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[RUGBYLIST] Hooligans a Roma.....
VolpeFast
volpe_angelo a fastwebnet.it
Dom 12 Feb 2012 11:39:22 CET
Per chi a Roma temeva i tifosi inglesi come fossero hooligans del calcio al
punto da mobilitare la Consulta per l’ordine pubblico, la miglior risposta è
venuta proprio dagli ospiti stranieri. Rugby it’s no soccer!
Dal Corriere dello sport:
UN GIORNO DIVERSO DA OGNI ALTRO
Roma, neve, rugby
Gli inglesi incantati
di Marco Evangelisti
ROMA - E poi, quando sembrava
dovessero andare in
bianco, hanno avuto tutto. Il
raduno e i cappelli multicolori,
le rovine e la neve, Roma nel
suo intero splendore lustrato
dal gelo inconsueto, la festa e
la birra e Denis Dallan, tenore
diventato ala tornato tenore,
che canta sulla musica del
Gladiatore e spinge alla commozione
quel mucchio di granito
chiamato Castrogiovanni.
E hanno avuto il rugby. Non
bello, mescolato con fango e
acqua ghiacciata, lucido come
il pavimento di una cripta sepolta.
Però vero, sgraziato,
ignorante, energico e passionale.
Candido, diremmo. Intirizziti
tutti, i siciliani come i
britannici, le mani paralizzate
sulla palla a volte fradicia e a
volte invisibile. Bisognava in-
tuirla e afferrarla e correre,
correre scollando i piedi dalla
neve, con uno schiocco, uno
slurp. L'abbiamo fatto talmente
bene che alla seconda meta
Stuart Lancaster, il coach inglese
dal nome più nobiliare
che sia mai esisistito, ha smesso
di sorridere e
si è alzato dalla
cassa di plastica e
alluminio su cui
assisteva alla partita
per aspettare
i suoi negli spogliatoi,
con gli occhi
insanguinati.
E' andata com'è
andata. Alla fine a vincere
davvero è stata Roma, inchiavardata
nel maltempo eppure
capace di ospitare una partita
così, un evento così. Dovunque
andiate non troverete un
altro posto che convinca gli inglesi
a vestirsi da nemici storici,
a cantare gli inni altrui.
Sono venuti e hanno combattutto
a palle di neve nel Colosseo
e si sono spogliati a qualcosa
sotto zero per farsi notare
dai loro giocatori storditi,
hanno pagato perché sui tabelloni
dell'Olimpico apparissero
messaggi
d'amore per le
fidanzate e
proposte di
matrimonio:
Sandy, sposami,
firmato
Mike.
Potete farlo
anche in altri
posti, ma a Roma sarà sempre
diverso. E' diverso anche il
rugby, a Roma. Succedono
fatti storici, l'Inghilterra
ghiacciata e noi che perdiamo
o vinciamo ma facciamo paura
e cancelliamo la storia e rubiamo
rimesse laterali come
bere bicchieri d'acqua. Si è
sciolta lentamente la neve superstite
sul prato e la palla è
riapparsa e sono riapparsi anche
gli inglesi, bianchi sul fondo
verde: prima erano nascosti
in molti sensi. I loro tifosi
no, quelli si sono visti e sentiti
sin dall'inizio, assordanti nel
chiedere a Dio di salvare la
regina e la loro squadra, camuffati
da centurioni e legionari
e mirmilloni e camionisti.
Si guardavano intorno, i giocatori
inglesi, e non si sentivano
a casa in uno stadio che
non pensavano esistesse in
Italia, in mezzo a sessantamila
persone più pungenti del
freddo. E ora sanno che a Roma
succedono cose strane.
Può nevicare. Si può restare
incantati. Si può giocare a
rugby e perfino rischiare di
perdere.
Birra sotto zero
e battaglie a palle
di neve al Colosseo
Alla fine a trionfare
è la città più bella
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