R: R: [RUGBYLIST] Strafalcioni

Mer 3 Ott 2012 14:02:11 CEST

Non conosco le ragioni che hanno portato Borra alle dimissioni, se tu ne sai i motivi buon per te. Non mi permetto quindi di essere deluso nè da lui nè dal giornale, che anch'io seguo dal primo numero e al quale riconosco le difficoltà, economiche e organizzative che si possono incontrare nella piccola e a volte gretta parrocchia del rugby italiano.
Non credo che schierarsi, pur dando spazio a tutti gli altri candidati, sia una cosa così scandalosa: da un giornalista, come dici tu, mi aspetto considerazioni e non mere pubblicazioni di programmi elettorali, e se la redazione (o la direzione) de lameta ha deciso di appoggiare qualcuno evidentemente lo avrà fatto avendone buoni motivi. Chiamarlo "padrone" , come fai tu, non fa che ribadire quanto poco mi piaccia leggere i tuoi scritti, sempre molto sprezzanti nei confronti di quasi tutti.
Infine, io leggo lameta anche e soprattutto per avere informazioni sul rugby di tutto il mondo (che troverei anche su internet, ma io sono innamorato della carta), per leggere l'opinione di Ravagnani, per apprezzare la competenza di rugby australe di Palini e la vis polemica di Costantino.
Per fortuna le prossime elezioni sono lontane e spero di leggere sempre più di rugby giocato e meno di polemiche extra campo.
Detto tutto ciò, e scusandomi con la list per la lunghezza, la chiudo definitivamente qui, sperando di avere soddisfatto le tue richieste.
Maurizio

----Messaggio originale----
Da: totorugby a yahoo.it
Data: 3-ott-2012 10.08
A: "rugbylist a rugbylist.it"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: I: R: [RUGBYLIST] Strafalcioni

Io sono un assiduo lettore de lameta fin dalla sua prima pubblicazione e continuerò ad esserlo finché riporterà anche un solo articolo che esprima, condivise o meno, le considerazioni di un giornalista e non una mera pubblicazione dei comunicati degli uffici stampa (come nell'occasione delle partite delle Zebre).
Detto questo, proprio perché la leggo dalle origini, ho potuto notare un cambio di linea editoriale, nonché di giudizio, a 360 gradi. Questo non significa che una persona non possa cambiare opinione, anche radicalmente. E' però onestà intellettuale ammettere il proprio errore e giustificare il cambio di opinione. Se poi prendiamo anche in considerazione i toni "maleducati" di certe ultime affermazioni (commenti acidi alle lettere di Innocenti e Bettarello) e che mai erano stati usati negli anni passati, ci facciamo un quadro del degrado in cui è sprofondato un ottimo giornale sportivo di rugby.

Chiedere "gli stati generali" delle società di rugby, ben sapendo che corrente si sta appoggiando, con il fine di poter accusare le società di immobilismo non è comportamento corretto. Un po' come il comandante di un campo di concentramento che invita un prigioniero ad esprimere "liberamente" le proprie rimostranze!

Essere "l'unico" settimanale di rugby non significa avere per diritto acquisito la certezza dell'infallibilità.

Concludo chiedendo all'amico Maurizio: visto che tu affermi che non si tratta di un giornale allineato, quali sono le tue ragioni per confutare la mia tesi?
Se io affermo che tu sbagli dovrei, di norma, spiegarne il perché. Io ho spiegato sopra i miei perché e posso anche aggiungerne molti altri. 
Tu in base a quali considerazioni puoi affermare, articoli alla mano, che non è così?

Definirsi "la voce libera" può anche significare che "liberamente" si è presa una decisione di seguire un padrone piuttosto che un altro e non basta dimettersi da direttore per confondere le acque. 
Il rugby ci insegna ad andare avanti e non mollare mai, sopratutto quando si crede nelle proprie idee. Borra ha mollato, proprio su queste accuse, e chi si ritira dal campo ha partita persa a tavolino....

Mi dispiace dire queste cose ma sono un affezionato lettore MOLTO DELUSO.

Salvatore Messina

----- Messaggio inoltrato -----
Da: "mingottimaurizio a alice.it" <mingottimaurizio a alice.it>
A: rugbylist a rugbylist.it 
Inviato: Mercoledì 3 Ottobre 2012 5:25
Oggetto: R: [RUGBYLIST] Strafalcioni

Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rug
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Non credo che Costantino e Borra abbiano bisogno della mia difesa, ma definire Lameta un giornale allineato alla Fir è una forzatura che rientra perfettamente nelle esternazioni solite della persona che le ha fatte: sparare sempre e comunque su tutti.
Maurizio

----Messaggio originale----
Da: totorugby a yahoo.it
Data: 2-ott-2012 11.09
A: "rugbylist a rugbylist.it"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: I: [RUGBYLIST] Strafalcioni

Hai pienamente ragione!
Se consideriamo anche che Costantino e Borra sono anche giornalisti de lameta che UNA VOLTA era un settimanale libero ed ora TOTALMENTE allineato alle direttive degli uffici stampa federali, ci possiamo fare un'immagine della bassa qualità della comunicazione giornalistica dello sport rugby.

Tanto vale andare a vedere le partite al campo o spegnere l'audio della televisione....
Per quanto riguarda la carta stampata, ormai serve solo come i quotidiani di partito: per capire come la pensano "gli altri" (se la compri per sapere come la pensano "i tuoi" sei messo male.... ) o per proteggere dalle macchie di vernice quando si dipinge.....

Salvatore Messina

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Gian Domenico Mazzocato <giandoscriba a giandomenicomazzocato.it>
A: RUGBYLIST <rugbylist a rugbylist.it> 
Inviato: Domenica 30 Settembre 2012 14:39
Oggetto: [RUGBYLIST] Strafalcioni

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Ti stupisci, Angelo?
Venerdì sera, durante la telecronaca delle zebre, il commento tecnico (?) invocava l'aver toccato la bandierina come discriminante per concedere o no una meta.
(e resta famoso - e turpemente ridicolo- "il non ci hanno passato le carte giuste" dopo che Treviso aveva violato al Rodney Park di Newport il terreno dei Dragons, per giustificare di non essere riusciti a dare -telecronista e commentatore tecnico evidentemente incapaci di tenere uno straccio di appunto- il risulatto esatto: che era una storica vittoria di una squadra italiana).
Scarsi, scarsi.
Sai, io coem giornalista mi vergogno per la categoria.
Come rugbista penso che non ci siano pietosi veli che servano a coprire
Ma è quello che ci meritiamo.

Al confronto la Gazzetta fra tenerezza
Un abbraccio 
gian domenico
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