[RUGBYLIST] I: R: Tanto per passare il tempo...

[Giorgio Betteto]

Ciao da Giorgio
Il giorno 15/apr/2014, alle ore 07:35, Salvatore Messina ha scritto:

> Ripeto: è quello che dico io!
> 
> Se togliamo la contesa il gioco rimane. Se togliamo il gioco il resto non ha senso.
> Alleniamo PRIMA il gioco e poi la contesa.
> Le difese migliori vengono dal league e la capacità di attaccare gli spazi dal seven e touch.
> 
> Invece noi alleniamo piloni...
>  
> Vorrei precisare che giocare nello spazio significa attaccare gli spazi liberi e NON passare la palla. Da noi si insegna solo a buttare via il pallone retrocedendo o fare a capocciate (con penetrazioni direttamente sull'avversario, per impegnarlo dicono...).

Siamo su due posizioni opposte , se togli la contesa , semplicemente non è più rugby. E non è perché le cose si fanno in modo sbagliato in molti posti che tutto lo sport sia da buttare, altrimenti aveva ragione Mallet a dire "Italiani no buoni per rugby" e possiamo anche dedicarci ad altri sport.

Io sarò in una situazione privilegiata , ma sono almeno una decina d'anni che vedo in campo le giovanili della mia società contro tante altre squadre straniere, dal Parramatta di John Eales , La Tablada di Dominguez , il San Isidro di Hugo Porta, il Bath, Otago , l'Hartpury accademia di Gloster , i Cardiff Blues ecc. ecc. , per quello che può valere il record di vittorie/sconfitte è di gran lunga a nostro favore , anzi , sono poche le squadre ad aver vinto . Certo, non posso essere sicuro del valore di quelle che vengono, specie perché gli altri hanno diverse squadre (Hartpury che è un college storico, legato al Gloster ha qualcosa come 4-5 squadre per ogni anno di età) però nemmeno noi abbiamo mai schieratole migliori formazioni possibili, perché queste amichevoli si fanno durante i campionati e quindi serve attenzione.

La mia conclusione è questa : nonostante tutto fino ai 16-17 anni ce la giochiamo con quasi tutti più o meno alla pari, è dopo che si crea la differenza. 

Come ho scritto prima - dovrebbe essere la federazione a prendere i buoni esempi (non c'è mica solo il nostro, basti pensare alla Capitolina o al Valsugana) e convincere gli altri a migliorarsi, le cosiddette "autorità" possono molto: venerdì sera ero ad un incontro molto interessante del CIV a Piazzola sul Brenta sulla "Scuola Tecnica Italiana" a parte l'interessantissima conferenza di Munari, una cosa che mi ha colpito è stato l'intervento di una piccola società locale che ha detto "Ci hanno spinto, spiegato perché era necessario e ci siamo decisi finalmente a cercare di avere tutte le giovanli , abbiamo speso molto tempo nelle scuole ma ci siamo arrivati; adesso però avremmo bisogno di supporto tecnico, di qualcuno che INSEGNI AI NOSTRI INSEGNANTI , ed invece abbiamo il tecnico federale - Bravissimo (ci credo, è Luca Bot) che però vediamo se va bene una volta al mese per un allenamento, ed il suo compito è più che altro quello di cercare nuovi candidati alle accademie, non di formare i tecnici delle società"
Iniziamo a sistemare questo , e le cose andranno meglio.
 

 

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