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[RUGBYLIST] Intervista al Presidente del Petrarca Toffano
VolpeFast
volpe_angelo a fastwebnet.it
Sab 26 Feb 2011 10:54:31 CET
Tornando sull’argomento già sollevato dei prestiti temporanei alle squadre
di Celtic, trovo molto interessante ciò che emerge dall’intervista. Il
problema c’è ed è evidente. Ma come affrontarlo e risolverlo con una
federazione latitante che sembra volersi concentrare principalmente su
Celtic e Nazionale?
a.
Dal Gazzettino
RUGBY Chillon, Sutto e Neethling ceduti temporaneamente per essere
utilizzati in Celtic League
Petrarca, prestito
triplo alla Benetton
Alberto Zuccato
Tre giocatori del Petrarca cambiano
temporaneamente casacca
per andare a vestire quella
della Benetton Treviso, in Celtic
League: Alberto Chillon, Michele
Sutto e Marco Neethling.
«Esiste un accordo con la
Federazione - spiega il presidente
del Petrarca, Enrico Toffano
- che prevede che i club di
Eccellenza possano fare operazioni
di questo tipo durante i
periodi di sosta dell'attività. Tutti
i tre questi giocatori, più
Travagli che è andato agli Aironi
Viadana, saranno nuovamente
a disposizione di Presutti per
la ripresa del campionato, ovvero
per il 13 marzo».
Presidente, questi prestiti sono
una libera scelta o un'imposizione
della Fir?
«In teoria una libera scelta; in
pratica non si può dire di no per
una serie di motivi. È un accordo
che va rivisto, comunque.
Poniamo il caso che in queste
partite sia Chillon sia Travagli,
i nostri due mediani di mischia,
si facciano male. Non ci sono
regole che dicano come possiamo
sostituirli e non è neppure
previsto chi deve provvedere
alle spese. La Fir ha privilegiato
troppo l'attività delle nazionali
e quella dei due club che
fanno la Celtic League. Ci sono
molte cose da ridiscutere, ma
per il momento le normative
sono queste. E io non voglio
vedere solo gli aspetti negativi
».
Scusi, quali sarebbero quelli
positivi?
«I giocatori si valorizzano,
fanno esperienza».
Se si valorizzano ve li portano
via stabilmente per due soldi, e
intanto il campionato d'Eccellenza
si impoverisce.
«Tutto vero. Ma queste sono
le regole. Che, come dicevo,
devono essere riviste. In ogni
caso ci tengo a precisare che il
Petrarca non sta certo smobilitando.
Riavremo i giocatori in
tempo, che è quello che alla fine
conta».
Riavrete, forse, quelli che
sono andati a giocare nella
Celtic. Ma che dire di quelli che
frequentano l'Accademia di Tirrenia
e che forniscono l'ossatura
della nazionale Under 20? Si
tratta di sei ragazzi che potevano
farvi un gran comodo.
«Praticamente non li vedremo
mai, perché quest'anno dopo
il Sei Nazioni ci saranno i
campionati del mondo».
A questo
punto ci domandiamo per
quale motivo il Petrarca continui
a investire nel settore giovanile
se appena un giocatore
diventa forte la Fir lo porta via,
o per le nazionali o per dirottarlo
a uno dei due club che
giocano nella Celtic League.
Clamoroso il caso di Benettin
promettente apertura bianconera,
che è andato a Viadana (a
fare panchina) su volere di Nick
Mallett. L'impressione è che i
club di Eccellenza contino poco
o niente nelle stanze dei bottoni.
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