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[RUGBYLIST] R: Malagò e la scuola
piero filotico
pierofilotico a gmail.com
Dom 3 Ago 2014 01:03:14 CEST
Caro Luciano, secondo me hai ragione da vendere e per questo mi fa infuriare
il tempo e i soldi persi stupidamente fin dal primo 6 Nazioni che tanti
entusiasmi fece nascere. Se si fosse cominciato allora a lavorare su un
progetto serio, quanti bambini di quegli anni avremmo oggi sui campi? E
quale sarebbe stato lo sviluppo geometrico del proselitismo? E chissà che
qualche altro talento non fosse già pronto?
Ora tocca ricominciare daccapo, ma non mi pare che l'attuale vertice sia
molto diverso da quello dondiano.
-----Messaggio originale-----
Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di luciano37 a libero.it
Inviato: sabato 2 agosto 2014 18:53
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] Malagò e la scuola
Cari amici di rugbylist,
ho letto e continuo a leggere con grande interesse il dibattito in List sul
rugby e la scuola, che va avanti da parecchi giorni e desideravo mettere nel
discorso il problema demografico, che - se non mi sono perso qualcosa - non
mi pare sia stato mai citato.
Assodato che tutti gli sport puntano sulla scuola, non è importante - è una
domanda, non una critica - nella scelta e/o nello sviluppo di un progetto,
anche il numero a disposizione dei potenziali educatori dei futuri
rugbisti?.
Cito a memoria ma mi pare che, dati Istat, i nati in Italia (Paese a
crescita
zero) nel 2013 siano stati poco più di 510 mila, grosso modo metà maschi e
metà femmine.
Sempre nel dibattito scuola-sport (che non è, quindi, solo del rugby) ho
letto poco tempo fa che il calcio, che ha 13 volte i tesserati del rugby,
attirerebbe almeno il 50 per cento dei bambini orientati allo sport, seguito
da volley, basket e nuoto. Se la stima è concreta, fatti - anche
all'ingrosso - i dovuti conti e senza trascurare tutti gli altri sport non
citati (arti marziali, tennis, ciclismo ecc.) il rugby avrebbe a
disposizione forse 10-15 mila bambini all'anno, femminucce comprese, sui
quali "operare". Ma proprio Malagò ha detto che in Italia circa il 40 per
cento non fa nessuno sport. La cifra si riduce ulteriormente e il lavoro mi
pare diventi veramente improbo per l'organizzazione del nostro rugby. Un
bambino al rugby può equivalere alla scoperta di un tesoro? .
Se la mia osservazione è proprio fuori tema, scusate l'intrusione Luciano
Ravagnani
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