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[RUGBYLIST] italia-francia
antonio cinotti
antoncino a alice.it
Lun 14 Mar 2011 12:35:55 CET
Come avrebbero detto in Francia fino a l'altro ieri : "chapeau"!
Ottimo intervento, davvero! Da sabato purtroppo i francesi dicono solo
"mer..." e non riescono a pronunciare altre affermazioni..
Da sabato, appena uscito dal Flaminio, seguo con un bel sorriso
l'evolversi della stampa transalpina sul web... non si può dire che non
ci vadano pesanti con Lievremont, l'anno scorso osannato per il Grand
Echelem.. In questo alla fine siamo molto simili, dalla stalle alle
stelle in 5 minuti.
Oggi sul sito della Gazzetta riporto un estratto che dimostra come il
risultato sia stato preso come una assoluta disfatta "prima della
partita tutti si chiedevano cosa facessero gli italiani in questo
torneo, adesso ci si può fare la stessa domanda sui francesi, privi di
gioco, di mentalità, d’anima (…) impossibile cadere più in basso” e non
tanto come una meritata vittoria italiana.
Devo essere onesto che la formazione di Mallet in settimana mi aveva
fatto passare la voglia di sorridere e per fortuna mi sono presentato al
Flaminio con 5 pinte di Peroni in corpo che mi hanno aiutato a sorridere
per tutti gli 80 minuti. Orquera ha dei buoni guizzi ma ha fatto 2-3
errori anche in questa partita che trovo gravi e io lo ritengo di un
valore di gran lunga inferiore a Burton (chiedere ai Cavalieri Prato
della passata stagione!),abbiamo una coppia di centri che per me non ha
nè velocità (canale si è fatto recuperare sulla meta almeno 3 metri di
vantaggio e staccare in velocità) nè visione di gioco per il livello
internazionale, Masi nuovamente cambiato di ruolo (con Mallet aperura,
ala centro ed estremo). Pensavo che onestamente non ci sarebbe stata
storia... Per fortuna faccio il dirigente e non l'allenatore!!!!
Piano piano la partita non ha preso la piega che tutti si aspettavano e
i francesi hanno perso fiducia. Resta da capire perchè non abbiano
giocato per il drop, il tempo e la posizione c'erano...
Masi finalmente ha fatto vedere tutte le caratteristiche di grinta e
potenza che da sempre gli sono riconosciute, la mischia ha "fatto il
suo", Mirco ha messo dentro i calci più difficili sbagliando quelli più
semplici ed il sogno si è avverato!
Non sono un fan di Mallet, che spesso ho criticato ma quando si fa un
risultato del genere mi inchino a lui, che anche attraverso i tanti
errori alla fine ha fatto un risultato incredibile che resta nella
storia del rugby continentale. Munari su SKY ha detto quello che molti
pensano, "sono contento per Mallet.... tiè!!" ed è sinonimo di come ai
vertici del nostro movimento non si sia in grado di programmare un
granchè; Mallet era di fatto sabato un CT sfiduciato da Dondi, che già
aveva fatto trapelare il nome del suo successore, che forse avrebbe
preso il suo posto addirittura a fine 6 Nazioni da quanto non si credeva
nel suo progetto. Adesso ovviamente si va al mondiale con Mallet e Dondi
non trova di meglio che dire per levare la patata dal fuoco... "Ha
dimostrato di essere un grande allenatore, ne parleremo. Magari sara'
lui che se ne vorra' andare...". (ITALPRESS)
Credo che non ci siano commenti...
Io vado a Edimburgo con la sicurezza che di argomenti da trattare
davanti a diverse pinte di birra e a qualche buon whisky ce ne siano a
bizzeffe ma per fortuna non si parlerà di cucchiaio di legno, e di
questo ringrazio Mallet!
Buon rugby a tutti, la soddisfazione di andare a giro per Roma in una
domenica piovosa con la maglia azzurra e riconscere i francesi da
lontano perchè... abbassavano gli occhi vale i 13 anni passati a
"girarsi le p..." al Sabbione.
PS sabato non so come mai mi è venuta voglia di andare al Flaminio con
la maglia Cotton Oxford che comprai per andare a vedere Italia Spagna
nel 1999 a L'Aquila (esordio di Masi), che mi sono rimesso per l'esordio
nel 6 nazioni vittorioso, in Galles nel 2006 per i primi punti
dell'Italia all'estero e poi per 5 anni ho lasciato in un cassetto...che
faccio, la porto ad edimburgo o la rimetto lì???
Antonio
Il 14/03/11 11.30, Giovanni Cardeti ha scritto:
> Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
> __________________________________________
>
>
> La vittoria di sabato è stato un sogno, una magia, un desiderio che si
> è avverato e che rende giustizia ai tanti peones di questo sport che
> da decine di anni si ritrovano nei campi più polverosi e malandati
> d'Italia per giocare questo meraviglioso sport.
> Rende giustizia ai giocatori, troppo spesso bistrattati e criticati e
> soprattutto ad un allenatore come Mallet, troppo pragmatico e serio
> rispetto ai costumi Italiani, che ha creato con il materiale a
> disposizione una squadra che conosce i propri limiti e gioca sulle
> proprie virtù. A chiunque piacerebbe giocare il multifase, ma bisogna
> avere la concretezza e l'umiltà di ammettere che con il materiale a
> disposizione attualmente non siamo in grado di farlo.
> Dimostra che la nostra squadra ha una buona mischia (non così
> dominante come troppe volte pensiamo di avere: insensato sfidare in
> mischia chiusa l'Irlanda e il Galles invece di piazzare come abbiamo
> fatto) e dei discreti trequarti.
> Ci mancavano in modo fondamentale, rispetto agli avversari, un numero
> 9-10-15 che sono la spina dorsale del gioco offensivo e difensivo: con
> la Francia abbiamo avuto un Semenzato assolutamente di livello
> (grandissima sorpresa e sicuramente una delle chiavi di volta di
> questa Nazionale) e un Masi che ha fatto la partita perfetta, mentre
> anche Orquera (pur con tutti i suoi limiti che anche Mallet conosce)
> ha giocato in modo discreto: date a questa Nazionale un 9-10-15 di
> livello internazionale e allo stato attuale, a parte gli All Blacks,
> ce la giocamo veramente con tutti.
> Anche perchè la fame, la voglia, l'unità che hanno dimostrato questi
> ragazzi l'ho vista in poche altre nazionali, particolare non da
> trascurare.
> Un ultima osservazione: la nazionale è l'apice di un movimento che
> attualmente sconta grossi problemi di crescita (basti pensare alle
> batoste prese dalla under 20 e dalle altre nazionali giovanili).
> Grosse difficoltà ci sono nel rapporto tra Federazione e franchigie
> (vogliamo parlare dell'annata che hanno fatto gli Aironi? Non sarebbe
> meglio invece di continuare a prendere stranieri spesso non
> all'altezza buttare in campo un pò di giocatori di buone speranze?
> Avrebbero fatto peggio? Forse, ma almeno avremmo guadagnato un anno di
> esperienza ad alto livello.....). Non penso che sia colpa specifica di
> Mallet e del suo staff di tutte queste cose ma di una Federazione che
> lascia spesso a desiderare e tira a campare.
> Un'osservazione fatta da Giovannelli mi trova concorde al 100%:
> interrogato sul movimento rugbystico Italiano ha risposto che in
> Italia si lavora molto sull'alto livello, anche grazie alla creazione
> delle Accademie in cui sicuramente i metodi saranno all'avanguardia,
> ma non si lavora per niente sulla base. Testualmente ha detto
> "*Sarebbe come se mandassimo direttamente degli studenti
> all'Università senza avergli fatto fare le elementari*".
> Ecco penso che il problema principale in Italia sia che alla
> Federazione ed alle società di alto livello non gli frega niente delle
> elementari.
> Giovanni
>
>
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