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[RUGBYLIST] La Stampa sul "Dondi-pensiero"
VolpeFast
volpe_angelo a fastwebnet.it
Lun 25 Apr 2011 10:19:01 CEST
Ecco il Dondi-pensiero sul non rinnovo del contratto a Mallett. Ho
evidenziato in grassetto un passaggio dell’intervista su cui sono
assolutamente d’accordo (quando parla di “noi” e “voi”….).
RUGBY: SI GIOCA IN OTTOBRE IN NUOVA ZELANDA
Arrivano i mondiali e l'Italia cambia ct
Come al solito quando finiranno
Via Mallet, al suo
posto il francese
Brunel. Si ripete
la scelta del 2007
STEFANO SEMERARO
L'Italia ovale cambierà ct: non
ora ma in ottobre, dopo i Mondiali
di Nuova Zelanda, quando
a Nick Mallett, il ct sudafricano,
subentrerà Jacques Brunel,
attuale allenatore del Perpignan,
con un contratto quadriennale
e l'impegno implicito
ad essere più di un semplice
selezionatore. Lo si sussurrava
da tempo, ieri, dopo l'incontro
a Parma fra il Presidente
Federale Dondi e Mallett in occasione
del match di Celtic League
(perso 20-8 dagli Aironi
contro il Leinster) è arrivata
l'ufficialità del non rinnovo,
quella dell'incarico a Brunel è
imminente. «Ho voluto illustrare
a Mallett le motivazioni
espresse dal consiglio federale
», ha spiegato Dondi. «La stima
verso Mallett non è in discussione,
da qui ai Mondiali
avrà tutto il supporto possibile
per centrare il difficilissimo traguardo
dei quarti. Però allenare
per 4 anni una nazionale è estenuante,
in passato anche il rapporto
con Coste si era logorato
all'inizio del quinto anno. Non è
colpa degli allenatori, forse è
che noi italiani siamo così...».
Ora si riproporrà la situazione
del 2007, quando l'Italia affrontò
i Mondiali di Francia
con Pierre Berbizier già «scaduto
» in panchina. «Ma con
Berbizier c'erano problemi di
gestione interna. Mallett si era
inquietato quando erano uscite
le voci su Brunel, ora tutto è
chiarito. Lui è motivato dai
Mondiali, i giocatori sono professionisti
e sapranno bene chi
sarà il nuovo allenatore: e che li
sta guardando».
Mallett si è limitato a dire:
«Mi sarebbe piaciuto restare altri
due anni», ma la conversione
è stata tardiva. Neanche la vittoria
con la Francia nel Sei Nazioni
è bastata a far dimenticare
alla Fir certe sue freddezze
anglosassoni. «Nick è un grande
allenatore», ha aggiunto Dondi.
«Però avremmo avuto bisogno
prima del Malett che parlando
dell'Italia dice "noi", invece
di quello che diceva "voi".
Ora la nazionale ha più atleti di
livello e guarda con ottimismo
al futuro, ma è anche vero che
quando Mallett arrivò eravamo
decimi al mondo, oggi siamo
12esimi. Se nel Sei Nazioni avessimo
battuto la Scozia forse ci
sarebbe stato un prolungamento
di 1 o 2 anni, il Consiglio però
ha anche valutato che se ai Mondiali
dovessimo fallire i quarti
non sarebbe ripartito dalla situazione
giusta». Se Mallett dovesse
riuscire nell'impresa, sarà
Brunel a trovarsi in una situazione
non facile.
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