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R: [RUGBYLIST] la concentrazione
antoniomangano1962 a libero.it
antoniomangano1962 a libero.it
Gio 14 Feb 2013 12:42:49 CET
Concordo sulla mancanza di profondità della rosa e sposo completamente il discorso che ai nostri manchino, più che un piano di gioco, delle sicurezze alle quali ancorarsi nelle bufere, ma bisogna sempre ricordarsi che in campo si va in 30. Le due squadre hanno giocato e una ha vinto. E ha vinto perché così vanno le partite ed è normale che una sopravanzi l'altra perché il rugby non è la play station e perché tra il primo e il secondo tempo non si può resettare per ricominciare. Sarà semplicistico ma contro la Scozia è stato il primo passo indietro dopo un paio di partite buone. Gli scozzesi ci hanno sovravanzato né più né meno di come facemmo noi quando vincemmo ad Edimburgo. Poi il culo aiuta gli audaci e oggi nel giorno di san Valentino è utile ricordare che al... cul non si comanda. Un ultima cosa va comunque detta a voce alta. E' inutile che ci riempiamo di orgoglio quando i nostri arbitri vanno ad dirigere partite tra "scapoli e ammogliati", o quando i nostri vanno a fare "il miglior TMO del mondo". Fin quando non saremo inseriti nei panel e arbitreremo partite che contano i nostri falli dagli esordienti saranno valutati con compasso, squadretta e metro quelli degli altri con una corda e a tanto al metro. Sarà calcistico ma è così. In tal senso voglio ricordarvi che ai mondiali di calcio ci sono arbitri da tutte le parti del mondo nella palla ovale solo sudditi di sua Maestà francesi e sudafricani.
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Da: jxcira a tin.it
Data: 14/02/2013 12.11
A: "RUGBYLIST"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: R: [RUGBYLIST] la concentrazione
In parte sono d'accordo con te, è indubbio che i nostri a Murrayfield mancassero di forza nervosa.
A parte quello che succede normalmente agli atleti italiani, che vincono spesso quando non è previsto e perdono quando sono dati favoriti, ci sono stati sicuramente errori nella preparazione e superficialità nelle valutazioni.
Tuttavia la mia opinione, la esprimo di nuovo, è che i nostri manchino ancora di automatismi. E' come se certe azioni le mandino in porto solo con volontà ed a prezzo di altissima spesa energetica.
Ricordo un esempio tra i molti, la famosa Italia-Scozia nel 2000, che ci ha visti esordire nel 6 Nazioni. Partita gladiatoria a nostro favore, ma dove nel finale la Scozia andò in meta 2 volte con grandissima facilità. Eppure stavano perdendo pesantemente. Ci fu maggiore concentrazione mentale degli scozzesi a fine match? Io direi piuttosto capacità di giocare un rugby continuo ed improvvisamente penetrante. La partita la vincemmo noi ma 34-20 ma non 34-10 e se il match fosse durato altri 10 minuti gli scozzesi sarebbero andati, penso, nuovamente in meta.
A mio parere per rendere continuo il 'mentale' della nostra nazionale, e per variare il gioco, bisogna aumentare molto la 'rosa' giocatori (raddoppiandola) responsabilizzando ognuno ma senza oppressioni
g.ciraolo
----Messaggio originale----
Da: giandoscriba a giandomenicomazzocato.it
Data: 14-feb-2013 11.00
A: "RUGBYLIST"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] la concentrazione
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Scusate, sorrido.
Cosa vuol dire concentrazione e discutere se i giocatori sembrano più o meno "dentro" la partita?
Il fatto è che a Murrayfield non c'erano con la testa, erano mentalemnte assenti, le sinapsi della mediana erano sconnesse con quelle dei centri e anche con quelle terze linee.
Per dirna una, come potrei dirne tante altre.
Saranno anche stati concentrati, ma non c'erano e non hanno funzionato.
Quando si parla di queste cose (il saper "cosa" fare, "quando" farlo, "come" farlo) si può discutere dei massimi sistemi e del sesso degli angeli.
Ma quel che conta è l'atteggiamento mentale in campo.
Contro avversari battibili, se affrontati in altro modo.
E se i giocatori non ci sono, vuol dire che semplicemente non ci sono.
Vuol dire che l' "altro modo" non hanno saputo elaborarlo.
Credevano, dopo la Francia, che bastasse inserire il software e che la partita si sarebbe dipanata seguendo automatismi noti e ormai entrati a regime.
Sono convinto che lo credeva lo stesso Brunel che doveva motivare altrimenti i suoi.
Invece no.
E' peraltro certo che in altri tempi avremmo preso il doppio di punti.
Il livello mentale era quello che ci ha permesso di stare attorno ai trenta.
Tutto il resto è aria fritta.
Un abbraccio a tutti.
gian domenico
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