I: [RUGBYLIST] Maturità atletica

[Salvatore Messina]

No, la velocità (per semplificare) dipende dalla quantità di fibre rosse che 
rimangono dopo i 10 anni.
Se la velocità non viene allenata subito le fibre bianche (resistenza allo 
sforzo) prendono il sopravvento.

In parole povere: se un bambino ha il 60% di fibre rosse e ne mantiene il 40% 
sarà più veloce di un altro che ne ha l'80% (che mamma gli ha dato) ma ne 
mantiene il 30%.

Molto semplificando per chiarire il concetto ai non esperti (come me).
 PEACE & LOVE & PLAY RUGBY 


Salvatore Messina 



----- Messaggio inoltrato -----
Da: athos.fba <athos.fba a fastwebnet.it>
A: Rugbylist <rugbylist a rugbylist.it>
Inviato: Mer 2 marzo 2011, 20:40:03
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Maturità atletica

Squadre e aziende di rugby in Italia - 
http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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Bene, la velocità pura si può anche migliorare, trasformarla, ma da quel
poco che
so è una dote che mamma e papà ci trasmettono.
Mi pare non rientri nelle capacità "condizionali", mentre la resistenza alla
velocità, la forza, esplosiva/resistente etc... si possono appunto allenare
("condizionare") .
La velocità poi si può davvero migliorare con la tecnica di corsa, appoggi e
quant'altro... e dipende anche dalla reattività intramuscolare e/o la
reattività a stimoli interni ed esterni che anch'essa può essere migliorata
con allenamento specifico, etc. etc....senza parlare di abilità motorie e
capacità coordinative etc.. etc.. etc.. a cui ci si dovrebbe dedicare con cura 
evitando
forzature o salti di scale di apprendimento motorio...

A parte i tecnicismi noiosi e qualche inesattezza che potrei esprimere,
anche se questo aspetto mi ha sempre interessato confrontandomi
con preparatori atletici, medici sportivi e aggiornamenti tramite siti e
riviste specializzate penso che invece di unire tre anni per "completare" la
formazione o mandando allo sbaraglio giovani impreparati, si inizi laddove
possibile a
lavorare su under formate da singole annate ( cosa impossibile per le
piccole società) o ad avere un preparatore fisico in società o una
consulenza continuativa con professionisti del settore.

Poi dopo nel confronto con i movimenti con cui ci confrontiamo oggi come
oggi  la nostra difficoltà risiede nel fatto che quei movimenti fanno sport
alla base in maniera seria e lavorano su basi ( NUMERO DI PRATICANTI VERI )
enormemente più ampie con una possibilità di scelta degli atleti migliori
sotto tutti i punti di vista, in dieci anni noi formiamo tre o quattro
eccellenze, ad es. il movimento rugbystico inglese piuttosto che
nell'emisfero Sud ne forma uno ogni sei mesi....

ciao
fabio


ps

Se poi anche l'atletica italiana soffre nel trovare talenti qualcosa che non
va nella base del mov.sportivo in Italia ci sarà....



----- Original Message ----- From: <gima_g a libero.it>
To: <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Wednesday, March 02, 2011 7:36 PM
Subject: R: [RUGBYLIST] Maturità atletica


Squadre e aziende di rugby in Italia -
http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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intervengo su questo argomento essendone giornalmente coivolto come
insegnante
di "scienze motorie e sportive" come si dice oggi.
La precisazione che vorrei fare, che si ricollega ai vari commenti
televisivi
sentiti nelle ultime settimane ed ad alcune e-mail del Falco e di Messina, è
relativa alle qualità atletiche (attenzione, NON fisiche) dei nostri
avversari
definite assolutamente superiori alle nostre.
Vi domando: ma sapete fino a quale età si può lavorare per migliorare a
velocità pura ? .......
...... a 10/12 anni tutto è definito !!!!!
certo si può intervenire sulla qualità della corsa, degli appoggi, della
falcata ma chi non è veloce a quell'età non diventerà mai uno sprinter (vedi
la
crisi dell'atletica italiana in questo settore).
Allora credo che si possa concludere che per avere, a tutti i livelli e per
tutte le discipline sportive, ragazzi "veloci" si dovrebbe lavorare
scientificamente nella scuola primaria ma per poter fare questo andrebbero
ristrutturati completamente i programmi ministeriali ..... ma questa è
un'altra
storia.

saluti a tutti
Giorgio



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