[RUGBYLIST] Paginone sul Gazzettino per Vittorio Munari

[Angelo Volpe a fast]

Un paginone intero sul Gazzettino, ed. di Padova, tutto per Vittorio Munari. Una efficace applicazione della legge del contrappasso tra il soprannome "Nano" e il paginone a lui dedicato...?...... 
Non si parla di rugby, ma di Africa, di depilazione e di asine da passeggiata. Non ci credete? Leggete, leggete...

Angelo

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      Una vita per il rugby, dal Petrarca al Resto del mondo 
     
     
      Vittorio Munari, nato a Bassano del Grappa nel 1951 e padovano d'adozione: una vita per il rugby. Dopo aver giocato come mediano di mischia (nella stagione agonistica 1972-1973 vince uno scudetto in serie A con il Petrarca allenato da Guglielmo Geremia) fin da giovanissimo si dedica all'attività di allenatore: ha seguito dal 1984 il Petrarca per sei stagioni vincendo 3 scudetti consecutivi (gli ultimi per la squadra padovana), tornando in panchina per un paio d'anni in occasione del cinquantesimo anniversario del Petrarca alla fine degli anni Novanta. Con lui arriva a Padova, tra gli altri, David Campese, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, legato a Munari da una profonda amicizia. E' stato il primo e unico italiano ad allenare per due volte la selezione del Resto del Mondo. Dal 2002 è general manager del Benetton di Treviso. Vanta una raccolta di testi sul rugby unica in Italia. Da parecchi anni è la voce televisiva del rugby internazionale: attualmente è opinionista e commentatore tecnico di Sky. Dall'86 al 2000 ha diretto l'agenzia Appaloosa Tour e continua tuttora ad occuparsi di viaggi. Vive con la moglie Daniela e i figli adottivi, due gemelli di 18 anni. Sua madre ha da poco compiuto 100 anni.
           
     

      Mercoledì 4 Agosto 2010,  
      Per Vittorio Munari estate è quando.
            «.quando tutti ti chiedono dove andrai in vacanza».
            Che colore ha l'estate?
            «Il giallo secco del bush africano».
            E che profumo?
            «Basilico, menta, origano, rosmarino».
            La parola da abolire da giugno a settembre?
            «Cravatta».
            E la parola d'ordine?
            «Acqua».
            La sua estate indimenticabile?
            «A Porto S. Margherita in barca con Gian Barbini nel 1971. Avevamo vent'anni!».
            Quella da dimenticare?
            «Nessuna».
            La vacanza dei sogni: dove, con chi?
            «Sicuramente ancora in Africa. Con la mia famiglia o con i miei amici».
            Vivrebbe 365 giorni l'anno in un paese dove è sempre estate?
            «No».
            La prima vacanza estiva senza genitori?
            «In colonia a Pesaro. Avevo cinque anni».
            Quest'estate mare, montagna o città d'arte?
            «Padova e Treviso sono città d'arte. Ma anche a Crespano per passeggiare con l'asina Rosy sulle pendici del Grappa».
            Bed & breakfast o hotel a cinque stelle?
            «Bed e breakfast a cinque stelle».
            In coppia, con gli amici o da solo?
            «Uguale. È lo stato dell'animo che fa la differenza».
            Relax assoluto o un tuffo nella movida?
            «Né l'uno né l'altro».
            Antò fa caldo: l'alta temperatura accende il desiderio o lo spegne?
            «In teoria lo spegne».
            Cosa non deve mancare mai in valigia?
            «Le chiavi di casa».
            E cosa si dimentica regolarmente a casa?
            «Di solito non dimentico le cose».
            Sotto l'ombrellone gossip, Montalbano o la Gazza?
            «Leggo romanzi con ambientazione storica ma anche ricostruzioni puntuali di avvenimenti storici. Ultimamente leggo tutto quello che trovo sulla Grande Guerra».
            Sulla pelle olio di cocco o crema fattore 30?
            «Ormai crema fattore 30».
            La colonna sonora giusta per l'estate?
            «Il tema di Lawrence d'Arabia».
            La canzone che fa subito estate?
            «"AA Abbronzatissima" quella che faceva: "Con le pinne, fucile ed occhiali" di Edoardo Vianello».
            Topless, bikini, tanga o costume intero? 
            «Mi sento più a mio agio con il costume intero».
            Speedo o braghette?
            «Braghette».
            Mai fatto acquisti sul bagnasciuga?
            «Sì, nessuno che valga la pena di ricordare».
            No cellulari in spiaggia: firmerebbe questa proposta di legge?
            «I cellulari sono anche utili. È il modo in cui si usano le cose che le rendono dannose o fastidiose».
            L'estate in città sa comunque di vacanza oppure solo di lavori forzati?
            «Anche di vacanza. Dipende dall'atteggiamento e, ripeto, dallo stato dell'animo».
            Bermuda e sandali o completo di lino bianco?
            «Lino, magari irlandese e un po' liso»
            Peli: tendenza Lucio Dalla o tronista?
            «Nature. Non vale la pena di dedicarci del tempo».
            In casa: aria condizionata a manetta o ventilatore?
            «Entrambi».
            Cosa c'è da bere di fresco nel suo frigo?
            «Acqua e limone».
            E in tavola, il suo piatto preferito?
            «Elenco lunghissimo. Purtroppo!».
            Anguria o melone?
            «Anguria. Mi ricorda le scorribande in bicicletta da ragazzo nelle sere d'estate».
            Qualcosa che ha segnato l'estate della sua infanzia e che oggi non c'è più?
            «Le colonie e la Mucca Carolina».
            Sceneggiati, varietà: guarda le repliche in tivù, magari in bianco e nero?
            «Se mi capita le guardo. Vedere come si agiva una volta aiuta il senso critico. Anche leggere i giornali datati può essere un buon metodo per constatare il trasformismo di certi personaggi pubblici».
            Le zanzare hanno un loro posto nel grande disegno di madre natura?
            «Sì sicuramente. Ma mi è sconosciuto e, forse per questo, non lo apprezzo. Ma mi fido».

      Intervista di

           
     
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