[RUGBYLIST] Poema epico (?)

[allrugby]

Qualche endecasillabo, così, tanto per scrivere.

In un tristissimo giorno d'aprile
del secolo scorso, tanti anni fa,
frutto d'un parto a dir poco febbrile
nasceva Dondi Giancarlo, voilà.

Pesava sei chili, mal distribuiti,
quasi tutti che gravavn sul tronco,
sol due etti - disgrazia - son finiti
al cervello, leggero come giunco.

Cresce il pargolo con qualche problema
non connette, si confonde, balbetta,
a scuola avanza con fatica estrema
meglio l'erba, sulla quale sgambetta.

Anche l'austero medico di base
scrive la sua ricetta, preoccupato,
"bisogna superar codesta fase"
così poi sarà tutto dissipato.

Cosa farà quel bambino si strano,
nella giungla che sarà la sua vita,
evitargli un futuro malsano
e la salute sia ben costruita.

Un luminare traccia la giusta via
"con quel cervello, il geometra faccia,
ed uno sport sano che calcio non sia"
magari il rugby, che a lui si confaccia.

Ma la palla ovale denari non dà
ci vuole un'idea, qualcosa di nuovo,
in FIR la poltrona ti aspetta, si sa
"ed io per scommessa almeno ci provo".

E' lì che pasteggia dal novantasei,
già quattro i mandati che avuti egli ha,
per essere in Celtic son sol piagnistei,
ma chi se ne frega, or c'è il baccalà.

"Siam forti e bravi, siamo al Sei Nazioni,
da qui a cinque anni vinciamo il torneo",
ma per colpa sua ancora i coglioni
che tutti gli altri ci fan marameo.

Il seggio divino ha lo stesso sedere
che da tre lustri da li non si schioda,
che mai vorrebbe ancor far vedere
che non sia ancora medesima broda?

E or lasci il paasso, tetro messere
a chi di rugby capisce qualcosa,
gustando anche voi lo stesso clistere
subìto dal rugby in maniera odiosa.

Beh, notte.
Franco (TV)