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Reply: RI: [RUGBYLIST] Estrosi
Luca Tullii
lucatullii a aruba.it
Lun 15 Feb 2010 20:48:47 CET
La scelta di giocare a ritmi bassi ed a punteggio basso, richiede una assoluta capacità di gestione degli episodi, capitalizzando e trasformando in punti tutto quanto sia possibile. Questo in qualsiasi sport di squadra. Maggiore è la tua sterilità offensiva, minore possibilità hai di commettere errori che condizionano il punteggio anche di poco. E non solo sul piano tecnico. Ci sono errori sul piano tattico che sono più rilevanti, perchè possono condizionare, in positivo o negativo, i momenti più importanto di un match.
Ricordo che l'Italia era sopra di 3 punti, al 39esimo del primo tempo. Il nostro Tebaldi, gestisce quasi a metà campo un pallone alla base di ruck. A questo punto la capacità di lettura è assolutamente rilevante, nella scelta di prediligere il territorio o il possesso di palla.
Il nostro Tebaldi, tra l'altro un gran combattente, buon giocatore, automaticamente sceglie il calcio sul box laterale.
Come si puo' scegliere di perdere il possesso di palla, a metà campo, in avanzamento, a meno di un mnuto dalla fine del tempo?
La scelta tattica tutta la vita è quella di rallentare il gioco, scegliendo il possesso di palla, fino a che non scada il tempo. Così da andare al riposo in vantaggio, contro un'Inghilterra timorosa di rischiare, che, iniziando il secondo tempo sotto nel punteggio avrebbe, a mio avviso, subito la combattività dei nostri incitati dal gran pubblico del Flaminio.
Alla fine quei 3 punti sono stati molto importanti per tutto il 2° tempo, senza dei quali, forse, l'Inghilterra sarebbe andata maggiormente sotto come disciplina, noi avremmo preso qualche punizione in più, visto che, stavolta, l'arbitro fischiava contro i bianchi, a differenza di altre volte.
Invece, calcio sul box ritornato, ed in pochi secondi punizione per i bianchi che pareggiano al 40esimo. Mancanza di esperienza? Di lucidità sotto pressione?
Ricordo negli anni del 6N molte partite in cui i nostri ultimi minuti del primo tempo sono stati caratterizzati da queste ingenuità.
A mio avviso, almeno lo spero, questo dipende dal fatto che non siamo abituati a vincere e quindi a gestire tali situazioni in maniera cinica. Giocare qualche test match contro nazionali di seconda fascia puo' aiutare a costruire una mentalità vincente?
Credo che scelta FIR non vada in quella direzione perchè a livello d'immagine è molto più suggestivo e meglio perdere con gli All Blacks, senza mai rischiare di vincere, piuttosto che giocare tipo contro Romania o Fiji o Tonga o Canada, con le quali vincere male o perdere può avere conseguenze negative sul piano dell'interesse del movimento e del marketing del rugby italiano.
Mallet a mio avviso ci ha dato quanto ci serve: un'idea di gioco, un'identità, nell'obiettivo di vincere le partite, con i giocatori che abbiamo.
Quando riusciremo ad essere cinici, anche sotto pressione, avremo sullo score quei 6-9 punti in più, e cominceremo a poter vincere le partite contro chiunque, a prescindere se il nostro gioco è bello oppure no.
Che è l'obiettivo di ogni competizione agonistica a questo livello.......
Ciao
Luca
----- Original Message -----
From: Luigi Bocchino
To: rugbylist a rugbylist.it
Sent: Monday, February 15, 2010 5:19 PM
Subject: Re: Re: Reply: RI: [RUGBYLIST] Estrosi
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Concordo, credo anche io che gli Azzurri stiano cercando il loro rugby.
In parte lo hanno già trovato: mischia, maul, difesa ordinata e rognosa, ritmo artificiosamente tenuto basso.
Da un certo punto di vista, condivido anche questa scelta: credo che sia intelligente adattare il proprio gioco al tipo di giocatori di cui si dispone.
Resta il fatto che ieri il ping pong allo stadio stava facendo sbadigliare tutti.
Per concludere, non credo che siamo mai andati vicino alla vittoria. Al di là del distacco risicato, l'Inghilterra non è mai andata in affanno.
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Da: Maci <maci a maidiremeta.it>
A: rugbylist a rugbylist.it
Inviato: Lun 15 febbraio 2010, 17:04:45
Oggetto: Re: Re: Reply: RI: [RUGBYLIST] Estrosi
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Ad ognuno il suo punto di vista, com'e' giusto che sia. Fra i facili entusiasmi e i pessimisti cronici non si sa mai cosa pensare delle prestazioni degli azzurri.
Se vincono potevano fare meglio, se perdono di poco in dieci anni di sei nazioni potevamo fare meglio, se perdono di molto inguardabili, giornata storta ecc.
Altrimenti se vincono sono fortissimi, se perdono di poco hanno tenuto testa, se perdono di molto e' colpa dell'arbitro, delle scelte dell'allenatore o della giornata storta di qualche giocatore.
Personalmente sono per la moderazione specialmente in questi casi!
Gli Azzurri hanno giocato una buona partita, hanno sbagliato qualche placcaggio e si sono scoperti di piu' in attacco. Stanno cercando il "loro" Rugby e non mi e' sembrato particolarmente brutto o noioso, sicuramente non al livello dell'Inghilterra dei mondiali 2003 per esempio (gioco noiosissimo ma funzionale visti i risultati).
Non mi sono piaciuti nella prima partita e mi sono piaciuti di piu' nella seconda.
Quindi niente estrosita' ne schifezze... scusate.
Ciao, Maci
Il giorno 15 febbraio 2010 16.38, <rugbylist-request a rugbylist.it> ha scritto:
Date: Mon, 15 Feb 2010 07:15:17 -0800 (PST)
From: Luigi Bocchino <giggibocchino a yahoo.it>
Subject: Re: Reply: RI: [RUGBYLIST] Estrosi
To: rugbylist a rugbylist.it
Message-ID: <557150.5071.qm a web23306.mail.ird.yahoo.com>
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Non mi sembra che possiamo definirci estrosi. Anzi, direi che siamo la negazione dell'estrosità.
Giochiamo un rugby bruttissimo, di una noia mortale, non ci esponiamo mai; della tattica "kick and chase", noi facciamo solo kick.
Pensiamo solo a difenderci, chiudere gli spazi e placcare. Lo facciamo bene, bisogna riconoscere, ma qui finisce.
Un catenaccio applicato al rugby.
Talvolta riusciamo così ad irretire delle squadre molto più forti che finiscono inevitabilmente per giocare male anche loro.
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