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[RUGBYLIST] Ita-Irl il giorno dopo
VolpeFast
volpe_angelo a fastwebnet.it
Dom 6 Feb 2011 14:46:02 CET
Ieri pomeriggio per vedere la partita da me c’erano alcuni amici di lunga
data. Siamo passati attraverso tutto il campionario di emozioni che può
offrire una incontro di rugby, dall’attesa nervosa, alla tensione per
l’andamento del match, dalle urla di gioia incontenibili per la meta di
McLean e la possibile vittoria, fino alla cocente delusione per la sconfitta
finale. Il clima era quello di un mini-Flaminio con lo stesso desiderio di
vittoria e di riscossa.
Tra la vittoria e la sconfitta, nell’arco di un paio di minuti c’è stato un
doppio drop: quello del sorpasso di O’Gara e quello fallito del mancato
contro-sorpasso di Orquera. Spietato, puntuale, prevedibile e implacabile
uno, disperato e inutile l’altro, nonostante una ricerca della posizione
migliore e della distanza giusta che facevano ben sperare. Sappiamo bene
come è andata. La differenza sta tutta in quei due drop. Il killer-istinct
di O’Gara non ha perdonato, forse per la maggiore freddezza o una bravura
superiori. Una questione di esperienza, in fin dei conti. Come la mancata
cattura della palla al calcio di avvio dopo la meta di McClean che, se
mantenuta in possesso dell’Italia per i rimanenti 3 minuti forse avrebbe
cambiato l’esito della partita. Quel maledetto pallone doveva essere
conquistato e non più fatto vedere agli irlandesi. Tre minuti d’inferno che
sarebbe valsi la vittoria. Invece come polli perdiamo subito il possesso e
da lì nasce il drop determinante. Inesperienza anche questa e forse la
mancanza di un briciolo di fortuna, ingrediente che nelle grandi imprese non
deve mai mancare.
Alla fine a casa c’era uno strano silenzio, nessuno aveva voglia di parlare
o di dire qualcosa perché eravamo tutti svuotati e senza energie. La solita
sconfitta onorevole, in questo caso una quasi vittoria con il minimo scarto
storico. Ma comunque e sempre una sconfitta. Un copione già visto troppe
volte, che leva qualunque voglia di commentare ed anche di incazzarsi. E
incazzarsi con chi, poi? E’ colpa di qualcuno? Dei due calci sbagliati da
Mirco (un cp e una trasformazione) che avrebbero fatto la differenza? No,
sarebbe assurdo addossargli colpe. Prendersela con Orquera che non è
riuscito a buttar dentro l’ultimo drop? Stesso discorso di Mirco. Incazzarsi
con Mallet per una partita quasi vinta (ma persa)?. E’ colpa sua? Non
diciamo sciocchezze.
La verità è che non c’è niente da dire, abbiamo perso perché l’Irlanda è
stata più scaltra e lucida di noi nel momento in cui lucidità e scaltrezza
erano i requisiti fondamentali. Una ben diversa dimestichezza degli
irlandesi nel gestire i minuti cruciali che fanno la differenza, un altro
livello di esperienza complessivo. Bisogna accettare la sconfitta e basta.
angelo
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