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[RUGBYLIST] a proposito della finale
Daniele Resini
daresini a tin.it
Lun 30 Maggio 2011 15:25:10 CEST
Cari amici,
ogni tanto mi lascio "provocare" e intervengo. Riassumo per punti:
1 - Sabato ci sono state quattro finali(Magners, Premiership,
Champions di calcio, Scudetto). L'unica finita a pugni è stata la
nostra.
2 - Non è più tollerabile che un pubblico di una partita di rugby
offenda sistematicamente gli avversari. Ci può stare anche qualche
sfottò, qualche fischio o protesta, ma il "tifo" calcistico proprio
no. La società va multata, o, al peggio, la partita sospesa, come
persino il calcio impone nel caso di cori razzisti. Un collega
fotografo è rimasto basito dalla vista di un gruppo di ragazzi in
maglia rossoblu che sventolavano da un balcone un cartello "Neri
m...a", slogan poi ritmato alla grande da gran parte della tribuna
rodigina. Segnale di pessimo gusto, oltre che di demenza sportiva.
Ho capito che non siamo a Twickenham, o a Limerick, ma a tutto c'è un
limite.
E pensare che i Rossoblu, intesi come squadra, mi stanno proprio
simpatici. E pure a Rovigo ho molti amici. Per questo vi chiedo: a chi
giova?
3 - Siparietto finale. Ve lo figurate Mercier, al tempo in cui giocava
col Gloucester, che si infila sotto la tribune che ne so, dei
supporter dei Saracens, a sventolare la bandiera del club? A parte che
forse sarebbe stato applaudito, ma sicuramente non gli sarebbe passato
per la testa. Forse è il clima dei club nostrani a generare
comportamenti "ruspanti" anche nei più collaudati veterani.
Tanto meno, poi, qualche giocatore l'avrebbe aggredito con un
comportamento gravisimo e, spero, sanzionabile. Sulle responsabilità
di giocatori professionisti, avevo scritto cose analoghe dopo le
sciagurata finale Benetton v Calvisano di qualche anno addietro. Vedo
che siamo ancora li.
4 - I fischi a Dondi, sottolineati in modo un po' compiaciuto dalla
stampa veneta. Addirittura, un giornalista li ha motivati sul
Gazzettino col fatto che il rugby sia "forse troppo cambiato" nel
lasso di tempo fra i due scudetti di Padova.
Certo, il nostro rugby è cambiato. E' colpa di Dondi? Si, diciamolo
pure, è sempre colpa di Dondi. Soprattutto lo gridino i supporter
rodigini, fra un fischio e l'altro, ricordandosi, magari, che se non
fosse stato per la Fir, con finanziamenti anticipati proprio a Rovigo
con cronometrica precisione, la loro Società avrebbe ripetutamente,
in questi anni, lasciato la scena. Altro che coreografie e fischi di
contorno. Ricordino che molti club hanno usato il professionismo per
piantare buchi finanziari senza fondo, pagando spropositi per
giocatori stranieri spesso di terza scelta e mortificando i vivai. Si
ricordino che, dopo molti anni di calo, solo quest'anno i tesserati
della loro zona hanno ricominciato a crescere. Forse, la colpa di
Dondi è stata quella di non commissariarli. Ricordino anche che furono
i club all'unanimità a votale la Celtic, senza se e senza ma.
Mi è sempre piaciuto contestare i potenti. Ma ci deve essere qualche
ragione generale e specifica: quale motivo, quale potere. Ma per i
rodigini, per quanto riguarda Dondi, motivi non ne vedo proprio.
Perché, allora, proprio a Rovigo lo fischiano? Per procura?
Per essere precisi, una colpa estrema, comunque, Dondi ce l'ha. Ci ha
portati nel Sei nazioni, con buona pace di qualche altro giornalista.
Ma si sa: quando si parla di presidenti, gli italiani hanno poca
memoria.
scusate la lunghezza.
daniele resini
ps l'amministratore delle list ha bloccato automaticamente il primo
messaggio inviato poiché ho citato per intero lo slogan incriminato.
Meglio di così...
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