[RUGBYLIST] Notizie del mercoledì

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Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco (TV)

EUROPA - La carica degli ottocento

TREVISO - Ventiquattro nazioni in gara, 800 atleti da tutto il
continente, cinque campi di gioco tra le province di Treviso e
Venezia: questi i numeri degli Europei Under 18 di rugby che
cominceranno sabato.
      Ieri la presentazione nella sede della Provincia, alla presenza
del presidente Leonardo Muraro, dell’assessore allo Sport Paolo
Speranzon, del responsabile organizzativo Tullio Rosolen e del
vicepresidente della Federugby Zeno Zanandrea. Immancabile la presenza
in sala del decano Sandor Peron.
      È la quarta volta che la rassegna continentale fa tappa nel
Veneto, a dimostrazione della capacità organizzativa della regione,
come ha spiegato Zanandrea: “Siamo la Provincia più rugbystica
d'Italia – ha aggiunto – e questo grazie alle tante società che
costellano il nostro territorio. I ragazzi sanno che si confronteranno
in un torneo importante per il loro futuro”. Per il 2010 è prevista
una nuova formula transitoria verso la riorganizzazione della
categoria da parte della Fira-Aer, che prevede in futuro di
concentrare le competizioni fra paesi emergenti, con un Sei Nazioni a
carattere under 18 per consolidare invece il confronto fra i movimenti
leader nel panorama continentale. Si giocherà dal 27 marzo in cinque
campi: San Donà, Casale, San Michele al Tagliamento, Conegliano e
Monigo, sede come di consueto dello spettacolo delle finali che
decidono il campione continentale.
      Favoriti i francesi, primi avversari dell’Italia di Brunello
domenica a Casale, con l’Irlanda outsider. La finalissima si giocherà
invece sabato 3 aprile prima del gigantesco “terzo tempo” finale da
800 invitati organizzato al Palaturismo di Jesolo. “Il nostro è un
territorio a vocazione rugbystica. Questi campionati saranno anche una
grande occasione di indotto turistico, in attesa della Coppa del Mondo
Under 20 che toccherà anche la Marca nel 2011”. Tutti i ragazzi
riceveranno la stessa medaglia indipendentemente dal risultato, ha
spiegato infine Rosolen.