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[RUGBYLIST] ... E' TUTTA COLPA DI DONDI ...
Ferrini Federico
ferfed50 a yahoo.it
Mer 3 Feb 2010 18:14:46 CET
... è tutta colpa di Dondi ... !!
lo sento, lo leggo ... quali che siano le persone, le latitudini, le longitudini, per non parlare dei forum, è sempre tutta colpa di Dondi (senza naturalmente dimenticare Ascione, il Richelieu della situazione !?).
Da alcuni anni tutti i sabati e le domeniche sono in giro per l'Italia rugbistica, almeno quella dove si gioca il campionato U.20 di eccellenza, il girone 1.
Da Roma a Treviso, passando per Parma, Viadana, Calvisano, ecc, da più parti sento sempre malcontenti profondi, lamentele, arrabbiature, un elenco cospicuo di cose che non vanno, che non funzionano ed è sempre tutta colpa di ... Dondi, di Ascione, della FIR.
... è tutta colpa di Dondi ... !!??
Consentitemi di dissentire, anche di "protestare energicamente" per quello che ritengo un vizio di fondo, un modo non utile, noioso ed alla fine poco intelligente, di definire i problemi.
... è tutta colpa di Dondi ... !!??
... e le società, i dirigenti, gli stessi tecnici societari, ecc.?
Che il nostro movimento debba crescere non lo scopriamo adesso.
Tale crescita è indissolubilmente legata alla crescita dei nostri ragazzi. Occorre fare il possibile perché questi ragazzi possano esprimere in modo compiuto le loro potenzialità.
Per questo occorre la crescita di tutte le componenti del movimento, a partire soprattutto dai Club: capacità organizzative, manageriali, gestionali.
Per quanto scontato possa apparire, in realtà si tratta di una "missione" estremamente difficile.
CAMPANILISMI, LOCALISMI, INCAPACITA' DI PENSARE ED AGIRE IN FUNZIONE DI OBBIETTIVI GENERALI (CHE PURE SOTTENDONO INTERESSI COMUNI) SONO LA REGOLA DIFFUSA, LA DINAMICA PREVALENTE CHE IMPREGNA DI SE EVENTI, COMPORTAMENTI ED IDEE, LA QUOTIDIANITA' DELLE NOSTRE SOCIETA'
Si potrebbero scrivere paginate intere: dinamiche come quelle che vedono il proprio orticello al di sopra di tutto (talvolta anche contro tutto e tutti), i nostri campionati densi di stranieri spesso mediocri, con i nostri giovani relegati in panchina quando va bene, e quant'altro ... .
Tutti meccanismi perversi, ma anche complessi, che non hanno consentito al "prodotto Rugby" di essere visto, comprato, di affermarsi come sport da vedere e da godere, col risultato di tribune semideserte e di un professionismo gonfiato, illusorio, non supportato da presupposti adeguati (economici prima ed organizzativi dopo) neanche a livelli minimali.
Anche alcuni aspetti dei dibattiti dei nostri forum, con le stupidamente litigiose posizioni che vi sono espresse, evidenziano queste problematiche.
Ma sono cose che tutti conosciamo.
Operare in questo contesto è estremamente difficile e faticoso.
ALCUNI ASPETTI DELLA "CULTURA", PURE RICCA DI EVENTI E DI VALORI, CHE SOTTENDE IL NOSTRO MOVIMENTO E LA SUA STORIA, SONO FORSE L'OSTACOLO PIU' GROSSO E DIFFICILE DA SUPERARE.
Federico
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