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I: [RUGBYLIST] Articolo dal Riformista
Roberto
freeas_thewind a yahoo.com
Mar 18 Ott 2011 19:19:32 CEST
classico articolo scritto da chi di rugby non ne capisce niente e quasi quasi lo confonde col football americano ... personalmente non ho mai subito il fascino degli All Blacks anche se li rispetto e mi piace vederli giocare, dato che se consideriamo l'intera storia del rugby e non solo quella dal 1987 (anno del primo Mondiale) a oggi la più grande e vincente scuola rugbistica resta tuttora il Sud Africa, che ha uno dei records più impressionanti di tutti gli sports (che però quasi tutti ignorano, compresi moltissimi tifiosi di rugby): infatti gli Springboks sono stati imbattuti a livello di test matches dal 1896 al 1956, ovvero per 60 anni di fila (!) nessun altro paese (compresi i British and Irish Lions, la fortissima selezione delle isole britanniche) é riuscito a batterli, fino appunto al 1956 quando finalmente la Nuova Zelanda interruppe quel record incredibile che comuque non verrà mai nemmeno avvicinato da nessuno ... purtroppo all'epoca i
Mondiali di rugby non c'erano sennò oggi il Sud Africa avrebbe almeno 10 titoli mondiali, ma la storia del rugby li consacra lo stesso Campioni del Mondo non ufficiali per 60 anni di fila della prima metà del 900 ... infatti forti della loro gloriosa storia i Boks sono gli unici che non temono gli All Blacks e quella danza folkloristica a uso e consumo dei media che é diventata ormai l'Haka (sempre più brutta e lontana da quella tradizionale che gli All Blacks introdussero nel 1905), e se la giocano sempre a viso aperto, al contrario di tutte le altre nazionali che quasi sempre partono già psicologicamente battute quando i tuttineri fanno l'Haka ... infine per completezza di informazione bisognerebbe sempre ricordare che le prime due edizioni del Mondiali di rugby (1987 e 1991) si giocarono senza il Sud Africa (che come é noto fu espulso dal rugby internazionale dal 1980 al 1992 per via della sua politica razzista dell'apartheid), e quindi questo
fatto non solo stroncò la carriera internazionale a alcuni dei più grandi campioni di tutti i tempi della storia di questo sport (due nomi su tutti: Naas Botha e Danie Gerber, considerati quasi unanimemente fra i 3 più forti di sempre nei loro rispettivi ruoli) ma di fatto impoverì tecnicamente anche le prime due edizioni dei Mondiali (per fare un esempio é come se alle edizioni del Mondiali di calcio del 1986 e 1990 il Brasile non avesse potuto partecipare, anche se non ne vinse comunque nessuna della due) e quindi per quanto mi riguarda l'unico titolo mondiale vinto a tuttoggi dalla Nuova Zelanda nella prima edizione del 1987 e il primo dei due titoli mondiali vinto dall'Australia 4 anni dopo nel 1991 non hanno lo stesso valore sportivo e tecnico di tutti gli altri che si sono assegnati dopo quando il Sud Africa ha potuto partecipare e dovrebbero essere contrassegnati da un grosso asterisco davanti quando si pubblica l'albo d'oro dei Mondiali di
rugby
comunque nonostante tutto questo per la Finale di domenica anche io vedo la Nuova Zelanda favoritissima e non do più del 20% alla Francia di fare l'impresa, ma tiferò lo stesso per loro, e se ai galletti riuscusse il miracolo l'impresa di questa Francia (che ricordiamolo fu clamorosamente battuta dall'Italia nel'ultimo 6 Nazioni, toccando uno dei punti più bassi della sua storia rugbistica) sarà ricordata come una delle più grandi della storia di questo sport, ma sono imprese come queste che poi mettono le squadre che le compiono in una categoria a parte, quella dei cosidetti Destiny Teams, i supercampioni del campioni che vincono contro tutto e contro tutti, a cominciare dal pronostico (per fare qualche esempio: l'Uruguay del 1950, i Miami Dolphins del 1972, l'Italia del 1982, etc etc)
buona Finale a tutti (a anche Finalina)!
>________________________________
>From: Salvatore Messina <totorugby a yahoo.it>
>To: "rugbylist a rugbylist.it" <rugbylist a rugbylist.it>
>Sent: Tuesday, October 18, 2011 6:25 PM
>Subject: I: [RUGBYLIST] Articolo dal Riformista
>
>Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
>__________________________________________
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>
>Forse c'è qualcuno che tiferà NZ????????????
>
>PEACE & LOVE & PLAY RUGBY
>
>
>Salvatore Messina
>
>----- Messaggio inoltrato -----
>Da: VolpeFast <volpe_angelo a fastwebnet.it>
>A: list <rugbylist a rugbylist.it>
>Inviato: Martedì 18 Ottobre 2011 17:50
>Oggetto: [RUGBYLIST] Articolo dal Riformista
>
>Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
>__________________________________________
>
>
>Quote scommesse per la finale. All Blacks a 1,08 e Francia a 6,50. Un’enormità la differente quotazione.
>Ma che sia il caso di tentare il colpaccio? Qualcuno pensa che sia possibile il miracolo di una Francia che batte gli AB?
>Se dovesse succedere in Nuova Zelanda sarebbe una vera tragedia. Ma a costo di andare controcorrente io tiferò Francia. Qualcuno la pensa come me?
>Angelo
>---------------------------------------------------------------------------
>
>Dal Riformista di oggi, 18 ottobre
> Per i dei del Rugbyuna finale imperdibile
>Archiviate le primarie del Partito socialista,
>ora la Francia intera ha un solo pensiero fisso
>in testa: ore 10 di domenica 23 ottobre,
>stadio di Auckland, finale dei mondiali di rugby tra
>i "galletti" e i padroni di casa, gli Ali Blacks che due
>giorni fa hanno triturato la povera Australia.
>Altro che il premier bebé di casa Sarkzoy-Bruni,
>altro che la crisi di Dexia e della banche transalpine
>stracariche di debito greco, altro che i prospettati
>tagli dell'Ue all'agricoltura: c'è solo Francia-
>Nuova Zelanda nella testa dei francesi.
>Come nel 1987, ancora in Nuova Zelanda
>come allora, ancora "les bleus" contro i maori
>neozelandesi in finale: allora la spuntarono i
>padroni di casa in quella che è restata l'unica
>vittoria iridata, nonostante il loro status ormai
>consolidato di squadra più forte del mondo.
>Quattro anni fa, ai mondiali di Francia, i
>transalpini si tolsero la soddisfazione di spedire
>gli dei del rugby anticipatamente al checkin
>dell'aeroporto Charles De Gaulle battendoli
>ai quarti di finale, un'onta che gli AH Blacks
>non hanno dimenticato e che fra cinque giorni
>intendono cancellare, seppellendo gli iconoclasti
>francesi sotto una slavina di mete.
>Non hanno dubbi al riguardo i bookmaker,
>che danno gli Ali Blacks vincenti a 1.08 mentre riservano
>ai galletti di Francia un largo 6.50, figlio
>legittimo del divario sulla carta ma anche della fatica
>disumana fatta dalla Francia per battere il
>Galles in semifinale, un 9-8 che grida vendetta
>esattamente come quell'espulsione al 18mo del
>primo tempo che ha privato i Dragoni del loro capitano,
>reo di aver alzato un avversario placcandolo,
>senza però accompagnarne la caduta a terra,
>come regolamento impone.
>Una delle più belle descrizioni dei due contendenti
>in campo la fece, inviato allo Stade de France,
>Alessandro Baricco. Eccone un estratto:
>«Che i veri eletti, per quello sport, siano i
>neozelandesi lo capisci anche solo a vederli. Eleganti,
>facce d'angelo (non proprio tutti ma quasi),
>andatura da animali da preda. Violenza e velocità:
>nati per quello... I francesi, loro, sono più
>umani. Nel senso che non sembrano degli dei
>scesi in terra, ma uomini che giocano a rugby.
>Facce da attaccabrighe pazzeschi: quelli che
>stanno al bar e quando tu entri dopo un po' ti si avvicinano
>e ti chiedono qualcosa, e tu capisci subito
>che sei fottuto, qualsiasi risposta tu possa inventare
>sarà' un insulto, e via con la rissa. Quelli lì. Gente
>magari non elegantissima, ma tosta».
>Tutto vero e infatti se vi siete impressionati per
>gli scontri di piazza San Giovanni e la loro furia devastatrice,
>state lontani dai primi quindici minuti della
>finale di domenica. Spaventati come sono dal perdere
>la finale per l'ennesima volta, soprattutto giocando
>in casa e di finire impantanati dal gioco da
>trincea dei francesi, penso che gli Ali Blacks cercheranno
>di chiudere la partita subito, correndo come
>gazzelle e picchiando come fabbri ferrai. I francesi,
>dal canto loro, cercheranno di non far correre
>gli Ali Blacks, unica strategia per batterli, mettendo
>in pratica ciò che sanno fare meglio: non far giocare
>l'avversario e, anzi, innervosirlo al punto giusto,
>con provocazioni e gioco sporco.
>Semplice. D'altronde, sempre citando Baricco,
>«il rugby è un gioco primario: portare una
>palla nel cuore del territorio nemico. Ma è fondato
>su un principio assurdo, e meravigliosamente
>perverso: la palla la puoi passare solo all'indietro.
>Ne viene fuori un movimento paradossale,
>un continuo fare e disfare, con quella
>palla che vola continuamente all'indietro ma come
>una mosca chiusa in un treno in corsa: a furia
>di volare all'indietro arriva comunque alla stazione
>finale: un assurdo spettacolare». Tutto qui.
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