Questo sito è dedicato alla rugbylist, un ritrovo "virtuale" dove si incontrano centinaia di appassionati di rugby.
[RUGBYLIST] dal sito di Allrugby
Daniele Resini
daresini a tin.it
Ven 8 Giu 2012 14:12:48 CEST
Sono nate le Zebre, e subito si è aperta la caccia grossa.
di Gianluca Barca
E così, dopo la caccia agli Aironi, rimasti spiaggiati in una macchia
di petrolio, come quelli che si vedono in televisione quando affonda
una petroliera, o roba così, adesso è cominciato il tiro alle Zebre,
che essendo animali altrettanto miti non si difendono. Ma fino a un
certo punto.
E sorprende che per sparare al bersaglio grosso si usino munizioni di
ogni tipo, tutto fa brodo, anche la forzatura e in qualche caso
l’invenzione.
Ricapitoliamo: su la vicenda Aironi/Viadana non c’è altro da dire.
Il consiglio federale, all’unanimità, ha giudicato i primi non più
in grado di proseguire l’avventura dal punto di vista economico e il
secondo soggetto (Viadana) non affidabile, più meno per le stesse
ragioni . Poiché si tratta dei medesimi consiglieri che tre anni fa a
avevano promosso gli Aironi a pieni voti, davanti a Roma, Calvisano/
Parma e financo a Treviso, è difficile pensare a una cattiva
disposizione d’animo nei confronti della franchigia mantovana.
Casomai si può dire che c’è stato un ripensamento. Comunque, quel
capitolo è chiuso.
Il fronte Zebre: per i casi della vita, chi scrive queste brevi note
ha avuto la fortuna di giocare nel Rugby Brescia (con diverse
ambizioni e a livelli molto diversi
e anche diversa età) con Marco Bollesan e di essergli poi stato
avversario sul campo quando giocava, nei primi anni Ottanta, con
l’Amatori Milano.
Per questi motivi non è stato difficile fargli una telefonata e
chiedergli se era contento che la sua “creatura” fosse stata
resuscita nella forma di una franchigia federale e se sarebbe andato a
vederne le partite. Le parole testuali sono state “Ma sì. Perché in
fin dei conti le Zebre sono state la prima idea di franchigia messa in
campo in Italia, una squadra composta dai migliori giocatori del
nostro campionato, italiani e stranieri, per sfidare i grandi club
internazionali. Certo che andrò a vedere la partite, tu verrai?”.
Le stesse cose l’ex capitano della Nazionale le ha dette al collega
Giorgio Cimbrico che lo ha interpellato sull’argomento.
Questo per quanto riguarda Bollesan. In precedenza chi scrive aveva
parlato con Lorenzo Bonomi. Bonomi che è un gentleman del rugby
vecchia maniera, aveva preso in mano la pratica, su richiesta della
Fir, essendo lui l’ultimo presidente delle Zebre, ed essendo spesso
stato il suo ufficio la “sede operativa” del club. Bonomi aveva
annunciato che si sarebbe sentito a breve giro di telefono con Tullio
Ferrari, che vive a Nizza e ha problemi più seri di cui occuparsi che
non il rugby, e Marco Bollesan. Lorenzo Bonomi aveva spiegato anche
che da uomini di sport nessuno di loro aveva mai pensato di ricavare
alcunché dall’idea delle Zebre se non l’onore di esserne stati
parte e che volentieri avrebbero messo quel nome a disposizione di chi
avesse voluto utilizzarlo.
“Le Zebre hanno fatto un pezzo di storia del rugby italiano – ha
detto Bonomi – ottenendo risultati all’estero prima ancora che
questi fossero alla portata della Nazionale. E’ un club di cui ancora
gli anglosassoni, gli australiani, i sudafricani hanno grande ricordo
e stima. Noi per parte nostra, come “Zebre” della prima ora, parlo
di me, di Marco e di Renato Tullio Ferrari, siamo consapevoli che, per
età e per i mutati tempi, rinverdire quella tradizione di club a
inviti, andando avanti con gli anni, sarà sempre più difficile se non
impossibile. Quindi volentieri mettiamo il nostro nome a disposizione
di un progetto che ne faccia rivivere la memoria e l’avventura e
siamo convinti, in questo, di far grande piacere a tutti quelli che
hanno vestito quella maglia, italiani e stranieri, e anche agli
avversari che le Zebre ricordano animate dal più puro spirito del
rugby, quello dei Barbarians, per esempio. Tant’è che le Zebre sono
l’unica squadra italiana ad aver affrontato i Barbarians sul campo,
a Brescia nel 1997. Su tutte queste cose, tra me Ferrari e Bollesan,
c’è stata un’identità di vedute assoluto. Ci siamo sentiti ed
eravamo tutti d’accordo, senza ombre e senza ma”.
Bonomi che per semplicità operativa si è fatto coordinatore fra i due
amici del breve sondaggio, non ha parlato né di delusione, né di
contrarietà da parte di alcuno “accordo totale”, spiega. E
poichè si tratta di un signore che per quanto riguarda il rugby non
deve dire scusi, grazie o prego a chicchessia non c’è alcun dubbio
che le cose siano andate così.
Renato Tullio Ferrari si è incaricato di mandare una lettera a Dondi
per confermare quanto sopra. L’unica richiesta contenuta nella
missiva era quella di ricordare, alla prima occasione possibile, i
fondatori di quell’idea di rugby: oltre a Ferrari e Bollesan, i due
che non ci sono più: Pierluigi Fadda e Antonio Beuf. Versione
confermata alla virgola da Giancarlo Dondi. Fine.
Tirato per i capelli, Marco Bollesan ha detto ad altri cose che agli
amici non ha voluto confessare? Può anche essere. Tuttavia la
discrepanza di opinioni espresse appare ampia e molto strana.
E non si capisce perché qualcuno abbia voluto versare del veleno nei
pozzi di una vicenda che per i personaggi coinvolti, la storia del
Zebre, e buon ultimo, l’amore per la verità, non lo meritava.
Note a margine
La sede: a parte Viadana, su cui è inutile tornare, per i fatti di cui
sopra, nessuno, ma proprio nessuno, in questo mesetto, è riuscito ad
avanzare una candidatura ragionevole, e nemmeno ad indicare uno
straccio di campo dove una selezione del Nord Ovest potrebbe giocare.
Con alcuni colleghi bresciani, ci siamo scervellati sulle possibilità
di proporre Brescia, o le zone limitrofe, ma abbiamo dovuto arrenderci
davanti alla realtà dei fatti. Certo, forse un impianto di qualche
dimensione, da gualche altra parte, in una coabitazione (dfficile) col
calcio, si sarebbe anche potuto trovare (a Reggio Emilia, o a
Piacenza). Ma allora perché non Parma, che una qualche credibilità di
storia ce l’ha e che è la residenza di Brunel e, vabbè, pure di
Dondi, ma chissenefrega? Se diventasse presidente uno di Treviso,
qualcuno chiederebbe il trasferimento della Benetton a Rovigo, per
conflitto di competenze? Dai non facciamo ridere.
Last and least
Le franchigie sono propedeutiche alla Nazionale. Da noi non è così,
ma è quello che almeno in teoria dovrebbero essere. C’è qualche
cosa di male se le Zebre contattano gli Emerging e li invogliano a
trasferirsi alla nuova realtà in funzione di progetti e ambizioni
personali più ampie? E’ evidente che quando questo percorso è stato
scritto (leggi: la creazione delle franchigie) il capitolo del
trasferimento in Pro 12, o Celtic League che dir si voglia, dei
migliori giocatori italiani ne face parte a titolo integrale. Perché
stupirsene oggi? Certo le cose si possono fare con un po’ di stile,
di tatto, di diplomazia. Quando un pugno di inglesi manifestò
l’intenzione di trasferirsi in Francia, tre o quattro anni fa, la
RFU non minacciò forse, con lettere e comunicati, quei reprobi di
rischiare definitivamente l’esclusione dalla Nazionale se avessero
insistito nell’idea di andare all’estero? Non accade lo stesso in
Nuova Zelanda?
Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
PS
Ci sono stati tagli brutali negli stipendi e nelle proposte di
stipendio dei giocatori delle nuove Zebre. Risulta che a ragazzi che
non fanno parte del giro delle varie Nazionali siano state proposte
cifre intorno agli 80.000 € lordi. Abbiamo simpatia per tutti coloro
che difendono i propri diritti e lo fanno anche con veemenza. Sappiamo
quanto è duro il rugby e quanto costi allenarsi con perseveranza tutti
i giorni. Sommessamente, però, e giacchè non abbiamo a modello il
calcio, ci permettiamo di far presente che nell’anno di disgrazia
2012 avere un lavoro sul campo di rugby e percepire per esso un
compenso netto intorno ai quattromila € al mese, è tutt’altro che
una vergogna. Qualcuno ha idea di quanto deve lavorare un cittadino
onesto e normale per portare a casa faticosamente quella somma?
Share
inShare
Download SocButtons
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: http://www.rugbylist.it/pipermail/rugbylist/attachments/20120608/2231fd2d/attachment-0001.html
Maggiori informazioni sulla lista
Rugbylist