[RUGBYLIST] il mistero

[Gian Domenico Mazzocato]

La colpa  ce l'ho e non ce l'ho.
La mail di Luciano aveva la parentesi quadra di [rubylist] enon ci ho pensato un attimo.

Mi prendo la responsabilità di non consultarlo e di pubblicizzare quello che mi ha scritto.
Luciano Ravagnani è la più bella penna rugbistica ( e anche non rugbistica) degli ultimi decenni. Io, che pure non ho molti anni meno di lui, gli devo tantissimo. Per chi non conosce Luciano, devo dire che, colto e raffinato, è anche persona di grande signorilità. Uno della cui amicizia e stima essere fieri.
Il fatto che qualcuno abbia perfino telefonato dice tutta la stima di cui è circondato.
ecco il copia incolla
gian domenico
Ciao Gian Domenico.

Ho cercato, finché ho potuto, di seguire la rinascita del XIII in Italia quando ancora (fino al 2007) ero a Bologna con La Meta Magazine, poi quando hanno cominciato a litigare (proprio come nei primi Sessanta) non me ne sono più occupato. L'Italia XIII attuale penso debba essere inquadrata in una delle grandi operazioni di marketing che il 13 di tanto in tanto attua nel mondo.

E' un gioco che in certi luoghi è una follia di pubblico, ma che ha sempre sofferto la globalità del 15, tanto più adesso che anche il 15 è professionistico. Il ranking mondiale del 13 classifica 24 paesi (il 15 ne ha 92), l'Italia è 13 esima. Il vertice è Australia, Nuova Zelanda, Inghilterra, Francia, Galles, Papua Nuova Guinea. Il Sud Africa è solo 24 esimo!!!!

L'attuale Coppa del Mondo a 14 squadre è in pratica uno scontro fra le leghe professionistiche di  Australia (National Rugby League) e Inghilterra (Super League). Nei prossimi giorni vedrò di fare una ricerca ma "a occhio" almeno l'80 per cento deii 336 giocatori impegnati in Coppa del Mondo attuale gioca in Australia (in pratica in 3 Stati dell'est) e in Inghilterra (la zona centrale). Di questo 80 per cento sono formate quasi per intero le nazionali di Galles, Irlanda, Samoa, Tonga, Italia appunto, Scozia, Usa, Isole Cook (oltre, naturalmente,  Australia e Inghilterra al completo).




La Francia è quasi tutta nei Dragons Catalans che disputano il campionato inglese- a 16 squadre (dove c'è anche un'ottima seconda serie), ma i francesi hanno però un discreto campionato Nazionale (9 squadre) quasi tutto nel Languedoc -Roussillon e campione del 2013 è il Pia, comune di 7 mila abitanti prossimo a Perpignan. 


La Nuova Zelanda è quasi tutta attiva in Australia, avendo una squadra di Auckland fra le 16 (nove di Sydney!!!) che partecipano alla premier australiana e in più molti giocatori che operano in Inghilterra (ricordi il nostro Zisti? era un idolo dei Bradford Bulls...).

Con l'Australia, dove il 13 batte di gran lunga il 15 per popolarità e business, anche Papua Nuova Guinea va pazza di questo gioco. Ma non ha mezzi economici, per cui la nazionale alla fine è tutta sì di isolani, ma "australiani" di attività. Stessa cosa per le Figi, "australianissime". 





L'Italia attuale è tutta di australo-italiani, due dei quali giocano in Inghilterra e in Francia. E', quindi, un'operazione decisamente singolare. Non conosco le regole di eleggibilità del 13 ma so che sono piuttosto lasche, praticamente senza restrizione alcuna.

Ho fatto forse una sintesi esagerata e temo di non aver contribuito molto a chiarire le cose. Resta il fatto che l'Italia del 13 avrà un gran riscontro mediatico, ma sul piano interno penso resterà quasi nulla. Molto meglio il cricket, che "cresce" con gli italiani di origine indiana, pakistana, srilankese  e del Bangladesh...

Un abbraccio

Luciano




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