[RUGBYLIST] Rugby XIII

[giancarlotagini35 a tiscali.it]

Matteo Visonà  (io.porcorosso a yahoo.it ) ha scritto
“ GLADIATORS ROMA vs I MAGNIFICI FIRENZE
 Domenica alle ore 18:30 presso i campi dell'unione Capitolina a Roma, via Flaminia 867 si disputerà il secondo Round del girone Centro-Sud del campionato italiano di Rugby League……….. Per la squadra romana abbiamo raccolto qualche parola da Pierluigi Gentile, coach/giocatore dei Gladiators e già nazionale italiano nella scorsa Euro Cup…………… Rugby League, solo una passione o una opportunità?
"Per il momento è solo una passione che speriamo possa diventare una opportunità, la differenza sta nel provarci e non arrendersi.."……………
Io faccio voti sinceramente che la speranza di Gentile che da passione diventi opportunità si avveri, purché non intenda sperare, con ciò, che il XIII entri a far parte delle Federazioni rette dal CONI o, magari in una costola della FIR. In quel caso,  temo sarebbe una pura illusione, ripetendosi  un percorso che è stato fatto all’inizio degli anni ‘50 e si è ripetuto dieci anni dopo, due momenti che ho vissuto; il primo, di riflesso per averlo sentito raccontare  ed in prima persona, per averlo vissuto  il secondo. In entrambe i casi la ragione del dissenso ha sempre preso le mosse dalla FIR (pertanto c’è un “peccato originale”, ma qui non c’entrano i serpenti e le mele). Nel primo caso, la FIR dispensò contributi ad alcuni negandoli ai vincitori dello scudetto, cioè la Ginnastica Torino, che se ne andò a giocare a XIII in Francia per qualche anno.
La volta successiva la posso raccontare per averla vissuta in prima persona.  1957 L’allora CUS Torino vincitore del campionato di serie B, partecipa al campionato di serie A (la prima partita la pareggiamo a Padova con le Fiamme Oro campioni d’Italia). Alla fine e contro tutti i pronostici , arriviamo in finale per il titolo, poi vinto dal  Parma l’ultima partita. A fine campionato il Presidente FIR di allora (Mauro Lais) viene a Torino preannunciando un premio. Ci si aspettava un contributo, quanto meno per parziale ricompensa di chi tra i nostri dirigenti si era tassato, e questo era stato lasciato intendere. Quando Lais arrivò ci tenne a sottolineare che di soldi non se ne parlava e che, il premio in questione, era costituito dalla medaglietta d’argento (dimensioni tipo Euro). Poiché la cosa non venne presa bene, Lais  passò rapidamente agli insulti (la parola “coglioni” deve essere agli atti della FIR ed ecco dove deve averla letta Dondi ultimamente) ma la cosa non finì bene nemmeno per Lais  che si trovò un tavolino per cappello e la necessità di prendere precipitosamente il treno per Roma.
 A farla breve,a “vecchi” che erano rientrati nel CUS Torino XV dall’esperienza del XIII, presero alcuni di noi, compreso il sottoscritto  che del Rugby XIII avevamo sentito parlare ma che non lo conoscevano, e ci portarono a vedere una partita in Francia. Personalmente fui folgorato!specialmente io che giocavo all’ala e che “vedevo” pochi palloni (se non per “andarmeli a cercare” oppure tirare la touche che allora era uno dei compiti dell’ala) vedere  correre la palla avanti ed indietro per il campo………Così decidemmo la scissione. Nel frattempo in Italia (Torino-Treviso-Paese-Padova-Vicenza-Firenze-Bologna-Milano-Alessandria-Asti-Belluno-Venezia-e qualche altra Società che non ricordo)nascevano Società di Rugby XIII. Venne formata anche una Federazione FIRA con a capo un On di Padova (?) Saggin. Vennero organizzati alcuni incontri internazionali: due con l’Australia, il primo di sabato a Padova ed il secondo a Treviso il giorno successivo. Poi in Francia a Marsiglia con gli “Amateurs” dove abbiamo vinto ed un secondo, perduto a Castres contro la “vera” Francia XIII. Io ero in campo sia a Padova che a Marsiglia mentre non c’ero a Treviso dove vennero schierate due “seconde” noi e loro(seconda per loro si fa per dire) ed a Castres per infortunio  . Venne fatto un tentativo di essere accolti nel CONI ma per l’ostracismo della FIR che ci tacciò da “professionisti” (!) squalificandoci tutti, non se ne fece nulla e dopo un anno l’esperimento si chiuse come andò spegnendosi un abbozzo di campionato. Con altri, poi, rientrammo al XV. Io per poco perché di lì ad un anno sono andato a giocare in Francia. Ma questa è un’altra storia.
Io auguro a Gentile ed a tutti i ragazzi che giocano a XIII miglior fortuna di quanto non abbiamo avuto noi e che il loro esperimento possa affermarsi. 
Giancarlo Tagini

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