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[RUGBYLIST] Sfiga nera.....
Salvatore Messina
totorugby a yahoo.it
Mer 9 Mar 2011 12:08:15 CET
CHRISTCHURCH INAGIBILE PER LA COPPA DEL MONDO?
Autore: Damiano Benzoni - 09 marzo 2011
Una nazione in silenzio, per due minuti: il primo marzo alle 12:51, una
settimana precisa dopo il terremoto devastante che ha colpito la città di
Christchurch il 22 febbraio, la Nuova Zelanda ha osservato due minuti di
silenzio per le vittime. Oltre centocinquanta i decessi confermati – compresa
Taneysha Prattley, una bambina di sole cinque settimane -, circa duecento i
dispersi, quasi duemila i feriti a causa della scossa di magnitudo 6,3: un sisma
già annunciato l’anno precedente da un evento di intensità maggiore (7,1 sulla
scala Richter) che aveva colpito la regione senza però causare vittime. “Il 22
febbraio potrebbe essere il giorno più buio della storia della Nuova Zelanda” ha
dichiarato John Key, primo ministro della nazione della Grande Nuvola Bianca.
Per Christchurch (Ōtautahi in lingua Māori), la seconda più grande città della
Nuova Zelanda, si è trattato di un colpo durissimo anche dal punto di vista
economico. Secondo la Protezione Civile neozelandese saranno oltre duemila le
case che dovranno essere demolite in seguito a cedimenti strutturali, mentre il
centro della città potrebbe essere riaperto solo a partire dal mese di dicembre:
oltre 45% degli edifici cittadini sono correntemente inagibili. I danni sono
stati stimati attorno ai sedici milioni di dollari neozelandesi (circa otto
milioni e mezzo di euro) e il governo sta cercando di varare un disaster
recovery plan per permettere all’economia della città di riavviarsi dopo
un’esperienza così traumatica.
Uno dei grossi dubbi del futuro di Christchurch riguarda la Coppa del Mondo di
rugby che si terrà in Nuova Zelanda a partire da settembre. Il Lancaster Park
(ora noto come AMI Stadium per motivi di sponsorizzazione) avrebbe dovuto
ospitare cinque incontri della fase a gironi (tra cui Australia – Italia dell’11
settembre) e due quarti di finale. La città di Christchurch è rimasta fino
all’ultimo in lizza con Auckland per aggiudicarsi l’onore di ospitare le quattro
gare finali (semifinali, finale per il terzo posto e finale), che andranno
invece in scena all’Eden Park, lo stadio della capitale. Una grossa opportunità
per gli affari locali che però ora rischia di sfumare proprio a causa del sisma.
Murray McCully, ministro alla Coppa del Mondo del governo neozelandese, ha
sottolineato la necessità di garantire la completa agibilità dell’impianto
sportivo come condizione imprescindibile perché le sette gare possano disputarsi
a Christchurch. Intervistato dal New Zealand Herald, McCully ha dichiarato:
“Stiamo aspettando le relazioni da parte degli ingegneri. Stiamo lavorando con
la convinzione che, se possiamo farlo accadere, lo faremo accadere. Abbiamo
bisogno di sapere se lo stadio può essere approntato in tempo per ospitare le
partite: solo dopo potremo affrontare le problematiche associate alla
possibilità di ospitare persone a Christchurch e predisporre infrastrutture
adeguate. Niente di tutto questo, però, può funzionare senza uno stadio”.
L’ultima parola spetta all’International Rugby Union che, secondo quanto
dichiarato da McCully, sta lavorando a stretto contatto con il governo
neozelandese per affrontare le problematiche legate al terremoto. Aperto il 15
ottobre 1881, il Lancaster Stadium era recentemente stato allargato proprio in
vista della Coppa del Mondo, arrivando a ospitare quasi quarantamila spettatori.
Ora presenta danni strutturali alla Hadlee Stand e alla Deans Stand, oltre a
seri problemi di liquefazione del terreno sia nel terreno circostante lo stadio
sia sulla superficie di gioco. I danni subiti dallo stadio potrebbero richiedere
mesi per essere sistemati. Il conto alla rovescia per l’inizio del torneo però
concede solo altri 180 giorni.
E mentre i Crusaders, la squadra che rappresenta Christchurch e la provincia di
Canterbury nel Super rugby, stanno cercando una nuova sede provvisoria (è stato
scartato il Trafalgar Park della vicina Nelson, che non assicura una capienza
adeguata) e hanno preso in considerazione la possibilità di disputare un
incontro nello stadio londinese di Twickenham, in quello che sarebbe un
potenziale colpo a livello di marketing, il primo ministro John Key ha insistito
sull’importanza di garantire, se possibile, che le partite della Coppa del Mondo
non vengano spostate in altre sedi: “Se potessimo ospitare la Coppa del Mondo a
Christchurch, come intendiamo fare, questa sarebbe la cosa migliore: è forse
un’ipotesi troppo azzardata, ma che aiuterebbe una città molto importante.
Sarebbe una dimostrazione che Christchurch si è rialzata in piedi”. Il primo
ministro ha anche vagliato la proposta di ospitare tifosi e squadre su navi da
crociera, in modo da garantire un ritorno d’immagine, turistico ed economico
alla città devastata dal sisma.
Martin Snedden, direttore del comitato organizzatore della Coppa del Mondo, ha
escluso categoricamente la possibilità di spostare le sette partite in questione
in territorio australiano: “Si è speculato che questa tragedia metta a
repentaglio tutta la manifestazione o che alcune partite verranno spostate in
Australia. Tutto ciò non è vero: la Coppa del Mondo 2011 prenderà luogo
regolarmente e tutti gli incontri si giocheranno in Nuova Zelanda”. Snedden ha
anche posto l’accento sulla necessità di non creare ulteriore disagio ai
cittadini di Christchurch e non mettere la popolazione sotto ulteriore
pressione”. Hamish Riach, capo dell’esecutivo della Canterbury Rugby Union ha
dichiarato a Television New Zealand: “Al momento non sembra possibile che la
nostra union possa ospitare alcunché. Abbiamo avuto per cinque anni l’obbiettivo
di ospitare la Coppa del Mondo, un evento così promettente per la città e per
tutta la regione, e di sicuro speriamo che quelle partite vengano giocate da
noi. È troppo presto per dirlo, però: tutti stanno vivendo l’immediatezza di
questo evento traumatico e i nostri pensieri sono concentrati su altri argomenti
al momento”. PEACE & LOVE & PLAY RUGBY
Salvatore Messina
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