[RUGBYLIST] mala tempora currunt

[giancarlotagini35 a tiscali.it]

Nei giorni scorsi  sottolineando  lo sfogo di chi, (Franco-TV ed Altri) a fronte dei disastri delle nostre rappresentative  invocava una “rivoluzione” ed in appoggio parziale a chi suggeriva di non buttare l’acqua con il bambino, mi sono lasciato andare ad una riflessione  pur sperando che le cose non fossero come apparivano  a noi, che siamo al di fuori della stanza dei bottoni. 
Non ho dato significati all’intervento di Angelo che stigmatizzava le campagne elettorali di Dondi, perché quelli del “partito opposto” avevano fatto  altrettanto, per cui li vedevo sullo stesso piano e, magari anche questi potevano avere qualche scheletrino nell’armadio, erano ipotesi e nulla più. Così come avevo ipotizzato che nell’entourage  di pretoriani che Dondi si era creato (o che aveva dovuto accasare per pagare la campagna elettorale) ci fosse un’accozzaglia di incapaci cui lui aveva demandato tutto, riservandosi solo il controllo della Maggiore che intendeva esibire come biglietto da visita al tavolo del Board cui era arrivato a sedersi.
Rinfacciavo a Dondi di avere dimenticato che se lui si era seduto a quel tavolo, era frutto di una sua abile mossa politica , è vero,  ma resa possibile dalla “banda Coste” cioè dalla Nazionale guidata dal piccolo Napoleone.
Bene, tutte ipotesi  le mie , scaturite da sensazioni e nulla più ancorché  finalizzate a vedere se le acque si sarebbero smosse; però nulla è accaduto fino ad oggi.
Ma  ecco che, il sasso tirato nello stagno, all’improvviso ha prodotto effetti.
Disquisendo con un amico informato dei fatti   ( di cui non posso rivelare l’identità se non sarà lui ad autorizzarmi a farlo ma per cortesia non chiedetemelo. Sappiate comunque che non è uno che passa di là per caso) mi ha fatto un excursus da cui emerge che, molto di quello che io  ho ipotizzato è, purtroppo, vero ed ecco cosa mi ha detto( in grassetto i miei commenti sulle rivelazioni): “ Dondi è l'unico a difendere il nostro "passato", lui sa da dove siamo venuti e di chi è il merito, ma purtroppo si è circondato di cortigiani (ne salvo un paio, che a mio parere capiscono di rugby) sia in Consiglio Federale che nello staff tecnico, e tutti questi sono funzionali al potere (e alla loro pagnotta) ” (quindi i pretoriani ci sono dico io). E poi ancora ha proseguito:” Dondi a un certo punto ha cercato di far prevalere la politica al campo. Sa bene che il merito politico del Sei Nazioni è suo (quel che ha fatto è troppo lungo da spiegare) .e non ha mai accettato di vedere anteposto  al suo, il merito di una squadra fortissima, che lui stesso (con le cosiddette borse di studio) aveva contribuito comunque a costruire.” . Anche i rapporti con Coste (poi ricostruiti) e con Giovanelli, tanto per fare un esempio, ne sono dimostrazione. Loro hanno sempre cercato di smerdare Dondi, che ha reagito allo stesso livello”(.ecco gli scheletri quali erano). In fine:  “Tutto è frantumato in posizioni di privilegio. Se tu pensi che un giocatore, solo per il fatto di essere convocato fra i 24 del Sei Nazioni, anche se poi non è fra i 22 della lista e finisce in tribuna, si becca 4.500 euro a partita (4 mesi di lavoro di un metalmeccanico), dimmi chi è disposto a fare "la rivoluzione".( mi viene da dire :i metalmeccanici?)
Ora,c’è da chiedersi come si farà a raccogliere i cocci per riassemblare il vaso di Pandora che è diventata la FIR?
Dovremo proprio aspettare che la ERC si stufi di vederci mandare in Europa solo “datori di 4-5 punti sicuri per le altre squadre del circuito?” e ci dica che è meglio che ce ne stiamo buoni buoni all’oratorio? La Magners pare che già l’abbia ventilato.
Mala tempora currunt.

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