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[RUGBYLIST] Proposta impossibile
Giorgio Betteto
giorgioxt a email.it
Mer 20 Gen 2010 22:37:45 CET
Ciao da Giorgio
athos.fba wrote:
>
> Può essere che tu abbia ragione, le "cazzate" elettroniche forse
> dovrebbero servire nella preparazione atletica, nella capacità di
> prevenire e recuperare infortuni, forse anche a studiare piani di
> gioco e sviluppare contromisure e analizzare i vari modi di
> interpretare le partite da parte di avversari e anche i vari modi di
> "leggere" le partite da parte degli arbitri.
>
> Sono daccordo con l'abolizione degli interventi eccessivamente
> tecnologici durante le partite, tranne il Tmo..anche se in corso
> d'opera servono a poco, il rugby resta uno sport per "intelligenti"
> come tu affermi, con le sue infinite variabili e durante le partite (
> di qualsiasi livello) conta di più la capacità interpretativa delle
> situazioni vissute in campo piuttosto che dai telecomandi dalle
> tribune....che poi i robot scelti per il fisico ne necessitino o ne
> necessiteranno temo sia un problema "molto" domestico difficilmente
> risolvibile finché i nostri vertici tecnici vorranno ostinatamente
> percorrere questi sentieri... chi ha orecchie per intendere...
>
> ciao
> fabio
Non darei troppa importanza a queste cose nel nostro sport (in NFL è
diverso, ma lì il tempo *effettivo* di gioco è di *11 minuti* in tutta
la partita)
sono strumenti che servono soprattutto *dopo* a capire come sono andate
le cose.
La scorsa stagione ero a fianco degli analisti del Leinster quando venne
ad allenarsi a padova in pre-stagione ed a giocare con il Petrarca - a
parte che
potevano permettersi 2 o 3 persone (in stagione) solo per le riprese ed
analisi video, nonostante tutta questa tecnologia, a metà tempo, con il
punteggio di 5 a 5 furono gli urlacci di Michael Cheika a ristabilire le
loro priorità di gioco... come 10, 20 o 40 anni fa.
Piuttosto, io seguo le giovanili, e vedo troppo spesso un gioco
veramente troppo impostato e schematico , ci sono squadre (parlo di u.20
e 18) che non solo usano
sempre le stesse poche giocate, ma dove si capisce chiaramente che i
ragazzi non sono assolutamente preparati *nè autorizzati* ad
improvvisare ed a cambiare il gioco secondo le evidenze, e cosa che mi
preoccupa ancor di più, le nazionali giovanili delle stagioni scorsa
erano esattamente così (salvo forse la U.17 allenata da Fabio Coppo).
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