[RUGBYLIST] I sogni di Dondi

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In vista del prossimo VI Nazioni, in programma dal prossimo 6
febbraio, i sismografi hanno registrato attività cerebrale nel
cervello di Dondi. Una cosa piccolina, d'entità indefinibile, che non
ha causato danni a persone o cose. Anzi, è stata quasi ignorata dai
più. Ma un qualcosa è avvenuto: una macchina che si riteneva esaurita,
spenta e decaduta, ha ridato un segno di vita; purtroppo!
Le agenzie di stampa hanno riportato l'accorato commento di Giancarlo,
avvicinandolo (il commento)) ad una poesia lirica che, insitamente, è
prospera di significativi messaggi buttati la, tanto per riempire le
pagine di qualsiasi cazzata atta a far ritenere il rugby uno sport
prettamente italiano.
Il buon Dondi, forse vittima anche di qualche bicchiere di Lambrusco
di troppo, ha deciso che, dopo la "Magners" tutte le squadre si
iscriveranno anche alla "Bevers"). Si, mangiare e bere: la stessa
attività primaria della FIR.
Ecco, tradotti nel vulgo italiano, i sogni di Dondi:

Terra irlandese, landa tribolata
sol dall'ovale unita, verde leggenda
d'antichi miti popolata.
Che i nostri Santi siano sponde,
argini eretti, dighe indivelte
al tuo spirito, che il Dio guerrier t'infonde.

Castelli e lacustri misteri, Scozia, il tuo blasone
fan profumato di antiche storie, ove
l'ovale s'infila, ed il nemico, prone,
s'arrende da ogni dove.
I nostri eroi siano ancora immolati,
le sacre aree non sian violate
così da non essere ancor mortificati.

Galles testardo, di rugby profondo
come le sue cave forge di talenti,
plasmano il gioco più bello del mondo.
Guerrieri italici d'antica stirpe nati
alzino il mento senza paura
e per la vittoria d'alloro siano ornati.

Perfida Albione, leoni britanni,
la rosa sul petto, nel cuore la forza
di trame ancorate alla terra e perenni.
Garretti potenti e braccia taurine,
sentori sudati di lotta ogni dove,
ci arridano inequivoche e limpide alfine.

Amici di Francia, Galletti operosi,
veloci saette, scattanti e spietati felini,
vostro è il furore nell'esser fantasiosi.
Fermare l'impeto dei vostri strali,
ghermirvi l'ovale che tanto vi preme,
per una vittoria, finalmente da annali.

Beh, forse non erano sogni proprio di Dondi...
Erano i miei. Che incubo! Potevo incrociare veramente Dondi, anche nei sogni.
'Notte.
Franco (TV)