R: Reply: RI: R: [RUGBYLIST] LE DIFFERENZE

[14cavallopazzo a libero.it]

Certo che non era un paragone diretto con la Francia!
Era piuttosto una riflessione dovuta allo choc che ho provato a vedere come 
erano ridotti i bleus 
a 10 minuti dalla fine. Non potevo credere che la stessa Australia che avevo 
visto a Firenze contro
l'Italia fosse la stessa formazione che stava sgretolando letteralmente la 
Francia.
Con i vecchi amici di un tempo spesso ci sentiamo al telefono subito dopo le 
partite
e più volte abbiamo convenuto che riusciamo spesso a far giocare male i nostri 
avversari,
abbiamo la capacità, giocando un brutto rugby, a non fare esprimere i nostri 
avversari. Tutto quello che
abbiamo lo mettiamo in campo per distruggere il gioco avversario più che a 
costruirne uno noi.
Abbiamo, paradossalmente, la capacità di trasmettere agli altri la pochezza 
delle nostre trame
rendendoli succubi di un rugby povero e stucchevole.  Ecco, forse una chiave 
di lettura può
essere questa: la Francia, che ha cercato di imporre il proprio gioco, alla 
fine si è disintegrata
contro il gioco possente degli aussi ed è crollata miseramente prendendo una 
scoppola che a
mia memoria non aveva mai preso, al di là del punteggio, proprio come fiducia 
dei giocatori stessi.
Penso sia stata una botta notevole nell'intimo dei giocatori. Per lo meno a 
noi questo non è successo.
Tutto qui. In più, la nostra mischia ha avuto sempre il sopravvento, fino alla 
fine.
Un caro saluto da Cavallopazzo

>----Messaggio originale----
>Da: volpe_angelo a fastwebnet.it
>Data: 29/11/2010 14.23
>A: <rugbylist a rugbylist.it>
>Ogg: Reply: RI: R: [RUGBYLIST] LE DIFFERENZE
>
>Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.
it/it/aziende/trova/1?q=rugby
>__________________________________________
>
>Fare paragoni tra l'Italia e la Francia mi pare cosa improponibile. E' vero 
che siamo tra le poche nazionali che raramente schierano la stessa formazione 
due volte di seguito, ma le motivazioni sono ben diverse. La Francia gode di un 
bacino a cui attingere i propri giocatori che forse non ha eguali in tutto il 
mondo ovale (eccezion fatta forse per la NZ). Per ogni ruolo ha più scelte (3-
4) di altissimo livello e c'è solo l'imbarazzo della scelta cui Lievremont 
supplisce con tanta fantasia che denota forse una certa incapacità di 
scegliere. Comunque la posizione della Francia è invidiabile perchè il parco 
giocatori è da numeri 1 in assoluto. Se solo giocassero di più insieme.... 
invece spesso si ha la sensazione che improvvisino usando il talento di c
>ui sono abbondantemente dotati piuttosto dell'affiatamento prima di tutto.
>L'Italia invece è vittima della ristrettezza di scelte il che obbliga a fare 
i salti mortali per mettere in campo una formazione realmente competitiva. Ecco 
che poi ci si aggiunge Mallet con le sue invenzioni e spostamenti di ruoli. 
Quante volte abbiamo visto giocatori schierati in ruoli diversi da quelli 
abituali nei propri club di origine? Pensate per esempio a Benvenuti, giusto 
per citare uno degli ultimi arrivati che nel Benetton gioca centro e in 
nazionale è schierato ala... E non dimentichiamoci dell'invenzione malsana di 
Bergamauro come mediano di mischia. Roba da farsi ridere dietro. Ve lo 
immaginate Richie MacCow in campo con la maglia n.9 ...............??? E quanti 
ne ha "bruciati" lanciandoli allo sbaraglio in campo fuori posto o 
prematuramente
>, per poi abbandonarli il giorno dopo? E poi Mallet ha il coraggio di dire 
che saremmo noi tifosi italiani (e la stampa specializzata) a non capire niente 
di rugby? Un reato di lesa maestà? Ma che si dia una bella ridimensionata, va 
là.
>Non sono fra quelli che invocano l'allontanamento di Mallett, ma una bella 
lavata di capo da parte di chi di dovere ci vorrebbe proprio (tanto per essere 
chiari: Dondi/Fir, ovvero il datore di lavoro del sig. Mallett). Come si possa 
permettere di lasciar sparare certe sciocchezze in questo modo senza una presa 
di posizione forte e decisa o un comunicato ufficiale è proprio 
incomprensibile. 
>
>angelo
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