[RUGBYLIST] il commento di Mazzola

[Salvatore Messina]

Rispondo ad Anna e Giovanni...

E' quello che vado dicendo da anni: da noi i ragazzi non giocano a rugby perché non li diverte.
Il che vale sia per il fatto che gli istruttori non li fanno divertire sia per il fatto che il rugby non piace. Molto più per il secondo...

Se facessimo una capatina in Nuova Zelanda o nelle isole britanniche e non passassimo le giornate solo a visitare luoghi turistici, ci renderemmo subito conto della ENORME diversità nell'approccio alla vita quotidiana dei ragazzi (ma non solo).
Basterebbe anche superare il confine ed andare in Francia.
Cellulari, vestiti firmati, aperitivi, case costose... Aggiungiamo poi la ristrettezza mentale del campanilismo, l'ossessione per la "famiglia". 
Viviamo in un paese vecchio che si crogiola negli agi. Ci siamo dovuti inventare i "pedobus" per far fare ai bambini le poche centinai di metri che li separano da casa a scuola.
Inutile continuare... Siamo dei "fighetti" (come direbbe mia figlia quindicenne) che crescono dei figli ancora più fighetti perché il nostro paese è impostato per salvare il posteriore ai furbi ed ai fancazzisti e non per premiare quelli bravi che si impegnano. Dimostrato dal fatto che questo comportamento vale anche per chi non è italiano per tradizioni familiari.

Per quanto riguarda l'antitesi programmazione e divertimento.... Se vado a teatro a vedere una commedia mi diverto, questo non vuol dire che gli attori non seguano un copione e non abbiano studiato la parte per mesi (per non contare la scenografia ecc ecc).
Troppo spesso si vedono allenatori divertenti che improvvisano.
Se devo insegnare a dei bambini o a dei neofiti che devo far appassionare al rugby mi preparerò un allenamento in cui la componente ludica sia preponderante.

Ma non dimentichiamoci che il rugby è botte ed aggressività... per la dolcezza e la pace con il mondo c'è la corsa campestre.... 
O il touch che è divertentissimo e molto tecnico ma non è rugby!
 
Salvatore Messina


Il Domenica 29 Giugno 2014 12:21, anna maria <begione11 a yahoo.it> ha scritto:
 


Certamente la parte ludica è la componente fondamentale per coinvolgere i giovani. Pierre Vllepreux, a proposito, nel suo " rugby un gioco per tutti" nelle Premesse metodologiche di "Come insegnare il rugby a dei principianti" scriveva:" Far apprendere il rugby ai giovani facendoli giocare e non "aggredirli" subito con la tecnica. Il gioco ( leggi divertimento ndr) è il punto di partenza e il punto di arrivo di questa progressione didattica. Le regole sono introdotte mano a mano che si sviluppa il livello e la conoscenza del gioco.
r.r.
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