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[RUGBYLIST] A CASA TUTTI / CONSIGLIO A BRUNEL

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Dom 2 Ott 2011 18:13:45 CEST


Quando accade qualche brutta sconfitta, soprattutto qualche rovescio che segua attese mal ponderate, il nostro sentimento immediato è di chiedere un rinnovamento totale.
Condivido l'anelito di Giandomenico, ma penso anche che la crisi attuale dei nostri giocatori, che non è crisi di un singolo match, ma glorificazione anticipata di un gruppo di persone tuttora ampiamente da glorificare, appare simile, mutatis mutandis, a quanto stia accadendo alla Francia (non per nulla da noi superata al Flaminio nel 2011). Ormai, sui transalpini sono tutti d'accordo, incluso l'allenatore: si tratta di una crisi di responsabilità, basata sul disinteresse di ognuno per la prestazione e le ragioni dell'altro.
Siamo anche noi in una situazione del genere? Certamente sì, direi. La differenza con la Francia è che noi non abbiamo vinto nessuno Chelem nel nostro passato post-bellico! Credo che da parte di molti, non solo dell'ambiente nazionale e tecnico, vi sia stata negli ultimissimi anni, accanto a cose e progressi veritieri, una perniciosa fiducia nel fatto che in fondo, migliorando un pò la tecnica in difesa e con qualche automatismo in più in attacco, avremmo finalmente raggiunto, non superato, una sorta di linea "psicologica" del vantaggio sulle altre squadre che ci consentiva di vincere e di perdere in modo simile agli altri. Come se la Regina avesse distrribuito un titolo di baronetto rugbistico anche a noi dopo gli altri giocatori del Regno Unito e Francia. In realtà qualunque spettatore anche bambino delle partite della nostra nazionale noterebbe facilmente la sproporzione di azioni importanti dentro i 22 metri nostri e degli avversari. Gli allenatori "psicologi" del nostro rugby (non solo quelli dell'area azzurra) dovrebbero allora, credo, fare un esame di coscienza. Non ci servono teorie psicologiche di seconda mano (anche perché, se ci servissero veramente idee psicologiche, le andrei a cercare dalla parte di Maria Montessori e non presso simpatici arrafazzoni dela materia). Ci serve ciò che anche i francesi stanno invocando per sé stessi (anche dall'ultimo dopo-Italia al Flaminio): un pò di coraggio. Allora: chi abbia del vero coraggio si manifesti e si proponga al confronto.
Giov.          
  ----- Original Message ----- 
  From: Gian Domenico Mazzocato 
  To: RUGBYLIST 
  Sent: Sunday, October 02, 2011 12:42 PM
  Subject: [RUGBYLIST] A CASA TUTTI / CONSIGLIO A BRUNEL


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  Io non parlo. L'ho fatto prima per non svolazzare sopra dopo. L'ho detto in anticipo.
  Magone troppo grande.
  Adesso che sarà di tutti quelli che parlavano di partita della vita, dell'Irlanda battibile, dell'Italia monolite?
  A casa tutti. Che non resti nessuno del vecchio team tecnico, serve aria nuova qualunque  cosa costi. Tanto, peggio di così.
  Un consiglio a BRUNEL: non patteggi. Non gli serve nessuno di quelli che stanno lì.
  E a casa Dondi e tutti i suoi, dal primo all'ultimo consigliere: hanno fallito di pieno. Senza attenuanti. Chiunque meglio di loro.



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