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Re: [RUGBYLIST] Un pò di umiltà...
Marco
marco_suomi a libero.it
Mer 1 Set 2010 14:11:50 CEST
Senza andare indietro di troppi secoli, mi piace ricordare che, quando l'Italia
Under 20 capitanata da Dario Bezzati (petrarchino, un 1974 o 1975, quindi era
il 1993 o 1994) venne a giocare una partitella contro il CUS Padova (allora in
B, all'inizio della stagione che si sarebbe conclusa con la promozione in A2)
vincendola abbastanza tranquillamente lo staff era composto da tre persone
(Titta Casagrande e non ricordo più chi altri in panchina e un
massaggiatore/fisioterapista) e la partita, pur dovutamente "agonistica", è
stata assolutamente corretta e rispettosa, e abbiamo poi passato la serata al
bere insieme...
----Messaggio originale----
Da: cbpromotion a libero.it
Data: 01/09/2010 12.40
A: "rugbylist"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] Un pò di umiltà...
Ieri sera ero presente in quel di Treviso a vedere la partira Italia Under 19
- Tarvisium per il Torneo 9 Serate.
Partita con buon ritmo, giocata a viso aperto.
Vittoria per 19 a 8 della giovane Italia contro una buona squadra di Serie B.
Trovo conferma però dell'atteggiamneto un pò presuntuoso e arrogante che
spesso i giocatori che si affacciano alle nazionali giovanili hanno.
Sarà che per 24 giocatori ci sono 9 (!) persone dello staff (3 allenatori, 1
team manager, 2 fisioterapisti, 1 video-analyst, 1 medico e 1 preparatore
atletico...), sarà perchè comunque rappresentano i migliori giocatori d'Italia
in quella fascia di età...ma credo che questi, anche se fra 10 anni fossero in
grado di battere gli All-Blacks, non dovrebbero sentirsi già arrivati e
soprattutto presuntuosi e arroganti nei confronti degli avversari, dell'arbitro
e del pubblico avversario.
Questa supponenza ce l'hanno quando arrivano allo stadio, durante la partita e
nel III° tempo, come se loro fossero l'eccellenza del rugby in termini
assoluti.
E' una questione di educazione sia chiaro e quindi è soggettiva.
Buona parte dei giocatori fa la sua partita e basta.
Umili e educati.
Un'altra buona parte però, spesso la meno efficare nel gioco, sentendosi
legittimati dalla maglia che indossano, si credono il Dio in Terra.
Di fronte a queste amichevoli di fine estate sorrido e scuoto la testa.
In campo internazionale dove le nostre giovanili contano in termini annuali
tra il 70 e il 90 % di sconfitte, tale arroganza e supponenza dovrebbe subire
un allentamento.
E invece niente.
Credo sia giusto che siano i tecnici delle Accademie varie in primis, se già
non lo fanno, a chiedere educazione a questi ragazzi.
Devono ancora dimostrare tutto come giocatori: un pò di umiltà tanto per
cominciare non guasterebbe.
Saluti.
CB
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