R: Re: [RUGBYLIST] Ciao Lolò

[paolo.valbusa a libero.it]

Hia ragione, il Lollo in questione è "Lollo" (all'anagrafe Umberto) Levorato.

Ciao,

Paolo

----Messaggio originale----
Da: ruggerorizzi a gmail.com
Data: 18/05/2011 19.32
A: "paolo.valbusa a libero.it"<paolo.valbusa a libero.it>
Ogg: Re: [RUGBYLIST] Ciao Lolò

..perdona la (spero momentanea)  lacuna memorico/senile...
Lollo.
....di cognome?
grazie
R.


Il giorno 18 maggio 2011 14:28, paolo.valbusa a libero.it <paolo.valbusa a libero.it> ha scritto:




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Era anche un rugbista atipico, almeno per i "canoni" trevigiani: uomo di mischia in una terra di grandi 3/4. Alcuni anni fa Luciano Ravagnani scrisse che il pubblico trevigiano restava in apnea durante le fasi statiche della partita ma che riprendeva improvvisamente fiato appena il pallone finiva nelle mani delle linee arretrate. Mi piace pensare che Lollo riuscisse a far respirare i tifosi trevigiani anche durante quelle interminabili mischie (chiuse o aperte, come si usava dire) dei tempi che furono.

Paolo

----Messaggio originale----
Da: giandoscriba a giandomenicomazzocato.it
Data: 18/05/2011 12.28
A: "RUGBYLIST"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] Ciao Lolò


 
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SITO DELLO SCRITTORE
GIAN DOMENICO MAZZOCATO
giandoscriba a giandomenicomazzocato.it
webmaster Nicola Novello
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Ti saluto così.
Era uno scherzo tra te e me che ti chiamassi così, alla francese. So, anzi, che in fondo ti faceva piacere questa simpatia un po' irridente. 
Ti ricordava la tua esperienza francese. Che fece di te un mito oltralpe. Tu sedevi a tavoli dove se non hai un  pedigree lungo 2 km non ti fanno fare neanche il cameriere.
Campione d'italia con la Faema nel 55: ragazzino, ti ammiravo dalle tribune del Comunale (poi Tenni). mai avrei pensato che saremmo stati grandi amici.
Un privilegio conoscerti, Lolò.
Se mai ce n'è bisogno lascio ad altri raccontare chi e cosa sei stato.
In questo momento ho un groppo in gola, uno strazio che mi dilania l'anima. Ho raccolto tante tue confidenze, i momenti di gioia e i momenti di incertezza.
Hai mangiato su questo tavolo nella mia cucina in cui ora sto scrivendo e non mi pare possibile.
Ti abbraccio Lolò. Tienimi il posto. Ti abbraccia anche la mia Egle, tra poco torna a casa e dovrò dirle che non ti vedremo più.
tuo tuo tuo amico 
gian do 




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