[RUGBYLIST] Benetton - Munster

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Oggi si è vista, ancora una volta, qual'è la differenza tra
mediocrità e l'eccellenza: mentalità, determinazione, concentrazione,
tradizione.
L'invasione della "Red Army" di Limerick a Treviso è stata
goliardicamente simpatica e ed altrettanto simpaticamente piena di
ebbrezza. D'altro canto,anche qui da noi non ci si tira indietro per
bere una buona birra...
E birra ce n'era a fiumi, oggi, soprautto in campo, e solo da parte di
un Munster tanto essenziale quanto cinico.
Due le mete prese dai trevigiani nei primi 7 minuti,  sempre, se non
erro, per un buco difensivo tra il primo ed il secondo centro, che
mentre gli avversari scappavano facevano a pari e dispari su chi
doveva placcarli.
D'altronde, non si può fare molto quando regali all'avversario almeno
un paio dei tuoi giocatori: infatti, Sgarbi e McLean hanno fatto di
tutto per complicare la vita ad un Benetton apparso stanco o, forse,
addirira svogliato. Calci buttati qua e la senza un senso logico, che
esponevano Treviso a feroci contrattacchi e ad altrettanti affannosi
ed, a volte, inutili recuperi. Anche oggi un Goosen ben lontano dal
suo abituale standard.
Ma non è giusto prendersela solo con i singoli: tutta la squadra ha
confermato quanto di brutto visto contro il Prato ed il Petrarca,
dandomi ragione, purtroppo, sul fatto che, come dicevo qualche giorno
fa, una settimana per recuperare testa e muscoli dopo la dèbacle di
Padova, non sarebbe stata assolutamente sufficiente.
Una squadra, quella di Treviso, incapace non dico d'imporsi, ma almeno
di limitare i danni attraverso una condotta di gara meno sprovveduta e
che non è riuscita quasi mai ad imbrigliare l'avversario con l'arma
migliore che possiede: la mischia.
La velocità dei trequarti irlandesi è impressionante; velocità che ha
il suo contraltare nella pochezza di quelli trevigiani che, al
confronto, sembravano dei bradipi zoppi.
L'arbitro, considerato uno dei migliori fischietti in circolazione,
come qualità di direzione dell'incontro è parso più vicino al Benetton
che al Munster.
La meta d'intercetto  Zanni è stata un lampo nel grigiore di tutto il
resto dell'incontro di Treviso.
Non riescono a metterci l'anima, il cuore e gli attributi. Si lasciano
aggredire e colpire senza un moto evidente di ribellione e di
orgoglio.
De Jaeger? Un fantasma. Botes, schierato all'apertura dopo un
infortunio di Goosen, ha cercato di metterci una pezza, ma per quanto
in crescita (finalmente schierato nel suo ruolo naturale), non
dimostra di avere nè la classe nè ilm carisma del leader.
Il Munster, comunque, si è dimostrato abbastanza falloso: anche il
Benetton. Però l'arbitro è sembrato vedere molti più falli nostrani.
Che dire?
Solo augurarsi che siano veritiere le voci che danno il Benetton sulle
tracce di 4/5 elementi di sicura qualità dei tre quarti (apertura e
mediano di mischia compresi, mi auguro). Anche perchè sia Picone sia
Semenzato non riescono a brillare.
La difficoltà maggiore sarà quella di trovare un sostituto di Goosen,
sul campo, non tanto come giocatore quanto come leader carismatico,
guida autorevole della squadra sia nello spogliatoio che in campo.
Che tristezza perdere in questa maniera, senza combattere e senza reagire.
E per fortuna che la preparazione del Benetton era finalizzata ad
arrivare al massimo della condizione proprio in questa fase.
La prossima settimana, a Perpignan, prepariamoci al peggio anche
perchè i francesi avranno il dente avvelenato per aver perduto in casa
del Benetton.
Ciao.
Franco (TV)