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[RUGBYLIST] Il Board della Celtic League

Gian-Maria Tani GianMaria.Tani a poste.it
Mar 2 Feb 2010 13:41:14 CET


Non mi sembra che qualcuno abbia già inserito il comunicato ufficiale del Board della Celtic League.

Io l'ho trovato sul sito dell'AIR e lo riporto con il commento di Marco Ermocida.

Gian-Maria

IL BOARD DELLA CELTIC RISPONDE ALLA FIR: GAME OVER
di Marco Ermocida
Non è tardata la risposta del Board alla FIR dopo la rinuncia italiana – condita di accuse per le richieste aggiuntive non accordate – alla partecipazione alla Celtic League.
Questo il comunicato diramato:
“Il board della Celtic Rugby Ltd è deluso dal fatto che non sia stato possibile chiudere un accordo soddisfacente con la FIR che avrebbe portato all’ingresso di due squadre italiane in Magners League nel settembre 2010.
Nel marzo 2009, Celtic Rugby Ltd. ha accettato in linea di principio un possibile allargamento della Magners League con l’aggiunta di due squadre italiane, a determinate condizioni finanziarie e nel rispetto di standard circa le strutture sportive. Celtic Rugby ha delegato l’advisor Deloitte per verificare la fattibilità di tale cambiamento strutturale alla Magners League e, in particolare, per garantire agli attuali dieci club che non ci fossero per loro aumenti dei costi.
A seguito di un ampio processo di consultazione con la FIR e i club da essa designati, oltre che con i partecipanti alla Magners League e con Celtic Rugby, Deloitte ha presentato una relazione al Celtic Rugby nel mese di dicembre 2009, illustrando i diversi parametri che erano stati rispettati e quelli che invece ancora non lo erano.
Nonostante le ampie discussioni tra Celtic Rugby e FIR in Dicembre e Gennaio, non è stato possibile raggiungere un accordo soddisfacente entro il termine massimo fissato a fine gennaio 2010, ultima data utile per programmare non solo la Magners League, ma anche Heineken e Amlin Challenge Cup per la stagione 2010/2011.”



      La “mossa” strategica di Dondi (il secco no all’ultimatum della fideiussione di 3 milioni di € da presentare entro 24 ore) dunque non ha funzionato; per la contentezza di Scozzesi e Gallesi, per l’infelicità del nostro movimento.
      Le richieste giudicate “aggiuntive” in Italia non erano altro che garanzie necessarie a compensare il mancato rispetto di tutti i parametri (tecnico-sportivo-economico-logistici) richiesti a Federazione e ai due club entranti (Aironi e Treviso).
      Game Over insomma. Almeno per quest’anno (?).
      La nota di RugbyUnionTimes: Fatta questa “bella figura”, ora ci si prenda tutti le proprie responsabilità/colpe e si lavori, in sinergia e nel modo più professionale ed efficiente possibile, per il rilancio immediato del campionato nazionale. Si pianifichi in modo efficace e si investa sui giovani, sul marketing, sulle strutture (campi-club house), sulla diffusione in tutto il territorio; si utilizzi i soldi che sarebbero serviti alla Celtic League anche per incentivare il ritorno dei più forti giocatori italiani e per creare Selezioni zonali per le coppe europee; si evitino sprechi, giochini di potere e fazioni contrapposte; si pensi Italiano e Non Locale; si crei insomma una realtà competitiva ed economicamente sana capace di supportare la cima (Nazionale) e trainare la base (Mini Rugby e scuole) del movimento azzurro.
     
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