I: R: R: [RUGBYLIST] San Gregorio addio e altre considerazioni

[Salvatore Messina]

Magari che Arancio girasse i contributi FIR percepiti per dirigere la nazionale a VII (visti i risultati) a qualche squadra che opera senza soldi e strutture con i bambini...
Poi magari l'ha già fatto ed io ho detto una gran corbelleria.... 


Salvatore Messina

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Piero Filotico <pierofilotico a alice.it>
A: rugbylist a rugbylist.it 
Inviato: Lunedì 10 Dicembre 2012 10:46
Oggetto: R: R: [RUGBYLIST] San Gregorio addio e altre considerazioni
 
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I: R: [RUGBYLIST] San Gregorio addio
E’ vero, come spesso capita in list, si sta facendo un po’ di confusione.
Infatti l’argomento è quello giustamente sollevato da Antonio Zibana:

Mi spiace leggere del ritiro del San Gregorio. Mi spiace sopratutto per il mio amico Arancio che tanto ha fatto per la squadra della sua città.
Catania dopo Roma, Milano, Parma. ma non c'é niente che si possa fare per evitare ciò ?
 Antonio

Cioè, (almeno io l’ho capita così) non c’è niente che si possa fare per evitare la fine del – passatemi il termine – rugby minore, quello che dovrebbe rappresentare il rugby di tutti i giorni, quello del vivaio, quello che scopre i talenti? C’è niente che si possa fare per far crescere il numero di praticanti e far evolvere le società in senso culturale e manageriale? In tutto questo – e da qui le mie più che banali considerazioni – la FIR può/deve intervenire?
Giorgio Betteto dice che: "…l'ultimo bilancio pubblico FIR, del 2010-11 riporta 1,6 milioni di euro circa (se volete vi dò la cifra precisa, devo solo recuperarla) per tutto il rugby dall'eccellenza alla serie C , sui 27 e passa milioni di budget complessivo".
In altre parole, per i circa 70.000 tesserati e le loro società viene speso lo 0,6% circa del bilancio. Il 99,94% del resto va, presumibilmente, oltre che alle strutture FIR, alla Nazionale e alle franchigie che sono costituite da poco più di un centinaio di giocatori. A me pare un divario enorme e incomprensibile e spero vivamente che ci sia qualcosa di sbagliato. Ma se così fosse davvero, c’è da meravigliarsi poi se le società saltano una dopo l’altra, se l’affacciarsi dei giovani sul piano nazionale è limitato a poche unità negli ultimi anni, se si continua a sperare, anno dopo anno, che al 6N si vincano almeno due incontri?
Sempre se ho capito bene, Antonio non è rassegnato allo statu quo, quello del “tanto siamo in Italia, che ci vuoi fare, tiriamo a campare”: io neppure, ma è solo questione di punti vista. In fin dei conti è giusto così perchè la list è nata per questo, ma sarebbe comunque bene attenersi almeno all’argomento per non, appunto, “fare confusione”.


Un saluto a tutti.
 
Da:rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Salvatore Messina
Inviato: lunedì 10 dicembre 2012 07:55
A: rugbylist a rugbylist.it
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