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R: [RUGBYLIST] crisi aironi (ma non solo)
Giorgio Betteto
giorgioxt a email.it
Lun 16 Gen 2012 22:28:14 CET
Ciao da Giorgio
Gian Domenico Mazzocato wrote:
>
> *Non dimentichiamo che il problema Viadana (perchè di problema si
> tratta) va inserito nel più generale quadro della politica federale.*
> *La quale manda nella terza coppa europea la quattro migliori squadre
> dopo le due franchigie e fa *
> *20 sconfitte su 20 incontri.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (con la
> sola Rovigo che colleziona un punto di bonus).*
Hai ragione a parlare di politica federale , specie per quanto riguarda
la Challenge Cup. C'è poco da fare, questi risultati non sono una
sorpresa, per esempio due stagioni fa il Petrarca perse a Newcastle 20-3
e rischiò di batterli al Plebiscito, ma due stagioni fa il Petrarca
aveva un budget superiore del 50% e giocatori -specie stranieri- più forti.
Abbiamo perso competitività, a livello GENERALE ; la riprova è che
giocatori in evidenza nel nostro campionato , Ged Fraser, Treloar ,
Purll, Sisa Koyamaibole sono costantemente titolari in quello francese,
e non si sono trasferiti per il clima, ma perchè da noi non avevano più
nemmeno lo stipendio precedente (Fraser è sposato con una ragazza
bresciana e viveva lì..)
Nel frattempo in questi 2 anni Newcastle si è rinforzato, anzi *tutto il
campionato inglese è cresciuto in competitività*, come pure quello
francese e quelli celtici, nel nostro invece si è spinto -specie
dall'alto- per una riduzione ed un passaggio verso il semiprofessionismo
, nell'idea che questo garantisse in migliore sviluppo della nazionale;
altrove invece si è investito nella formazione, nelle accademie di club
o centre de formation... ed i frutti sono arrivati...
Oltretutto, oltre ad avere un budget di molto superiore, tutte le altre
di Challenge, a parte i Romeni, non hanno limiti sui stranieri.
finirà che verremo esclusi dalla Challenge, perdendone i soldi che
produce , e questo comporterà una ulteriore riduzione e restringimento
delle società, la perdita di un obbiettivo importante che portava a
lottare fino alla fine (una volta anche il *sesto* posto contava eccome...)
Quando il maggior campionato italiano arriverà ad essere giocato da
atleti che si allenano alla sera e part-time, che livello di gioco si
potrà ragionevolmente pensare di avere? , ma tanto c'è chi è convinto
che bastino le accademie e le franchigie a formare i futuri nazionali
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