[RUGBYLIST] I: R: quei maledetti 13 minuti

[Salvatore Messina]

Questione Benetton... Pensare che dei giocatori internazionali siano amareggiati quando si prospetta loro un impegno meno "gravoso" in Italia o un ben remunerato contratto all'estero significa non avere ben presente la pesante situazione di crisi per il rugby in Europa. Al massimo qualche senatore "protetto" può cominciare a sentire la propria poltrona dorata che scotta...

Per quanto riguarda la nazionale in senso stretto, a parte l'ormai evidente rassegnazione di Brunel (come da dichiarazioni alla stampa francese) è evidente che la coperta tecnica è molto corta. Siamo tornati a difendere e basta ma finché la palla ce l'hanno gli avversari non non potremo mai segnare. Quando si parla di "mischia" non bisogna cadere nell'errore di considerare solo la mischia ordinata. Nel moderno rugby internazionale non solo le terze linee (tutte) sono chiamate a portare e muovere palla. Il problema è tutto qui... Non abbiamo in rosa giocatori in grado sia di difendere sia di attaccare (o contrattaccare). Problemi anagrafici? Di salute/condizione atletica? Di mentalità? Di preservazione del fisico per gli impegni (remunerati) con il proprio club (estero)?
Non lo so e solo chi è a contatto con i giocatori e lo staff tecnico lo può dire.
Rimane solo il dato di fatto che il famoso "equilibrio attacco/difesa" sembra impossibile da attuare.
Provare con giocatori diversi/più giovani? Almeno si costruisce in visione futura...
Anche se l'Under 20 non fa presagire molto di buono...
 
Salvatore Messina



Il Lunedì 10 Febbraio 2014 12:21, Gian Domenico Mazzocato <giandoscriba a giandomenicomazzocato.it> ha scritto:
 
 
Andiamo, è 
chiaro che sapevano.
Oltre a tutto molti sono in scadenza di 
contratto.
Con una gamma 
di situazioni variatissima: da chi è appetito da ricchi club stranieri a che 
vede buio del tutto per il suo futuro.
Nel momento 
topico del match quando serviva far ricorso ad ogni risorsa morale, non 
c'erano.
E quei 13 
minuti hanno devastato. 
E' così difficile?
un 
abbraccio
gian 
domenico
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----- Original Message ----- 
>From: antonio.leo13 a tin.it 
>To: rugbylist a rugbylist.it 
>Sent: Monday, February 10, 2014 11:35  AM
>Subject: [RUGBYLIST] R: quei maledetti 13  minuti
>
>Scusate ma cosa c'entra il comunicato della Benetton, i  giocatori lo sapevano anche prima di incominciare la partita!! Piuttosto  andiamo a cercare i problemi dove sono veramente. Chi ha visto la partita e  mastica un po di Rugby, ma non da bar, capisce, se lo vuole, dove sono i veri  problemi.
>Antonio
>________________________________________________________________________________________________
>----Messaggio 
  originale----
>Da: begione11 a yahoo.it
>Data: 10-feb-2014 9.51
>A: rugbylist a rugbylist.it
>Ogg: 
  [RUGBYLIST] quei maledetti 13 minuti
>
>
>Che cosa sia successo nello spogliatoio azzurro durante l'intervallo fra  il primo ed il secondo tempo è difficile dirsi. Fra le ipotesi che si  possono considerare c'è anche, probabilmente, quella non drammatica leggendo  il comunicato della società, dell'abbandono del torneo  Celtico Pro12 da parte del Benetton Treviso. Certo che rientrare in  campo "in bambola" dopo 40' più che onorevoli, contro una Francia agguerrita  in tutti i reparti, che  lasciavano ben sperare per i secondi, non  lo si poteva prevede.
>Invece quei "maledetti" 13' rimarranno per lungo tempo, ne sono certo,  nella mente di tutti coloro che fanno parte del movimento rugbistico del  nostro Paese, ma maggiormente in quella dei 15 in campo allo Stade de  France. Tre mete che sono state una mazzata tremenda, lo  ripeto, soprattutto sul capo dei giocatori che,  però contrariamente a quanto avvenuto in altre simili circostanze in  passato, hanno reagito con fierezza tanto da minacciare più volte l'area  di meta francese per raggiungerla solo a pochi minuti dal termine  dell'incontro, evitando una umiliante "débâcle".
>Se fra 15 giorni contro la Scozia gli Azzurri sapranno esprimersi  con lo stesso coraggio con il quale hanno tenuto il campo negli ultimi 27'  contro i transalpini il successo non mancherà di sorridergli.
>romano   
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