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[RUGBYLIST] lettera risposta a Marzio Innocenti - ERRATA CORRIGE
alfa a quipo.it
alfa a quipo.it
Sab 22 Set 2012 12:37:46 CEST
Per un mio errore personale ho postato ieri una bozza di lettera.
La lettera definitiva, che comunque non varia nei contenuti di fondo,
è questa allegata.
Mi scuso per il disguido, mi sono capito male con la Segreteria del
Rubano Rugby.
Saluti a tutti
Enrico Gottardo
LETTERA APERTA (E CHIUSA) A MARZIO INNOCENTI
Caro Marzio,
i ragazzi che giocano a Rubano mi hanno mostrato un Tuo intervento in
relazione alle recenti elezioni Federali.
Non voglio, e non posso, entrare nel merito delle Tue affermazioni in
ordine a fatti e circostanze a me totalmente sconosciute.
Tengo a precisare, però, alcune questioni che riguardano la Società di
cui sono presidente da oltre 25 anni.
Come ben sai la nostra è una piccola Società che ha sempre vissuto di
idee, speranze e sogni su cui un gruppo di persone ha costruito un
progetto che non prevedeva vittorie agonistiche di chissà quale
livello ma la costruzione di ragazzi che, anche attraverso i campi di
rugby, si affermassero nella vita di tutti i giorni.
E non a caso, dopo tanti anni in cui si è cercato di riuscire ad avere
un minimo per poter svolgere l’attività sportiva che amiamo (campi e
spogliatoi) si è potuto procedere a strutturare quel progetto la cui
finalità era, ed è, di far crescere i nostri ragazzi con la
prospettiva di poter giocare, in qualsiasi categoria, alla pari degli
avversari.
E ancora non a caso, avendo conosciuto un altro rugby rispetto a
quello attuale, si è sempre pensato che i valori con cui far crescere
i nostri ragazzi, dovevano necessariamente attingere ai valori di una
Società di cui il Roccia si è sempre considerata compartecipe.
Personalmente, Ti dico che proprio in quella Società (di cui hai fatto
parte anche Tu) ho guardato, e guardo, per avere gli stimoli per poter
continuare: ed anzi, proprio a quella Squadra di cui Tu hai fatto
parte, ho guardato per cercare di far crescere i nostri ragazzi.
Basterà ricordare Andrea Zulian e Giuseppe Artuso, ma anche Hector De
Marco e Tonino Failla che hanno scelto di partecipare ad un progetto
in una Società in cui si rispecchiano.
Detto ciò trovo, quantomeno, inesatto (per non dire altro) affermare
che il Roccia Rugby abbia approfittato, in questi anni, del lavoro del
Petrarca, giacchè la crescita tecnica-agonistica a Rubano non è
avvenuta grazie al Petrarca, ma ad una serie di componenti che, anche,
e soprattutto, attraverso il lavoro, pressoché gratuito di alcune
persone, primo fra tutti, il tuo ex compagno di squadra Michele Pra
(tra i fondatori del Rubano) ha consentito quella crescita di cui
parlavo prima.
Oggi, il Roccia, vive del lavoro gratuito di molte persone e di molti
ragazzi che credono nel gusto di faticare assieme non per un interesse
economico ma perché si riconoscono in certi valori.
Tu sai benissimo che, pur avendo da svolgere il campionato di serie A,
nessuno dei giocatori percepisce rimborsi spese e/o stipendi… chi
allena, e chi svolge attività dirigenziale, è in perenne lite
famigliare, dato che non riesce a giustificare a che pro svolga
un’attività così faticosa….
Quanto ai giocatori venuti, nel corso degli anni, dal Petrarca credo
di poter affermare, con serenità, che gli stessi siano venuti
spontaneamente, per scelta personale e non già per chissà quale
astruso motivo.
In ogni caso potrai ben andare a vedere il numero di tesserati del
Roccia Rugby e verificare di come, e di quanto, incidano i
tesseramenti di provenienza Petrarca, per capire di come la nostra
Società abbia cercato di far crescere, a prescindere, un ambiente e
dei ragazzi che potessero, nel tempo, eccellere anche nei campi di
gioco.
A tal proposito, Ti basterà verificare di come l’attuale capitano del
Petrarca sia nato e cresciuto (permettimi l’orgoglio) a Rubano e di
come altri due ragazzi (credo di poter affermare di interesse
nazionale) siano nella rosa del titolari della Prima Squadra del
Petrarca.
E questi ragazzi sono andati al Petrarca non certo a fronte di un
corrispettivo in denaro ma bensì per una scelta che il Roccia Rugby ha
da sempre fatto, valutando un interesse comune delle Società e dei
ragazzi.
Infine, voglio precisarTi che non ho mai avuto incontri personali con
il sig. Alfredo Gavazzi che ho visto due volte in vita mia, senza
neppure scambiarci una parola.
Sono andato, una prima volta, ad un incontro dove l’ho sentito esporre
le sue idee e le sue convinzioni di quello che poteva essere il nostro
movimento nei prossimi quattro anni, rivedendolo sabato scorso.
Quindi rasserenati: nessuna pressione ricevuta ma libera scelta di chi
crede in qualcosa che si chiama democrazia.
Spero di aver spiegato, non solo a Te ma anche ai ragazzi che in
questi 25 anni sono cresciuti, e diventati uomini, a Rubano, di come
coloro che hanno lavorato, insieme a me, in tutti questi anni, hanno
creduto in certi principi ed in certi valori.
Valori per cui quando ci si incontra rugby o non rugby avviene uno scambio di
affettuoso rispetto.
Emanuele Scieri
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