[RUGBYLIST] Parmapress24 ha intervistato il presidente Melegari :"Mi hanno pugnalato alle spalle: le società parmigiane e la Federazione"

[Claudio Zamboni]

Parmapress24 ha intervistato il presidente Melegari :"Mi hanno pugnalato alle spalle: le società parmigiane e la Federazione"pubblicata da AIRONI RUGBY il giorno sabato 14 aprile 2012 alle ore 17.57 · L'avventura è finita. Gli Aironi hanno abbandonato l'Europa. Che la società presieduta da Silvano Melegari non se la passasse been lo si sapeva già da un pò, al punto che Melegari dopo 21 anni di militanza nel mondo del rugby qualche giorno fa aveva presentato le proprie dimissioni. Ma che si arrivasse a questo risultato nessuno l'avrebbe mai detto.      E invece il consiglio della FIR Federazione Italiana Rugby che si è riunito venerdì 6 Aprile , ha diffuso la nota ufficiale : la franchigia formata da Viadana, Colorno e Noceto è fuori dalla Celtic League. Al suo posto probabilmente una nuova franchigia e se, come tutti pensano, non si presenterà nessuno la FIR ne creerà una ad hoc. La storia di quanto successo in questi due anni ce l'ha voluta raccontare direttamente il rpesidente degli AIRONI, Silvano Melegari  : Com'è iniziata quest'avventura?Dal 1989 ero presidente del Rugby Viadana e l'ho visto crescere: dalla serie B ad uno scudetto, tre coppe Italia e una Super Coppa. Poi nel 2009 la FIR ha deciso di partecipare alla celtic League, indicendo un bando per due squadre italiane. Così abbiamo creato una franchgia con le società parmigiane. E' servita molta calma e pazienza per superare le rivalità tra Amatori e Rugby Parma, ma ce l'avevamo fatta. Inizialmente la selezione l'avevamo passata coi Pretoriani; Roma poi a fronte di alcune irregolarità venne esclusa e inserita Treviso. E a luglio 2010 è cominciata l'avventura Quali erano gli obiettivi iniziali?Di innalzare la qualità del rugby italiano e di far rientrare i grandi campioni italiani a casa. La Celtic League è l'unico campionato permanente europeo, prima si riuscivamo a giocare solo 6 partite con le squadre straniere (le coppe europee ERC) Passare da un campionato italiano ad uno europeo : com'è stato il cambio di dimensione?Un trauma inizialmente. Non tanto per le partite in sè ma per gli spostamenti e le trasferte. Prendere un volo alla settimana, con ore di spostamenti ha creato disagi, tanto che il primo anno abbiamo vinto solo due partite. Quest'anno abbiamo preso meglio la mira e abbiamo vinto già 5 incontri di campionato. Avremmo continuato a migliorare con questi giocatori e questo staff, ma... Cos'è successo?Prima abbiamo perso il main sponsor Montepaschi. Poi i soci, ovvero le società amatori e Rugby Parma, non hanno ottemperato ai loro impegni economici con la giustificazione che erano in enormi difficoaltà economiche. A Natale ho lanciato un appello alla FIR per un aiuto economico non tanto per ricevere finanziamenti ma per coprire delle spese. L'idea era quella di costruire una commissione per individuare un percorso congiunto per scegliere una soluzione E cos'è andato storto?Le nostre proposte non sono state ascoltate. E ci è stato proposta un'unica soluzione: mettere uno staff tecnico "in bianco" , diverso da quello esistente , i cui costi se li sarebbe accollati la FIR. Una proposta che non ho potuto condividere: i problemi degli AIRONI sono altri e non lo staff tecnico, inoltre la FIR non ha precisato i nomi di chi sarebbe dovuto arrivare. Il mio timore è che fosse lo scarto della nazionale di Brunel. Tant'è che ho chiesto che almeno ci fossero specificati i nomi e che le persone selezionate ci portassero un loro curriculum ed esperienze di alto livello. Ma anche su questo non mi è stata data risposta. Così ho deciso: se le prospettive sono queste, meglio dimettersi. Fino a venerdì pomeriggio 6 Aprile.Ho appreso con stupore e rammarico la decisione del Consiglio Federale. Attendo ancora di conoscere le motivazioni che hanno portato a questa scelta, che non mi aspettavo dopo gli ultimi incontro con il presidente ed il vice Vicario (Cesare Barzoni NDR) e le nostre manifestazioni di disponibilità ad esaminare proposte alternative In questi mesi si è detto tanto e di tutto sul futuro degli AIRONI: addirittura si era ipotizzato un trasferimento verso Monza o Parma. Quanto era vero?Nulla. Gli AIRONI non potranno mai spostarsi da Viadana. E sinceramente la vedo dura anche per il futuro che si possa trovare un altro stadio: Comune, Provincia, Regione hanno investito quasi 5 milioni di euro in infrastrutture. Non esiste nessuna zona in Italia, eccetto Padova, che abbia uno stadio con le nostre attrezzature. A Monza abbiamo semplicemente giocato l'Henineken Cup, puntanto a Milano per aumentare gli spettatori. Mentre da Parma abbiamo sempre e solo ricevuto schiaffi. Volevamo giocare al Tardini ma dal Parma Calcio ci è stato risposto che avremmo rovinato il "parquet dei calciatori". Volevamo giocare la scorsa Heineken allo stadio XXV Aprile di Moletolo ma i Crociati ci hanno rifiutato perchè il giorno dopo avrebbero giocato contro lo Stade Francais in Challenge Cup. Insomma: Parma ci ha sempre strattato male, nonostante più volte abbia cercato di coinvolgere la città nella nostre competizioni. Da allora ho deciso di non metterci più piede. E ora che sembra tutto finito, che bilancio può trarre da questa avventura? Come l'ha vissuta?Fortunatamente l'ho vissuta sempre serenamente, con pazienza e in modo rispettoso verso tutti. Sono riuscito a far recuperare rapporti tra società, a dare spazio anche piccolo a tutti quelli che volevano partecipare , ho cercato di fare del mio meglio. Purtroppo sono stato pugnalato alla schiena, prima dalle società parmigiane, ora dalla Federazione. Io sono comunque tranquillo; ho usato tutta la mia diplomazia e tutto il mio buon senso e in questi due anni abbiamo prodotto risultati. Più di così... Intervista di Caterina Zanirato per Parmapress24 di giovedì 12 Aprile 2012 		 	   		  
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