Reply: RI: [RUGBYLIST] Il mio pensiero

[volpe_angelo a fastwebnet.it]

Zanasi mi pare che quanto hai scritto avalli in pieno nella sostanza il pensiero di quanti hanno parlato di "rivoluzione".
Riporto due passaggi della tua mail:
- Occorre e mi ripeto ancora, individuare personaggi che hanno già dimostrato capacità organizzative valide, ...
- Occorrono maggiori capacità per continuare la salita del rugby in Italia, ma se alle prossime votazioni per la nomina del presidente della FIR, arriveranno solo le nostre chiacchiere arrabbiate, Dondi potrebbe essere costretto a ricandidarsi,...

Mi sembra evidente che concordi sul fatto che chi finora ha tenuto le redini della federazione debba essere sostituito da altre persone più valide anche se esterne al mondo del rugby (parole tue). Invece è abbastanza clamorosa e direi inverosimile la tua seconda affermazione. Nelle precedenti elezioni (non parlo solo delle ultime ma anche delle precedenti ancora) ci sono state candidature alternative (i nomi di Giovanelli e Innocenti ti dicono niente...?) e Dondi ha fatto la massima opposizione possibile con tanto di campagna elettorale (legittimamente), ma non puoi dire che sia stato costretto a candidarsi per mancanza di candidature alternative. Costretto?? Ma dai non scherziamo. Gliel'ha detto il dottore di candidarsi? Perchè, se la considera una costr
izione, non ha lasciato il passo ad altre candidature? Evidentemente se si è ricandidato più volte e se ha opposto la massima resistenza ad altre candidature e se ha intrecciato relazioni e alleanze elettorali, se ha fatto promesse e presentato progetti è perchè voleva fortemente la presidenza, altro che costretto. Non prendiamoci in giro. E' legittimo da parte sua operare per la rielezione, ma è altrettanto legittimo esprimere critiche e dissenso partendo dai fatti di questi dieci anni. O le sconfitte sistematiche a tutti i livelli le consideriamo marginali e non correlate con l'azione federale? La verità è tutt'altra che la costrizione alla candidatura, caro Zanasi, ed è inutile che ci giriamo intorno con mille argomentazioni: dal 2000 in poi, dall
'ingresso nel 6 nazioni in poi, il rugby italiano doveva pensare e operare in maniera diversa di come ha fatto e pensato effettivamente, ponendosi altri obiettivi di crescita e allargamento del movimento invece di concentrarsi massimamente sul rugby di elite ovvero nazionale. Lo ammetti tu stesso quando auspichi un ricambio di persone o no?
E allora, cambiare le persone, cambiare le strategie, porre obiettivi diversi è o non è una rivoluzione? Se la parola ti spaventa è possibile cambiarla in altre meno impressionanti, ma la sostanza e i fatti rimangono. 

angelo


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Da:         gianni zanasi <zgianni2001 a yahoo.it>
Oggetto :   [RUGBYLIST] Il mio pensiero
Data:       Tue, 13 Apr 2010 18:58:31 +0000 (GMT)
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