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R: [RUGBYLIST] Le questioni aperte nella Magners (dal blog)
Oliver63
luca.oliva a katamail.com
Gio 11 Mar 2010 09:25:53 CET
> Dondi è inamovibile sul numero massimo di stranieri che ogni
> franchigia potrà ingaggiare (5) e di professionisti ingaggiabili (36).
> Con questa premessa, dato che la Magners non ha interruzioni (salvo
> che per la Heineken), chi andrà in campo con le franchigie quando i
> vari atleti di interesse nazionale saranno impegnati, per esempio, nel
> Sei Nazioni, o nei test novembrini?
I giocatori verranno presi dai club che hanno accordi specifici con le
franchigie:
il che vuol di che i club prenderanno degli indennizzi per l'utilizzo dei
propri giocatori
e vi sarà copertura assicurativa in caso di infortuni.
> Per porre riparo a questo, le altre federazioni celtiche alzeranno il
> nemero dei tesserati da 36 a 41/44 (ecco anche un perchè dei 3 mln di
> euro richiesti in più all’Italia). Noi no.
> Quindi, ogni franchigia impegnata nella Magners, giocherà come minimo
> 22 partite, senza contare le semifinali a gara unica e la finale. Poi
> ci sono almeno altre 6 gare di Heineken Cup. Infine,all’incirca altre
> 10 partite della Nazionale. Totale minimo di gare uguale a 38: il turn
> over è d’obbligo, ma ci vuole la possibilità di aumentare il materiale
> umano adatto ad effettuarlo.
Devi togliere le partite che si giocano in contemporanea al 6 nazioni:
lì o uno gioca con la nazionale o con la franchigia.
> Poi, quel che resta del movimento italiano, già oggi alla canna del
> gas per le “non scelte” e l’immobilismo dei vertici della federazione,
> che energia potrà trarre da questo avvenimento per cercare di ridare
> “linfa vitale” alle piazze storiche di tutto il rugby nostrano
> (Padova, Rovigo, L'Aquila, Catania, ecc.), In questo senso dovrà
> operare la FIR, se lascerà da parte quell’abulìa politica che l’ha
> portata a gettare alle ortiche dieci anni di Sei Nazioni,
> compiacendosi solo di sè stessa e scavando un profondo solco tra le
> aspettative ed i risultati reali. Come? Organizzando i campionati
> italiani in modo che i vivai riescano a sfornare quei campioni, che al
> nostro lontano orizzonte ancora non compaiono, per andare a rimpolpare
> franchigie e nazionale.
> E qui comincia il difficile, dato che se la FIR continuerà a gestire
> (?) il rugby italiano come ha fatto fin’ora, saranno soltanto altri
> anni perduti ed ulteriori figuracce e fallimenti.
I campioni nascono dalla selezione: più ampia è la selezione e migliore
è la qualità della selezione (leggi: prime scelte e non “scarti” di altri
sport)
e più facile è selezionare campioni. Naturalmente ci vuole un meccanismo di
filtro per l’altro livello capillare ed efficace (talent scout, accademie)
> Ciao.
> Franco (TV)
Ciao.
Luca
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Inviato: mercoledì 10 marzo 2010 22.03
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] Le questioni aperte nella Magners (dal blog)
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