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[RUGBYLIST] L'allenatore giusto per l'Italia...
Antonio Mangano
antoniomangano1962 a libero.it
Mar 7 Dic 2010 19:03:41 CET
...Con i ct anglosassoni non si prendono più 50 punti di divario ma si perde con tutti.anche con le Isole del Pacifico che non avevano mai vinto con nessuno.
oddio con samoa non mi pare che avessimo grandi tradizioni così come con le Figi, per il resto la separazione delle categorie ci sta. Ma aggiungerei che una cosa. Io non credo che l'Italia sia così a terra, ma si è venuta a creare una situazione assurda caratterizzta da un eccesso di aspettative. In pratica ogni partita è quella definitiva del salto di qualità e nonostante si compia invece il salto della quaglia, checché se ne dica si gode di un'eco mediatica ingiustificata per i risultati ottenuti che amplifica ulteriormente le aspettative, delude i nuovi arrivati, mortifica gli adepti e stressa e demotiva i giocatori. Basta leggere le dichiarazioni dei giocatori prima delle partite e le analisi del dopo partita. Euforia e delusione. Forse abbassare i toni farebbe bene. Non oso pensare a come arriveremo al mondiale, se il nostro VI nazioni non sarà all'altezza delle aspettative. Ma quali sono queste aspettative? e quali le nostre reali potenzialità? Concordo con NM che siamo vicini a Scozia, Irlanda, e Argentina, ma ogni volta che questa cosa si dice, arriva la smentita del campo e mentre prima arrivava con una tariffa ora viene con il punticino. Allora cosa è peggio? Cosa fa più male? 50 punti o una sconfitta maturata per avere sbagliato la scelta se piazzare o no? Boh. Una cosa è vera se c'è una cosa che è veramente frustrante è essere tifoso della nazionale di rugby.
PS Una riflessione nell'ultimo anno le partite veramente alla nostra portata e da ultima spiaggia le abbiamo vinte tutte vedi Samoa, Scozia e Figi. Io vedo il bicchiere sempre mezzo pieno e quindi lo vuoto velocemente forse per questo sono positivo;-)
----- Original Message -----
From: cbpromotion
To: rugbylist
Sent: Tuesday, December 07, 2010 1:35 PM
Subject: [RUGBYLIST] L'allenatore giusto per l'Italia...
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Permettetemi una considerazione..
A mio avviso il rugby mondiale si può suddividere in quattro categorie di nazionali.
La differenza tra una categoria e l'altra la fa essenzialmente l'esperienza ad alto livello che una nazionale ha incamerato (1) e le risorse umane alle quali affidarsi (2).
Io la vedo così:
1.a fascia.
Squadre con esperienza ad alto livello e potenziale umano (Nz + Sudafrica + Australia + Inghilterra + Francia + Galles + Scozia + Irlanda + Argentina)
2.a fascia.
Squadre senza esperienza ad alto livello ma con potenziale umano (Figi + Tonga + Samoa)
3.a fascia.
Squadre con esperienza ad alto livello ma senza potenziale umano (Italia)
4.a fascia.
Squadre senza esperienza ad alto livello e senza potenziale umano (Giappone, USA, Romania, e tutte le altre...)
Ad un commissario tecnico della prima fascia vengono richiesti risultati importanti perchè ognuna di quelle nazionali ha ottenuto risultati prestigiosi in passato e il potenziale umano è straordinario. Diciamo che un commissario tecnico viene valutato in base a vittorie con bel gioco/vittorie con cattivo gioco. Dopo poche sconfitte è automatico pensare già al sostituto (non ci sono sconfitte onorevoli.)
Un commissario tecnico della seconda fascia ha il vantaggio di avere un potenziale umano che dal punto di vista fisico eccelle. Manca la tecnica ma un allenatore preparato può plasmare la squadra a suo piacimento e ottenere grandi risultati (si pensi alle Figi che all'ultimo mondiale hanno fatto fuori il Galles o le Samoa che hanno superato diverse volte il girone eliminatorio ai mondiali.).
Nella 3° fascia c'è solo l'Italia perché è indiscutibile che sia l'unica nazionale a giocare ad alto livello con una struttura professionistica da almeno 10 anni e allo stesso tempo non sia in grado di fare una squadra senza oriundi o equiparati (1/2 su 15 ci sta, 7/8 su 15 no.).
Il problema in Italia riguarda l'allenatore solo se questo crede di avere a che fare con una nazionale della 1.a. o 2.a fascia.
L'Italia non può essere plasmata, non ha risorse umane da plasmare.
L'allenatore dell'Italia deve creare un gioco facilmente assimilabile dai giocatori a disposizione, tenuto conto in primis delle loro capacità.
Le nazionali della 4° fascia vivono delle proprie forze e a periodi alterni crescono o decrescono il proprio valore.
Per dirla tutta: Mallet è un ottimo allenatore ma da 1° e 2° fascia perché sa dare gioco a chi il gioco è abituato a concepirlo.
Kirwan e Brad Johnstone sono bravissimi allenatori/motivatori ma da 1.a o 2.a. fascia.
In Italia gli unici allenatori - negli ultimi 16 anni - capaci di di fare risultato sono stati Coste e Berbizier.
Dopo Coste e il suo cammino entusiasmante siamo passati ai neozelandesi (Jonhstone e Kirwan) e siamo caduti in basso (3/4 cucchiai di legno al 6 Nazioni) con esperimenti assurdi come Mauro Bergamasco ala.
Arriva Berbizier e cominciamo a vincere o per lo meno niente cucchiaio di legno.
Dopo di lui.un sudafricano e ritornano i vecchi problemi con Mauro Bergamasco mediano di mischia e Masi n.10.
Auspico che il dopo Mallet parli francese.
Con i francesi si prendevano anche 50 punti o + di divario dalle super potenze ma Scozia, Irlanda, Argentina e Galles spesso venivano battute.
Con i ct anglosassoni non si prendono più 50 punti di divario ma si perde con tutti.anche con le Isole del Pacifico che non avevano mai vinto con nessuno.
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