giocavano da piccoli in cortile e su pochi "prescelti" dal DNA potenziato ma stiamo velocemente implodendo.
Salvatore Messina
----- Messaggio inoltrato -----
Da: Giorgio Betteto <giorgioxt a email.it>
A: rugbylist rugbylist <rugbylist a rugbylist.it>
Inviato: Mercoledì 19 Novembre 2014 0:39
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] I: Re: R: R: Italia - Argentina
Ciao a tutti da Giorgio
Il giorno 17/nov/2014, alle ore 11:45, Salvatore Messina ha scritto:
Per informazione generale: Luciano ha detto che gli Argentini ci hanno battuti perché più giovani e più esperti di noi.
>Che riassumendo significa che le accademie non funzionano visto che i ragazzi, una volta usciti da queste, devono ancora giocare 4/5 anni per acquisire le capacità necessarie per competere a livello internazionale.
>Mentre all'estero escono dalle accademie già competitivi a livello internazionale e nei 4/5 anni successivi diventano o meno dei "campioni".
>
Prendiamo l'Argentina : dobbiamo sempre ricordarci la differenza di tradizione e di storia con noi, loro hanno circa 60 anni di vantaggio.
Scendendo nel dettaglio, le differenze con l'Italia per quanto riguarda la formazione sono :
- Classi di età singole , U16-U17-U18 ecc,
- Focus sull'aspetto tecnico più che sulla costruzione del fisico (e lo si è visto anche a Genova)
- Campionati giovanili competitivi , molto sentiti e con numero di partite elevato
La formazione è fatta dai club, non vi è quasi rugby nelle scuole ; vi è una struttura "tipo accademia" , quella del PLADAR, diretta dalla nostra vecchia conoscenza
Rodolfo Ambrosio che ha però molto più una funzione di supporto (tecnico ma anche economico per i ragazzi) ,
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