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[RUGBYLIST] suggerimenti
Antonio Mangano
antoniomangano1962 a libero.it
Sab 27 Mar 2010 18:15:40 CET
ed aggiungo. Mi è arrivata voce che delle squadre che potenzialmente potrebbero fare i play off in C dei comitati laziale e campano ben poche, ad eccezione del Benevento, sono in regola con l'obbligatorietà 14. A parte le considerazioni su tutto ciò, bisogna interrogarsi su quali ritmi hanno, per necessità, giocato quelle che l'obbligatorietà l'hanno assolta. Ora la colpa di tutto ciò è della FIR o delle società che invece di consorziarsi e fare il bene dei ragazzi e del movimento, preferiscono coltivare il proprio orticello? Che ovviamente orticello non è, ma un vaso di fiori rinsecchiti dietro la finestra di un ballatoio.
----- Original Message -----
From: Gaetano Palmiotto @ fastweb
To: rugbylist a rugbylist.it
Sent: Saturday, March 27, 2010 10:15 AM
Subject: R: [RUGBYLIST] suggerimenti
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Mi permetto di aggiungere un elemento di riflessione.
Il problema del rugby Italiano è ancora più profondo e parte dal minirugby, la vera base della piramide.
Nel minirugby le Società dovrebbero mettere le migliori risorse, almeno in una posizione di supervisione, per insegnare i fondamentali ai ragazzini.
Ciò che invece accade è che gran parte dei Club mettono volenterosi volontari, tanto generosi quanto impreparati, che spesso e volentieri impostano le squadre per andare a vincere con lo schema "palla al più grosso a sfondare". Purtroppo lo rilevo ad ogni torneo, poche sono le squadre di minirugby che pensano a giocare; già a 9, 10 anni sono ossessionati dalla vittoria della coppetta (gli adulti, non di certo i bambini); l'analisi è semplice quanto spietata: basti andare a vedere quali società dominano i tornei di minirugby salvo poi sciogliersi come acqua al sole appena si sale di categoria dove emerge chi ai bambini ha INSEGNATO A GIOCARE A RUGBY e non il rugby di 20/30 anni fa fatto di potenza e poco più.
La FIR, almeno in Lombardia, ha fatto alcuni sforzi in questo senso ma purtroppo per molte Società il minirugby è visto solo come una seccatura e viene rifilato a chi non ha nulla di meglio da fare. Col risultato finale di rovinare anche i talenti che transitano da quelle parti.
Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di athos.fba
Inviato: venerdì 26 marzo 2010 21.49
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] suggerimenti
Le selezioni provinciali, con relativo torneo delle province (allargate a volte) è stato un percorso iniziato qui in Veneto già quattro o cinque anni fa, forse sei, poi si è andati sulle "aree", divisa la macro regione appunto in quattro aree accorpando province vicinorie.
Poi si son volute strutturare le Accademie dei club, non necessariamente di T10 ma non tutti i grandi club si sono strutturati in accademia, finanziate in parte dalla Fir con contributi che non coprivano le spese dei parametri imposti sempre dalla Fir, poi dopo nemmeno valutare in un tempo accettabile se questo sistema potesse funzionare sul territorio eliminiamo l'esperienza e si mettono in piedi le accademie federali U18 con dei problemi organizzativi in alcune aree ancora oggi non risolti.
Bello dare pareri e discuterne, ma un programma di sviluppo certo e valutabile in un tempo accettabile si può avere da parte della Federazione o andiamo continuamente a caso ???
Qua si cambia programma/progetto come cambiare mutande.
Restano i piccoli e grandi club a fare reclutamento, poi i migliori i grandi club li "aspirano" via dai piccoli senza dare in cambio nulla.
Controllo e programmazione ? Con che risorse ? Quanti tecnici a tempo pieno ha la Fir per fare le mille cose che le competono?
E se non li ha la Fir come possiamo pretendere li abbiano i club di qualsiasi dimensione ???
Anni fa sono stato nel sud della Francia e purtroppo la musica cambia, è anche questione di sistema scolastico e sportivo e sociale e culturale totalmente diverso.
Facciamo miracoli e i piccoli sono regolarmente bastonati, cornuti e mazziati come si dice dalle parti di A.Mangano....
Speriamo comunque nella Magners League...panacea di tutti i mali...specialmente quelli della base... :-))
Per ulteriori discussioni sul tema sempre a disposizione.
ciao
Fabio
----- Original Message -----
From: Antonio Mangano
To: rugbylist a rugbylist.it
Sent: Friday, March 26, 2010 7:11 PM
Subject: Re: [RUGBYLIST] suggerimenti
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Il tecnico territoriale della Sicilia Tito Cicciò fa questo. Allena nelle città di provenienza, con un certa cadenza, i giovani più promettenti. Quanto a far giocare i giovani virgulti, occorerebbe che diminuissero ulteriormente le quote di atleti non di formazione italiana. Anche perché il "virgulto" prima o poi deve diventare pianta. E lo può fare solo ed esclusivamente passando dal campo ma passando dal campo unico mentore della sua validità. Senza la concorrenza falsata degli stranieri mediocri. Cioè da senior l'unico motivo per il quale deve giocare è che sia un atleta valido, se è bravo gioca in Top ten, se no va a farsi le ossa in A e ritenta. Altrimenti lì resta o scende ancora di categoria. Alle società bisogna imporre, seconde me, altre cose non una percentuale di partite.
----- Original Message -----
From: giancarlotagini35 a tiscali.it
To: rugbylist a rugbylist.it
Sent: Friday, March 26, 2010 4:28 PM
Subject: [RUGBYLIST] suggerimenti
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Marco a proposito di allenatori fderali distaccsti da un suggerimento sensato nell'ipotizzare raduni quindicinali a carattere zonale dove allenatori federali di alto livello (io coinvolgerei anche qualche straniero e, perchè no arbitri) destinati a giovani delle società viciniori in numero non eccessivo. Mi pare buona almeno a tutta prima. Certo occorrerà , probabilmente l'input della FIR e si dovrà fare attenzione a rigurgiti di invidia .
Meno daccordo sono sul fatto che, così facendo "i giovani virgulti possono essere salvati dalla cupidigia dei grandi club". Bisognerebbe che i "grandi club" che "rubano" un giovane già formato, siano obbligati a metterli in prima squadra almeno il 50% delle partite che il club dovrà giocare (campionato, coppe ecc.) pena il rientro al club di partenza o il trasferimento ad altro "grande" che assuma lo stesso obbligo. Utopia? probabilmente è così.
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