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[RUGBYLIST] Nazionali giovanili, accademie,
formazione giocatori e sviluppo
Giorgio Betteto
giorgioxt a email.it
Gio 16 Giu 2011 13:13:27 CEST
Ciao a tutti da Giorgio- vorrei aprire un confronto il più possibile
ampio su questo punto.
Ormai è possibile fare un primo bilancio della politica federale degli
ultimi anni riguardo alle giovanili ed alla formazione dei giocatori.
C'è poco da fare : gli obbiettivi NON sono stati raggiunti; mi apre il
minimo fare un pò di analisi e avanzare se possibile delle proposte.
Strategia attuale della FIR : separazione a 16 anni dei percorsi fra i
giocatori "destinati" all'alto livello dal resto, sviluppo del giocatore
attraverso il sistema delle accademie federali , eliminazione del
confronto a livello di pari età , immissione dell'accademia di Tirrenia
nel campionato di A1
- Sistema accademie : a fronte di un investimento molto consistente ,
che io calcolo (spero di essere smentito) superiore ai 3 milioni di
euro/anno , i risultati sono negativi, e siamo al 4 anno di Tirrenia e
al 2° delle altre... solo che se la U20 conferma i risultati negativi
degli anni passati, per U18 e U17 siamo peggiorati.
Ridicolo accusare le società di "non fare giocare i giovani" , non solo
ciò è materialmente impossibile per quelli a Tirrenia - una squadra di
rugby vive dell'allenamento congiunto, uno che arriva venerdi pomeriggio
non fa nemmeno a tempo ad imparare le chiamate ... D'altra parte il
presunto "alto livello" , ovvero quel PLUS che dovrebbe dare Tirrenia e
le altre rispetto al lavoro svolto nelle società ...mi pare presunto,
troppo presunto...
In compenso il sistema autoreferenziale ha ridotto la competizione fra i
giocatori e praticamente limitato il bacino di chiamata agli accademici,
riducendolo di almeno 4-5 volte ; in più la prossima stagione ci saranno
globalmente meno ragazzi a giocare con la riduzione dei campionati,
quindi il parco giocatori complessivo 2011-2012 sarà minore.
Cosa fare? - guardiamo all'estero , tutte le nazioni della JRWC (a parte
Fiji che non conosco) utilizzano una politica di selezione e sviluppo
opposta rispetto alla nostra - in nessuna delle 6 + 4 nazioni a parte
l'italia manca un campionato (come tale o come tornei fra college..) o
partecipa a campionati seniores una squadra giovanile. I Fuoriclasse
possono certamente giocare dovunque nelle massime serie ... ma perchè
sono tali, non perchè qualcuno lo stabilisce... quando ho raccontato ad
amici SANZAR che i nostri 18-19 enni non avranno un occasione per
confrontarsi fra loro questi hanno strabuzzato gli occhi - per loro è
incocepibile, abituati a club/college con Ist, IInd IIInd ecc. ecc.team ...
e' ora di cambiare RADICALMENTE direzione.
- Campionati giovanili il più possibile competitivi : Under 20 nazionale
a girone elite e gironi sottostanti meritocratici , si vuole
risparmiare? lo si abbini al campionato d'eccellenza (tra l'altro in
ottica di sviluppo, non ha alcun senso che una squadra di eccellenza non
abbia una giovanile )
- Under 18 anche questa a girone nazionale meritocratico ed a scendere
gironi territoriali meritocratici con barrage obbligatori per tutti.
- Accademie riviste , non più come "uniche depositarie" dell'alto
livello , ma come punti dove far passare più giovani possibile , quindi
con soggiorni limitati nel tempo
(facendo magari eccezione per i ragazzi provenienti dalle situazioni più
disagiate e periferiche, quelle dove effettivamente l'accademia permette
un miglioramento)
- Cancellazione del concetto stesso di "liste nazionali" relative a
giocatori, sostituito da occasione di confronto sul campo costanti per
tutti . Se abbiamo dei campionati combattuti si avranno delle
indicazioni realistiche delle qualità , e si potranno avere delle rose
di 120/150 ragazzi per classe d'età su cui selezionare attraverso
confronti sul campo (e non da test di palestra...)
- Si potrebbe anche pensare ad un compattamento dei campionati (evitando
le pause attuali) per liberare spazi per un confronto maggiore, una
possibilità potrebbe essere quella di fare un torneo a 4 squadre u.20
confrontando la selezione fatta dall'allenatore della naz.U20 con quelle
fatte dagli allenatori classificati 1-2-3° nel campionato... abbiamo
necessità di confronto su tutti gli aspetti.
Dimenticavo ... se c'è competizione la qualità viene fuori, e se c'è
qualità si arriva anche a giocare in eccellenza od altro... ma non porta
a nulla imporlo per norma.
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