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[RUGBYLIST] Ultimissime considerazioni

allrugby allrugby a gmail.com
Sab 6 Feb 2010 14:28:17 CET


A pochi minuti dall’inizio del VI Nazioni, voglio cercare di fare una
disamina un po’ approfondita dei protagonisti, volta al
probabile/possibile esito finale, senza la pretesa di pontificare, ma
solamente con l’ausilio della mia – seppur poca – esperienza.  Espongo
il tutto in ordine alla mia ipotetica classifica finale.

1 – FRANCIA

A mio avviso, come già detto più volte, se la tenuta mentale dei suoi
giocatori non le farà giocare la classica “partita no”, la Francia è
la squadra più attrezzata per vincere il torneo. Nonostante l’assenza
di qualche pedina di prim’ordine (tra tutti Traille), il talento non
manca. I test dello scorso novembre hanno evidenziato una squadra in
crescita, con una mischia possente ed una terza linea stellare.
Potrebbe essere l’occasione per lanciare definitivamente l’emblematico
Bastareaud.

2 – IRLANDA

I suoi “vecchietti” O’Driscoll e D’Arcy sono ancora i trascinatori di
questa squadra che, unica al mondo, nel 2009 non ha mai perduto un
incontro. Unitamente alla velocità esplosiva della linea arretrata,
l’occhio si sofferma sulla seconda linea, veramente di livello
assoluto, con O’Connell che ne è la sua più profonda espressione. Già
sabato 13 febbraio, quando giocherà fuori casa con la Francia, si
potranno intuire le pieghe che potrà prendere il torneo. Dietro una
logica tutta personale, potrà arrivare, appunto, seconda.

3 – GALLES

Già oggi, a Twickenham, potremo vedere le reali intenzioni di questa
squadra tutta da scoprire: potrebbe essere un’esplosione di classe e
potenza, come una mezza delusione dal punto di vista del gioco.
Potenzialmente, potrebbero confezionarsi un Grande Slam, oppure
patire, soprattutto nel secondo turno contro la Scozia, anche se
giocheranno in casa. In caso di “balbettìo” della squadra, anche
l’Italia potrebbe non sfigurare contro di loro.
Il Galles è abbastanza equilibrato, non avendo picchi elevatissimi,
nel bene e nel male: se davanti le piattaforme per i 3/4 saranno
adeguate, può essere micidiale.

4 – INGHILTERRA

Più foschìe che schiarite si notano attorno a questa squadra che non
sembra attrezzata che per fare un VI Nazioni poco più che dignitoso.
Difficoltà nei ricambi e qualche infortunio lasciano ai margini della
ribalta la squadra inglese ,che dovrà lottare per vincere con Galles,
Scozia ed anche Italia. Proibitiva la gara con la Francia;
difficilissima, anche se la giocherà in casa, quella con l’Irlanda.
Wilkinson l’unica vera luce in questa squadra che non riesce a
risollevarsi da una mediocrità abbastanza stantìa.

5 – SCOZIA

Nel corso  dei test novembrini del 2009 ha battuto l’Australia, e
questo la dice tutta sulle potenzialità di una squadra che, quasi in
mancanza di ricambi rapidi e di qualità, quando la butta sull’orgoglio
– cioè sempre – è di una digeribilità paragonabile a quella del piombo
per lo stomaco di un essere umano.
Il gioco,  è al livello di quello nostrano, forse appena superiore se
si guarda una linea arretrata che però fa fatica ad essere lanciata da
una mischia che, nonostante gli ultimissimi miglioramenti potrebbe
avere qualche problema di avanzamento e Paterson , da solo, non basta
più a darle sicurezza.
Sono anche loro consapevoli che vincere con l’Italia sarà quasi
obbligatorio per non portarsi a casa il “famoso” cucchiaio di legno.

ITALIA

Sei vittorie ed un pareggio, in 10 anni, nel VI Nazioni, la dicono
lunga sulle potenzialità di una squadra che inserisce in rosa un vero
talento in abbinamento alla morte di ogni Pontefice: tanto per fare un
paragone, dal 2000 ad oggi l’Irlanda ha vinto 36 volte. Non ci sono
alternative, pochissimi ricambi di qualità, i risultati delle squadre
nazionali di categoria inferiore sono da allucinazione. Quando si
esauriranno, per fatica o per età,  i personaggi che oggi la
frequentano , torneremo a giocare con Romania e Portogallo. Nel
frattempo, c’è da verificare se la mischia, da oggi, sarà quella
concreta vista con gli All Blacks, oppure la tremolante seppia che ha
affrontato Samoa.
Eppure, a parte il solito “scontro tra poveri” con la Scozia, se
effettivamente l’Inghilterra non si ritrovasse appieno, potrebbe
essere l’anno del colpaccio: molti ci sperano, pochi ci credono, però…
Non abbiamo un calciatore di ruolo  e la gestione al piede è
quantomeno approssimativa, anche se ci si mettono in tre: McLean,
Gower e Tebaldi.
Dovremo masticare cuoio e  riuscire a ridurlo in poltiglia se non
vorremo uscire con le ossa rotte sia oggi contro l’Irlanda, sia in
tutto il prosieguo del torneo.
Arriveremo ultimi. Per scaramanzia.


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