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R: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì
paolo.valbusa a libero.it
paolo.valbusa a libero.it
Lun 31 Maggio 2010 15:15:59 CEST
Anche a me la prestazione di Antonio Pavanello è apparsa monumentale. Certo ben
diversa di quella breve ma dannosa dell'altro Pavanello che poteva costare il
titolo alla Benetton.
Ciao a tutti,
paolo
>----Messaggio originale----
>Da: allrugby a gmail.com
>Data: 31/05/2010 14.58
>A: <rugbylist a rugbylist.it>
>Ogg: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì
>
>Coobiz.it - Gestisci la tua azienda in rete - http://www.coobiz.it
>Dal Gazzettino.
>Ciao.
>Franco
>
>(N.B.: l'ultima notizia riportata è di quelle che aprono il cuore
>all'altruismo ed all'ottimismo, unendo e solidarizzando con il buon
>senso e l'amore).
>
>Summit per programmare la nuova stagione: arriva Maddock, confermato
>Williams, contatti con Derbyshire. Il nodo apertura.
>
>Treviso archivia l’era degli scudetti. Da oggi è Celtic.
>
>Ivan MALFATTO
>
>Il Benetton Treviso riparte da Joe Maddock. La 32enne ala neozelandese
>del Bath, l’anno scorso capo marcatore della Premiership (11 mete). È
>lui l’acquisto più eclatante finora per la squadra che da settembre
>affronterà la Celtic League. La nuova avventura europea dei
>trevigiani, dopo che sabato con la vittoria del 15° scudetto hanno
>concluso la parabola di dominatori del campionato italiano.
>Impressionanti i numeri dell’era play-off (dal 1988): sempre in
>semifinale, 20 finali su 23 (le ultime 8 consecutive), 12 titoli (6
>negli ultimi 8 anni).
> Bello l’ultimo trionfo. Suggellato dalla telefonata di
>complimenti di Andrea Benetton, vice presidente di Verde Sport.
>Celebrato dalla presenza di Luciano Benetton e il figlio Rocco al
>Plebiscito. Illuminato (si fa per dire) dal poster gigante
>"Vittori...A Munari" sfoggiato dai tifosi. È però già tempo di voltare
>pagina. Oggi c’è il summit della squadra per programmare la stagione
>di Celtic dal punto di vista logistico, tecnico e atletico. Poi
>vacanze fino al 28 giugno, data di ripresa degli allenamenti. Unici
>esentati gli azzurri convocati con Italia (tour in Sudafrica) e Italia
>A (Nations Cup a Bucarest) che si aggregheranno 15 giorni dopo la fine
>degli impegni. In calendario finora un’amichevole, il 25 agosto a
>Londra contro i Saracens vice campioni inglesi.
> Sul fronte degli stranieri oltre a Maddock (New Zealand Maori,
>campione del Super 12 con il Canterbury nel ’02) sono stati confermati
>Williams (per una stagione), Van Zyl, Botes e Vermaak. Si intende
>inoltre mantenere i contratti in essere con Vilk (comunitario), Allori
>e Vidal (entrambi di formazione straniera, vista la mancata norma
>transitoria sugli oriundi). Al Benetton si è offerto Ludovic Mercier
>del Petrarca, ora in trattative con Viadana. C’è un interessamento per
>Jeremy Manning, apertura neozelandese del Munster. A stagione
>inoltrata in base al rendimento della mediana (Marcato, McLean,
>Burton) si valuterà se intervenire nel settore. Se ne va Kingi.
> Sul fronte italiani, ingaggiati come ali Andrea Pratichetti,
>Ludovico Nitoglia e Michele Sepe. Mulieri, solo sabato il consiglio
>federale ha deciso che sarà di formazione italiana, andrà
>probabilmente a Mogliano o Petrarca. Contatti con Paul Derbyshire (3.
>linea) ed Edoardo Gori (mediano di mischia).
> La rosa sarà composta da 42 giocatori. Il Benetton continuerà a
>spingere perchè la franchigia sia l’espressione di tutto il Veneto. Da
>una parte portando alcune partite casalinghe fuori Treviso (contatti
>per Fontanafredda in Friuli) e allacciando rapporti di collaborazione
>con i club. Dall’altra auspicando il libero scambio di giocatori nel
>corso della stagione con gli stessi club. In modo che gli atleti
>interessanti non ancora pronti per la Celtic, tipo il pilone Ravalle
>del Rovigo, possano giocare sia nel torneo celtico (occasionalmente
>per fare esperienza) sia in Super 10 (conservando quindi il legame con
>il club). In Irlanda, Galles, Scozia è possibile, le regole dettate
>dalla Fir in Italia lo impediscono.
>----------------------------------------------------
>
>Scherzi, gavettoni e qualche addio
>
>I campioni attesi dai tifosi a Monigo: nella club house una lunga
>notte di festa e commozione
>
>L’arrivo a Treviso quando alla mezzanotte mancavano una ventina di
>minuti. A Monigo, quartiere generale del Benetton, ad attendere i
>confermati campioni d’Italia, una nutrita schiera di tifosi, un gruppo
>di sostenitori ben più numeroso rispetto alle ultime finali anche
>perché, dopo 3 anni la sfida decisiva è tornata nel Veneto, a Padova,
>e quindi l’attesa si è fatta meno pesante.
> A quel punto è iniziata la vera festa in casa Benetton, nella
>club house, dopo un terzo tempo troppo limitato al Plebiscito di
>Padova. Una festa comunque tranquilla: qualche gavettone, qualche
>scherzo, ma tutto in serenità.
> Una baldoria con la rosa al completo, a parte Garcia e Vermaak,
>i due giocatori infortunati e rientrati in anticipo in Argentina e
>Sudafrica, quindi la dirigenza e la tifoseria biancoverde che non ha
>smesso un attimo di applaudire i suoi beniamini che hanno regalato il
>quindicesimo scudetto a Treviso, l’ultimo di un certo spessore. Ma non
>sono mancati pure alcuni ex, come Scott Palmer, Walter Pozzebon, ora
>al Casinò di Venezia, o Tommaso Visentin, Assistant di Eugenio nel neo
>promosso Mogliano.
> È stata anche la notte dedicata a chi se ne andrà da Treviso,
>come Kingi e Mulieri, entrambi graditi dal Petrarca, rispettivamente 5
>e 4 stagioni in biancoverde, o come Properzi, nelle ultime 5 stagioni
>assistente allenatore e analista, prima di Craig Green e poi di Franco
>Smith. Ma anche chi, come Goosen ha definitivamente detto stop al
>rugby giocato per rimanere però con l’incarico di vice di Smith per
>una conduzione tecnica sempre più sudafricana.
>-------------------------------------------
>
>MAGNERS AI GALLESI
>
>Scettro agli Ospreys. Castro re d’Inghilterra
>
>Roberto ROVERSI
>
>Giornata di finali quella di sabato scorso con ben cinque tornei,
>compreso il nostro Super 10, all’appuntamento conclusivo. Nel Super
>14, in una finale tutta sudafricana, i Bulls si sono riconfermati
>campioni battendo gli Stormers per 25 a 17 in un match durissimo sul
>piano fisico. In grande evidenza i “blue” Morne Steyn e Fourie Du
>Preez. Dal prossimo anno il torneo diventerà Super 15 con l’ingresso
>di un’altra selezione australiana.
> Da Soweto, dove si è giocata la finale di Super 14, allo Stade
>de France che ospitava l’atto conclusivo del Top 14. Lo scudo di
>Brennus è andato per la prima volta al Clermont Auvergne, la squadra
>dell’azzurro Gonzalo Canale, rimasto in panchina, che ha superato il
>Perpignan per 16 a 6. Grande prova di Morgan Parra, mediano di mischia
>del Clermont e della nazionale francese. A Twickenham, davanti ad
>oltre 80 mila spettatori, il Leicester ha ribadito la sua supremazia
>nella Guinness Premiership, imponendosi per 33 a 27 nella finale con i
>Saracens. Tra i protagonisti un superbo Martin Castrogiovanni. Nei
>Saracens hanno giocato altri due azzurri, il pilone Matias Aguero, in
>campo dall’inizio, e il tallonatore Fabio Ongaro, entrato nella
>ripresa. A decidere, nel finale, una meta di Hipkiss. In Magners
>League gli Ospreys di Shane Williams hanno conquistato il titolo
>sconfiggendo il Leinster di Brian O’Driscoll per 17 a 12. Man of the
>Match è stato l’ala dell’Irlanda Tommy Bowe che, però, gioca con gli
>Ospreys.
>---------------------------------------------------
>
>(e.g.) Craig Green, ex Treviso, è il nuovo responsabile tecnico delle
>Accademie Federali; Luigi Troiani, 47 caps in azzurro, è il nuovo
>Manager della Nazionale. Infine, prima donna in assoluto, Sara
>Pettinelli entra in Consiglio.
> ITALIA UNDER 20 – Battendo il Giappone nella finale di Mosca
>36-7, l’Italia Under 20 ha vinto lo Junior World Rugby Trophy. Cinque
>mete azzurre, 2 di Benvenuti, quindi Cicchinelli, Denti e Mortali.
> GIOVANILI- Finale u.18: Tarvisium-Noceto; finale u.16: Valsugana-
Lazio.
> SERIE B – Rubano e Valpolicella promosse in A. Valpolicella ha
>vinto anche il ritorno col Frascati (37-15), mentre Rubano ha perso
>16-12 a Segni ma aveva vinto l’andata 21-11.
> DONNE - Nella Coppa Italia seven di Rovigo vittoria del Casale
>(seniores) e del Noceto (under 16).
>-----------------------------------------------------
>
>Per la nazionale tornano i test con squadre abbordabili
>
>(im) L’Italia torna ad affrontare le nazionali di seconda fascia.
>Auspicate dal ct Nick Mallett per conquistare successi, fare palmares
>e costruire autostima. Succederà però dal 2012 quando (prababilmente)
>Mallett non sarà più ct azzurro. Lo ha reso noto il consiglio
>federale, illustrando il calendario internazionale 2012-19 stilato
>dall’Irb. Per l’Italia previsti tour estivi in Argentina-Nord America
>(’12 e ’16), Isole del Pacifico (’13), Giappone (’18), due tornei a 4
>squadre con una di livello 2 e la Scozia in Sudafrica (’13) e
>Australia (’17). Per i test autunnali casalinghi una nazionale di
>livello 2 ogni anno più: Nuova Zelanda-Australia (’12 e ’18),
>Argentina-Australia (’13), Argentina-Sudafrica (’14 e ’17), Nuova
>Zelanda-Sudafrica (’16).
>-----------------------------------------------------
>
>MISCHIA APERTA di Antonio LIVIERO
>
>La legge del pack e la rivincita di capitan Pavanello
>
>Dal Sei Nazioni all’Heineken Cup è la mischia a fare la differenza in
>Europa. Una tendenza tattica confermata dalla finale del Super 10. In
>23 anni di play-off forse mai si era visto un pack imporre un dominio
>tanto netto. Se è vero che la prima mischia marchia chi la subisce, il
>Benetton ha gettato le basi del suo trionfo dopo pochi minuti con un
>"carrettino" inconsueto per rapidità che ha fruttato un calcio di
>punizione. In 8 minuti il settore più temibile del Viadana è stato
>strapazzato 3 volte e demolito psicologicamente. «Nell’ingaggio siamo
>stati pari, la differenza l’abbiamo fatta nella respirazione e nella
>spinta coordinata» svela Chino Properzi, il tecnico che ha plasmato il
>"drago" a otto teste biancoverde.
> A fronte di una simile disparità, l’equilibrio del punteggio si
>può spiegare solo con i troppi errori dei campioni d’Italia: dai
>passaggi ai calci tattici fuori misura che hanno impedito
>l’occupazione del campo. E forse col fatto che un Botes dolorante non
>se l’è sentita, sul 13-6, di calciare la punizione del possibile
>break. Comunque sia Viadana non ha mai avuto la forza di spezzare
>l’inerzia del match. E la mischia biancoverde in questo ha i suoi
>meriti.
> Il simbolo perfetto del dominio trevigiano è il capitano Antonio
>Pavanello. Partita enorme, come quella degli altri primi cinque uomini
>del pacchetto. Con in più la gestione dei delicati rapporti con
>l’arbitro, specie quando Falzone ha penalizzato a più riprese il
>Benetton nel gioco a terra. «Rialzandoci dal placcaggio non
>rispettavamo il tempo d’attesa prima di mettere le mani sulla palla -
>racconta Pavanello -. Ci siamo chiariti e rimessi in carreggiata». Con
>in più la gestione del morale e dei nervi: da libro cuore la corsa del
>capitano per consolare uno smarrito Williams dopo un errore che poteva
>costare caro. E poi Pavanello che fa il "barone rosso" in touche,
>svetta a due mani a dispetto del suo 1,95 di altezza che il citì
>considera un limite insormontabile per la maglia azzurra. E la spinta
>feroce in mischia: «Non dimenticare che sono di Rovigo, ci vado a
>nozze» sottolinea. E i placcaggi "razza Po".
> Il copione dell’ultimo scudetto di Treviso prima dell’avventura
>celtica, gli assegna la parte dell’eroe. Il ragazzo di Rovigo,
>capitano a Treviso, da due stagioni tra i migliori avanti del Super 10
>eppure ostinatamente snobbato dalla nazionale maggiore. Fino al taglio
>dalla lista Fir dei giocatori di interesse per la Magners.
>Un’umiliazione ingiusta alla quale ha risposto con i fatti e lo stile
>di sempre. Ottenendo altri due anni di contratto a Treviso. Due
>stagioni in Celtic per far cambiare idea a Mallett. Chissà.
>----------------------------------------------------------------
>----------------------------------------------------------------
>
>Edizione di Treviso
>
>I biancoverdi hanno concluso con il miglior attacco grazie a 85 mete
>in 21 partite e anche la difesa meno perforata
>
>Il 5 settembre la Super Coppa. Bis il 21 marzo (cOPPA iTALIA). Ora il
tricolore
>
>Ennio GROSSO
>
>Una stagione che ha visto il Benetton protagonista sin dall’avvio:
>parafrasando il ciclismo si direbbe "Una squdra sola al comando, la
>sua maglia è biancoverde". Il 5 settembre 2009, nella prima partita
>della nuova stagione rugbistica, Treviso ha vinto il primo dei suoi 3
>"tituli". A Parma ha colto la Super Coppa, seconda in bacheca dopo
>quella del 2006: ha battuto il Banca Monte per 28-8. Quello che molti
>pronosticavano, il successo di tutti i trofei italiani, cominciava a
>materializzarsi.
> Poi il via al campionato con gli uomini di Smith che hanno
>alternato buonissime prestazioni ad altre meno convincenti. All’inizio
>la corazzata biancoverde dava la sensazione di avere difficoltà in
>fase offensiva, poi paradossalmente chiuderà con il migliore attacco e
>un’impressionante serie di mete segnate (85 in 21 gare).
> In ogni caso, per 15 giornate su 18 complessive della Regular
>Season, i colori biancoverdi sono stati al comando della classifica.
>Nonostante le 5 sconfitte, infatti, Treviso è stato in testa dalla
>prima alla decima giornata, quindi ha lasciato il comando al Viadana
>all’11. turno, per riprenderlo al 14. e mantenerlo fino alla
>conclusione della stagione regolare, incrementando, gara dopo gara, il
>vantaggio sulle inseguitrici.
> Delle 15 giornate al comando, 9 hanno visto il Benetton
>capolista solitario, 6 in coabitazione: 3 con il Banca Monte Parma, 2
>col Montepaschi Viadana e una col Femi CZ Rovigo. L’ultimo turno della
>Regular Season ha oltretutto consegnato al Benetton altri due primati,
>il migliore attacco e la migliore difesa. Una situazione migliorata
>ancor più nei playoff. Due primati che hanno visto Viadana sempre alle
>spalle, sia per l’attacco che per la difesa.
> Nel frattempo, durante il Sei Nazioni, la disputa della coppa
>Italia, una manifestazione che Treviso ha onorato fino in fondo e il
>21 marzo scorso è stato il secondo "titulo" della stagione. A Rovigo,
>in una finale intensa e tirata, il Benetton ha vinto il derby contro
>Padova (9-8) conquistando la sua quarta coppa Italia.
> Chiusa la parentesi della coppa, alla ripresa del campionato il
>Benetton ha avuto quasi subito una delusione cocente perdendo a Rovigo
>ma soprattutto subendo 5 mete, cosa che non accadeva da 20 anni:
>dall’11 marzo del 1990 quando accadde a L’Aquila con un 42-19 subendo
>6 mete. Quella, però, è stata l’ultima sconfitta, poi uno dopo
>l’altro, Treviso ha fatto fuori tutti chiudendo in testa la Regular
>Season, cosa che non accadeva dalla stagione 2006/2007.
> Quindi i playoff e la terza data fondamentale, quella di sabato,
>29 maggio 2010, data dell’ultimo scudetto, il quindicesimo.
>-------------------------------------------------------------
>
>LE PRESENZE: Kingi e Semenzato da record
>
>(e.g.) Nelle 21 gare giocate, 18 nella regular season e 3 nei playoff,
>Franco Smith ha utilizzato 39 giocatori. L’unico atleta inutilizzato
>della rosa, formata da 40 atleti, ma solo a causa di un paio di
>infortuni, è stato Marco Neethling, il quale ha solo una panchina,
>senza essere entrato, contro il Petrarca Padova nella gara di andata
>della Regular Season.
> I giocatori più utilizzati, tutti con 19 presenze, sono stati
>Dion Kingi (ha saltato la sfida in casa con la Futura Park Roma ed ha
>una panchina senza essere entrato a Parma contro il Gran), Enrico
>Pavanello (ha saltato il match casalingo con il Petrarca nella Regular
>Season, quindi è andato in panchina senza entrare a Parma contro il
>Banca Monte) e Fabio Semenzato (due panchine senza utilizzo, entrambe
>contro il Petrarca, nel ritorno di Regular Season e in casa nei
>playoff). Semenzato è stato pertanto l’unico giocatore sempre
>convocato ed iscritto a referto.
> Kingi è invece il giocatore con più presenze da titolare, nelle
>19 gare giocate il terza linea è infatti sempre partito nel XV.
> Marius Goosen è il giocatore che ha segnato di più in questa
>stagione con 104 punti realizzati. Goosen ha chiuso la sua storia da
>giocatore con la maglia del Benetton con un totale di 957 punti, un
>traguardo che lo relega al terzo posto assoluto dei marcatori
>biancoverdi alle spalle del Campione del Mondo Michael Lynagh, 1.202 e
>di Stefano Bettarello, 1.142.
> Metamen del Benetton è stato ancora una volta Brendan Williams,
>autore di 8 mete. Williams, nella graduatoria generale del Super Ten
>si è piazzato al secondo posto, alla pari di Andrea Pratichetti del
>Femi CZ Rovigo e di Sole del Montepaschi Viadana, alle spalle di Pace
>del Montepaschi. In 8 stagioni giocate con la maglia del Benetton, il
>furetto australiano ha segnato complessivamente 104 mete e si trova al
>terzo posto della graduatoria dei metamen del Benetton alle spalle di
>Massimiliano Perziano, 145 e Leandro Manteri, 124.
>---------------------------------------------------------
>
>Celtic, il Benetton si assicura 9 rinforzi
>Raduno il 28 giugno. Oggi prime presentazioni: nella rosa entrano
>Derbyshire, Bernabò, Nitoglia, Pratichetti e Maddock.
>Arrivano anche Burton, Minto, Sepe e Vosawai.
>
>A Treviso la squadra è arrivata quando mancava una manciata di minuti
>a mezzanotte. Nella zona dello stadio di Monigo ad attendere i
>Campioni d’Italia, c’er un buon numero di tifosi. A quel punto è
>iniziata la vera festa in casa Benetton, ma è stato anche il modo per
>salutare - quasi in stile Mourinho... - gli addii di Dion Kingi,
>Emiliano Mulieri (entrambi appetiti da Padova) rispettivamente 5 e 4
>stagioni in biancoverde, o di “Kino” Properzi, nelle ultime 5 annate
>Assistente Allenatore e Analista, prima con Craig Green e ora con
>Franco Smith. Ma anche chi, come Marius Goosen, ha definitivamente
>detto stop al rugby giocato per rimanere però con l’incarico di vice
>di Smith. Quindi è stato un modo anche per salutare il campionato che
>per Treviso sarà rimpiazzato, nella prossima stagione, dalla Magners
>Celtic League.
> La nuova avventura avrà inizio ufficiosamente già oggi, con
>l’arrivo a Treviso dei nuovi giocatori.
> In casa Benetton si sta cercando di confermare il maggior numero
>possibile di atleti, ma la rosa sarà comunque rimpolpata da alcuni
>nuovi arrivi, come il neozelandese Joe Maddock, ala proveniente dal
>Bath e già dei Crusaders, vincitore della classifica dei metamen nella
>stagione 2008/2009 della Guinness Premiership; quindi la seconda linea
>Bernabò, le terze linee Derbyshire, Minto e Vosawai, l’apertura
>Burton, i trequarti Ludovico Nitoglia, Andrea Pratichetti e Michele
>Sepe.
> Lunedì 28 giugno ci sarà il via ufficiale con il raduno della
>squadra per iniziare la nuova avventura e dopo poco più di due mesi
>l’inizio della manifestazione: sabato 4 settembre, infatti, la prima
>giornata. Ventidue turni con 20 gare internazionali e due nazionali, i
>due “derby” contro gli Aironi Viadana, un andi-rivieni dall’Italia al
>Galles, alla Scozia, all’Irlanda. Un torneo ambito e mirato da Treviso
>e dal Veneto da quasi due anni, un torneo che sembrava poter finire in
>mani altrui (I Praetoriani Roma) solo per una decisione scellerata,
>quanto incomprensibile, del consiglio federale che lo scorso luglio
>aveva bocciato la candidatura di Treviso.
> Lo scorso novembre la revoca romana a vantaggio di Treviso, poi
>a marzo la decisione definitiva e l’ufficialità con due franchigie
>italiane, Benetton Treviso, come capofila del Veneto e Aironi Viadana
>in rappresentanza di Lombardia ed Emilia, nella Magners Celtic League.
> Il Benetton nelle ultime 8 stagioni ha vinto 6 scudetti, 2 coppe
>Italia e 2 Super Coppe. Pensiamo che sabato a Padova, al termine della
>nuova vittoria di Treviso con la conquista del 15. scudetto che segue
>gli altri due trofei italiani centrati nella stessa stagione, qualche
>consigliere federale sarà rabbrividito al pensiero che Treviso stava
>per essere estromesso da questa nuova, eccitante, avventura.
>------------------------------------------------------
>
>(e.g.) Con la finale di sabato va in archivio la possibilità di
>conquistare altri scudetti per i giocatori del Benetton. Un
>particolare record lo mantiene dunque Augusto Allori che ha giocato 4
>stagioni a Treviso vincendo altrettanti titoli, nel 2006 e nel 2007,
>quindi dopo una stagione in Scozia e ritornato per vincere nel 2009 e
>nel 2010. Un passo avanti lo hanno fatto poi Costanzo, Orlando, Enrico
>Pavanello, Picone e Williams i quali hanno raggiunto Checchinato, De
>Meneghi e Grespan a quota 6 scudetti.
> Nella speciale graduatoria resterà inattaccabile Massimiliano
>Perziano che ne ha vinti 8 col Benetton, quindi Denis e Manuel Dallan,
>Faliva, Gritti, Troncon, Visentin con 7; Checchinato, Costanzo, De
>Meneghi, Grespan, Orlando, Enrico Pavanello, Picone, Williams 6,
>Cristofoletto, Garozzo, Mazzariol, Moscardi, Ongaro, Pozzebon, Rigo,
>Sbaraglini 5. Primo scudetto con la maglia del Benetton, invece, per
>Benvenuti, Bortolussi, Cittadini, Fernandez Rouyet, Garcia,
>Ghiraldini, McLean, Rizzo, Vermaak e Zanni.
>------------------------------------------------
>------------------------------------------------
>
>Edizione di Rovigo
>
>COPPA ITALIA Oltre 500 atlete e 32 squadre invadono la città per un
>giorno. Le Rose Rovigo tredicesime.
>
>Casale e Noceto incoronate regine
>
>E’ la squadra del Casale per la categoria seniores e la squadra del
>Noceto per la categoria under 16 ad aggiudicarsi la Coppa Italia di
>rugby a 7 femminile. I trofei sono stati vinti al termine della Finale
>disputata ieri allo stadio “Mario Battaglinf” di Rovigo. Tredicesimo
>posto per la squadra di casa delle Rose Rovigo Rugby allenate da
>mister Antonio Romeo che hanno inaugurato la manifestazione con la
>gara contro il Monza 5-0. Hanno poi perso contro Torino 3-5 e vinto
>contro Venjulia 4-2.
>
> NUMERI
> Cinquecentocinquanta ragazze coinvolte, ventitre squadre
>seniores, sette squadre under 16 e due under 14. Dodici arbitri, due
>direttori di gara. Oltre cinquanta ospiti tra autorità civili,
>militari e politiche locali, regionali e nazionali. Cento volontari
>coinvolti nella realizzazione della competizione. Tre campi dello
>stadio “Battaglini” utilizzati più l'impianto del “Ras Commenda”, tre
>zone-spogliatoio al campo Coni e alle palestre di Itis e Ipsia.
>Un'ampia zona della città – l'intero piazzale Di Vittorio – riservato
>per il parcheggio delle auto e dei pullman delle società partecipanti.
>Un terzo della via principale della città - Corso del Popolo, circa
>250 metri su 600 totali - allestito per il terzo tempo. Ottanta tavoli
>apparecchiati con tovaglie rosse e blu, quaranta mazzi di fiori,
>migliaia di campioncini di profumi e creme fatti trovare negli
>spogliatoi per le ragazze. Un centinaio di coccarde con tulle bianco,
>rosso e verde ad addobbare il Corso del Popolo.
>
> TERZO TEMPO
> Vero spettacolo di cui il Corso è stato teatro. Una festa
>proseguita fino a tarda sera che ha visto impegnato il tratto
>principale della via più importante del centro storico. Erano presenti
>numerose autorità dall’assessore comunale allo sport Giovanni
>Cattozzi, al presidente della Provincia Tiziana Virgili, la presidente
>del Panathlon Paola Nezzo, il presidente del Coni Bruno Piva. Il
>consigliere regionale Graziano Azzalin. Il vice-presidente della
>Federazione Italiana Rugby, Zeno Zanandrea, la responsabile del
>settore femminile e manager della Nazionale Maria Cristina Tonna,
>l’allenatore della Nazionale Italiana di Rugby Femminile Andrea di
>Giandomenico. Il capitano della Femi Cz Rugby Rovigo, Tommaso Reato,
>la leggenda rossoblù Angelo Visentin, il delegato Fir Roberto Aggio.
>Agli oltre settecento presenti sono stati consegnati dei cestini con
>due primi, un secondo, torta, frutta, acqua e succo. Sulle tavole,
>ovviamente rossoblù, bottiglie di vino celebrative con il logo
>federale e delle Rose Rovigo Rugby con impressa la data della finale.
>Al termine della cena tutte le squadre hanno intonato ritornelli e
>canti come nella migliori tradizioni del terzo tempo e dello spirito
>del rugby.
>
> MISS COPPA ITALIA
> Il premio Mirko Petternella, dedicato al giornalista
>scomparso, è stato assegnato a Beatrice Rigoni, atleta dell’under 16
>del Valsugana. E’stata premiata in nome del concetto di bellezza che
>“per Mirko non era solamente un canone estetico, ma simpatia,
>intelligenza, sensibilità, grazia. E se la grazia, in letteratura, è
>la cifra autentica della poesia, nello sport, anche il più duro, è il
>modo più femminile per andare in meta” come spiegato dalla motivazione
>trascritta dalla moglie Marina. Ha votato una giuria di giornalisti
>con Massimiliano Ravalle, giocatore della Rugby Rovigo e Nazionale A e
>la signora Marina Petternella.
>
> FAIR PLAY
> Il premio Fair Play alla correttezza e lealtà sportiva è stato
>consegnato dal Panathlon di Rovigo, nella persona della sua presidente
>Paola Nezzo su giudizio degli arbitri, è stato vinto da Calvisano
>Seniores e Noceto per l’under 16.
> Alice Sponton
>---------------------------------------------------------
>---------------------------------------------------------
>
>Edizione di Padova
>
>Roccia Rubano, è storia: serie A.
>
>MARCATORI: pt 8’ e 36' cp Ragazzi, 39’ cp Fa. Pennese; st 2’ e 14' cp
>Fa. Pennese, 20’ e 25' cp Ragazzi, 27’ meta M. Ciotti tr Fa. Pennese.
> SEGNI: Ma. Gagliarducci, Ciarla (st 5’ St. Della Vecchia), Ma.
>Della Vecchia, Giacomi, Fra. Perugini, Fa. Pennese, An. Baroni, Centi,
>Ad. Colaiacomo (st 8’ Cavallucci), Roscioli (st 5’ Fagnani), Fu.
>Pennese, Sessa (st 22’ Ma. Ciotti), Fa. Gagliarducci (st 10’ Em.
>Ciotti), Sposi, Ti. Perugini (10’ st Ma. Baroni). All. Vari.
> RUBANO: Ragazzi, Arzilli (pt 30’ Pieretti), Gaffo, Ercolino (st
>20’ Bertagnin), Borsetto, Politeo, Sandonà, Negriolli (st 32’
>Ricardi), Cucchio, Baraldo, Rocchio, D’Ottavio, Cusumano (st 15’
>Pescante), Marchetto, Celon (st 1’ Varroto). All. Artuso, De Marco e
>Prosdocimi.
> Arbitro: Castagnoli.
> Note: espulso st 4’ An. Baroni; pt 3-6; punti 4-1. Classifica:
>Rubano 5, Segni 4.
>
> (al.pas.) Straordinaria impresa del Roccia Rubano che conquista
>in terra romana la prima storica promozione in serie A. Indolore la
>sconfitta con il Segni, che sorretto da mille tifosi, ha provato in
>tutti i modi a scardinare la difesa padovana. La sfida è stata molto
>difficile, soprattutto il finale con i romani che sono arrivati più
>volte vicini a segnare la meta decisiva per la loro promozione. Invece
>al fischio finale è scattata la grande festa del Roccia Rubano che
>chiude alla grande una stagione esaltante: un numero su tutti
>testimonia la forza dei padovani, la serie di sedici vittorie
>consecutive fino alla dolce sconfitta di Segni.
> La prima frazione di gioco è stata ad appannaggio dei
>"cinghiali" veneti che però non hanno saputo concretizzare al meglio
>le occasioni create. La ripresa ha visto il Segni molto determinato,
>che però non ha potuto nulla contro la mischia padovana. Nonostante un
>uomo in meno, i laziali nei minuti finali per due volte hanno sfiorato
>la segnatura della meta, che se trasformata, avrebbe promosso i
>padroni di casa. La difesa del Roccia si è dimostrata degna del
>proprio nome e ha mantenuto congelato il punteggio fino all’esplosione
>di gioia finale.
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> LA NOTIZIA (e la partita) DEL CUORE
>
>CALCIO VIOLENTO Finale incandescente ieri a Spresiano della
>partita-spareggio Lovis-Suseganese (TERZA CATEGORIA!!!)
>
>(Illegibile il nome dell'autore dell'articolo).
>
>Testata all’arbitro, dramma in campo
>
>Stefano Zoia, di Casale, colpito da un attaccante degli ospiti: resta
>a terra 20 minuti, trasportato all’ospedale
>
>Una testata al petto, a partita conclusa, all’arbitro che cade a
>terra, non si rialza e viene ricoverato all’ospedale Cà Foncello di
>Treviso. Si è conclusa nel peggiore dei modi la partita dei play off
>del campionato di Terza categoria fra Lovispresiano e Suseganese
>andata in scena ieri pomeriggio al comunale di Spresiano e che ha
>promosso la squadra di casa. Ma questo, visto quanto accaduto, conta
>poco ed ha rovinato anche la festa con intervento della pattuglia dei
>Carabinieri e dell’ambulanza. Ad essere colpito è l’arbitro Stefano
>Zoia di Casale, fischietto della sezione di Treviso, designato per la
>sua esperienza (ha diretto in Eccellenza e Promozione) e per un anno
>al "ruolo scambi" dirigendo gare di Eccellenza in giro per l’Italia,
>elemento esemplare, serio, educato, impegnato in sezione come
>segretario e premiato qualche anno fa anche da "Il Gazzettino" quale
>miglior fischietto della sezione per campionati di Eccellenza e
>Promozione.
> La partita si conclude sull’1-1 dopo 6’ di recupero ma al
>triplice fischio di Zoia si avvicina il giocatore della Suseganese,
>l’attaccante Lorenzo Cenedese, 23 anni da compiere, borbotta qualcosa
>al direttore di gara che estrae il cartellino rosso. La reazione del
>giocatore è immediata con una forte testata al petto manda ko
>l’arbitro che non dà segnali di ripresa. Viene immediatamente
>soccorso, anche dal suo presidente di sezione, Leopoldo Sorrentino,
>presente alla partita. L’arbitro non si rialza, interviene l’ambulanza
>e i Carabinieri di Spresiano che identificano il giocatore reo del
>gesto antisportivo. Al pronto soccorso Stefano Zoia viene sottoposto a
>controlli.
> Per il giocatore ora ci sarà la giustizia sportiva a fare il suo
>percorso (5 anni di squalifica alle porte) ma anche quella ordinaria.
>Una partita di calcio, che tale doveva rimanere, terminata in dramma,
>anche per lo stesso giocatore scoppiato in lacrime quando si è reso
>conto di cosa era accaduto. Fatti che non dovrebbero accadere come si
>augurano tutte le componenti del mondo del calcio e che invece
>continuano a ripetersi.
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