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[RUGBYLIST] Notizie della domenica
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Dom 13 Set 2009 14:17:13 CEST
Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco (TV)
RUGBY Grande rimonta del Casinò nel derby di Favaro. Petrarca e
Benetton ok soffrendo - Tri Nations, trionfo Sudafrica
Venezia-Rovigo, un pari da batticuore
Nel giorno in cui il Sudafrica vince il suo terzo Tri Nations nella
storia battendo ad Hamilton per 32-29 gli All Blacks (terzo successo
su tre partite nel torneo e netta supremazia sui rivali di sempre), il
Super 10 di rugby prende l’avvio con partite dai punteggi altrettanto
scoppiettanti.
Il Petrarca vince a fatica proprio con lo stesso score dei
giganti del Tre Nazioni contro il Gran Parma ( mete di Acuna,
Ambrosio, un calcio di Alberto Chillon, ma soprattutto a fare la
differenza 19 punti al piede della "balia" per i giovani petrarchini
Ludovic Mercier).
Casinò di Venezia e FemiCz Rovigo fanno ancora meglio in fatto
di punti segnati ed emozioni, confezionando un 32-32 da batticuore,
con i veneziani (nella foto, Ziegler) che recuperano il pareggio con
due mete nei minuti conclusivi (Prati, McGovern e 22 punti al piede di
Pilat), ma con i Bersaglieri che in virtù delle quattro mete
complessive (Calanchini, Immelman, Pratichetti e Sartoretto)
conquistano anche il punto di bonus. Nel Casinò da segnalare il
ritorno, dopo un anno, di Pozzebon.
Il Benetton segna meno (18-12, mete di Vilk, Goosen, Bortolussi)
ma centra la vittoria sul campo difficile e dagli spalti tutti
esauriti del Consiag Cavalieri Prato, neopromossa che darà dei
grattacapi a molti e ieri tristemente in lutto per la scomparsa del
suo presidente Andrea Cambi.
Nell’ultimo scontro di giornata il Parma della coppia veneta in
panchina Cocco Mazzariol-Ciro Sgorlon regola la Futura Park Roma
segnando quattro mese (unica insieme al Rovigo) e issandosi da sola al
comando con cinque punti. Da ricordare, infine, nell’anticipo di
venerdì la vittoria del cuore dell’Aquila, tornata in Super 10 e
simbolo del riscatto dal terremoto, che punisce i vice campioni
d’Italia del Viadana sorpassandoli nei minuti di recupero con un
calcio da oltre metà campo di Manawatu.
Ivan Malfatto
RISULTATI - L’Aquila-Mps Viadana 22-20 (primo tempo 6-10, punti
1-4), Consiag I Cavalieri Prato-Benetton Treviso 12-18 (pt 12-10,
punti 1-4), Casinò di Venezia-FemiCz Rovigo 32-32 (pt 12-22, punti
2-3), Parma-Futura Park Roma 30-10 (pt 18-3, punti 5-0), Petrarca
Padova-Plusvalore Gran Parma 32-29 (pt 0-12, punti 4-1)
CLASSIFICA - Parma 5 punti, Benetton Treviso, Petrarca Padova,
L’Aquila 4, FemiCz 3, Casinò di Venezia 2, Cavalieri, Mps, Plusvalore
1, Futura Park Roma 0.
PROSSIMO TURNO - Venerdì ore 19 (diretta RaiSportPiù) Benetton
Treviso-Petrarca Padova; sabato ore 16 Plusvalore-L’Aquila, Futura
Park-Cavalieri Prato, Mps Viadana-Casinò di Venezia, FemiCz
Rovigo-Parma.
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Benetton rimonta nella ripresa
grazie a Bortolussi e Goosen
I leoni faticano non poco a regolare la matricola Consiag I Cavalieri Prato
MARCATORI: pt 25' Wakarua meta; 32' Vilk meta; 34' Petillo meta tr.
Wakarua; 40' Goosen meta; st 15' Bortolussi meta; 22' Goosen p.
CONSIAG I CAVALIERI PRATO: Wakarua; Von Grumbkov, Mafi (st 22'
Tempestini), Galante (st 22' Chiesa), Stanojevic; Burton, Villagra (st
32' Gori); Purll, Petillo (st 40' Giacci), Cristiano; Treloar (st 40'
Beccaris), Biagi; Borsi (st 23' Stefani), Giovanchelli, Poloni (st 16'
Goti). A disp.: Mattei. All. De Rossi - Gaetaniello.
BENETTON TREVISO: Williams; Vilk, Sgarbi, Goosen, Bortolussi;
McLean, Semenzato (st 30' Picone); Kingi, Filippucci (st 30' Orlando),
Zanni; Van Zyl, E. Pavanello (pt 43' Vermaak); Rouyet (st 1' Allori),
Ghiraldini, Rizzo. A disp.: E. Ceccato, Garcia, A. Pavanello, A.
Ceccato. All. Smith.
ARBITRO: Pasquin di Rovigo.
NOTE: primo tempo 12-10. Cartellino giallo a Von Grumbkov (st
11') e Kingi (st 44'). Un minuto di raccoglimento in ricordo di Andrea
Cambi ex giocatore, presidente del Rugby Prato e tra i fondatori dei
Cavalieri scomparso ieri mattina a poche ore dalla sfida. Spettatori
1300.
PRATO - I campioni d'Italia del Benetton Treviso passano sul
campo della matricola Cavalieri Prato. Ma quanta fatica. I biancoverdi
sono riusciti a vincere 12-18 solo grazie a una meta di Steven
Bortolussi e a un piazzato di Goosen nella seconda parte del match,
dopo che il primo tempo si era chiuso con le matricole toscane in
vantaggio per 12-10.
Sono stati infatti I Cavalieri a tenere in mano le redini del
match per tutta la prima frazione, costringendo i trevigiani sulla
difensiva. La manovra dei biancoverdi è parsa farraginosa e per i
Cavalieri si sono aperti ampi margini di manovra per approfittare
degli errori degli ospiti e rendersi protagonisti. L'equilibrio
iniziale si è rotto al 23' quando l'estremo pratese Wakarua si è
inserito con furbizia nella linea dei trequarti trevigiani ed ha
intercettato l'ovale iniziando una galoppata che lo ha portato a
schiacciare in meta. È sempre il neozelandese ad occuparsi della
trasformazione ma non centra i pali. La risposta dei trevigiani arriva
col funambolico e poderoso Vilk che fa valere le sue potenti leve e
semina come birilli i tuttineri. Il cecchino Mc Lean però non è in
giornata è fallisce da posizione abbordabile. Il nuovo equilibrio non
dura neppure un minuto perché il terza linea Petillo approfitta del
gran lavoro di sfiancamento dei suoi compagni per trovare il varco
giusto e rifilare la seconda meta ai campioni d'Italia, con Wakarua
che questa volta non sbaglia.
Fremono i biancoverdi che forse non si aspettavano una simile
gara da parte dei neopromossi. Smith decide di dare a Goosen la
responsabilità dei penalty e così, al 39' il Benetton riesce ad
accorciare le distante prima della fine del primo tempo. Il tecnico
veneto dà la scossa durante la pausa e quello che torna in campo nella
ripresa è un altro Benetton.
I trevigiani attaccano a testa bassa e tengono costantemente i
pratesi nella propria metà campo. Ma non si passa. Poi, il giallo a
Von Grumbkov, e in superiorità numerica il Benetton trova la meta del
sorpasso con Bortolussi. Ma è un sorpasso che non ripaga sotto il
profilo del gioco. Smith e Properzi alzano la voce dalla panchina e
sugli spalti, gremiti per il tutto esaurito, non c'è entusiasmo fra i
tifosi veneti. Il pacchetto di mischia non sfonda, anche se ce la
mette davvero tutta, e i trequarti vengono sempre ed inesorabilmente
imbrigliati nella difesa dei toscani. Al 23' ancora Goosen, con un
penalty, dà maggior respiro ai campioni d'Italia. Ma a crederci di più
sono i Cavalieri che sentono la possibilità dell'impresa e nel finale
della partita giocano il tutto per tutto con coraggio ed orgoglio. Ma
peccano di inesperienza e così, con la possibilità di giocare una
mischia ordinata a pochi metri dalla linea di meta avversaria e la
capacità di forzare il pack veneto, sbagliano scelta di gioco e vedono
naufragare il sogno.
A tempo ormai scaduto il giallo per Kingi che però non serve ai
pratesi che festeggiano comunque il punto preso ai campioni d'Italia
davanti ad una tribuna entusiasta.
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Il Casinò rovina in extremis la festa al Rovigo
MARCATORI: pt 4', 10', 23', 40' cp. Pilat, 8' m. Calanchini, 13', cp.
Basson, 15' m. Immelman tr. Basson, 16' m. Pratichetti tr. Basson; st.
4' cp. Pilat, 14' dorp Pilat, 22' cp. Basson, 23' m. Bacchetti tr.
Basson, 38' m. Prati tr. Pilat, 40'+2' m. McGovern tr. Pilat.
CASINÒ DI VENEZIA: Ziegler (24' st. Duca), Perziano, Dallan M,
Pozzebon, Innocenti L., Pilat, Prati, Paschini, Wium (10' st. Palmer),
Ursache, Montauriol, Cazzola, Levaggi (29' st. Ceglie), Pipitone M.,
McGovern. All. : Innocenti.
FEMI-CZ ROVIGO: Calanchini, Bacchetti, Pratichetti, Pizarro
(28'st. Pedrazzi), Sartoretto, Basson, Legora (1' st. Travagli),
Abadie, Van Der Merwe (22' st. Anouer), Immelman, Tumiati, Reato,
Ravalle (1' st. Boccalon), Mahoney, De Marchi. All.: Casellato.
ARBITRO: Passacantando (L'Aquila).
NOTE: Pt. :12-22; cartellino giallo 29'st. Basson; Man of the
match: McGovern.
Una meta di McGovern corona l’inseguimento della formazione lagunare
sui più quotati polesani
Rovigo perde due punti sul campo del Casinò di Venezia che resuscita
nel finale di gara e acciuffa i polesani, colpevolmente sicuri di
avere già in tasca la partita, a qualche mese di distanza dalla loro
precedente apparizione a Favaro nell’ultima di campionato, decisa nei
frangenti finali che però avevano premiato la Femi-Cz con la
qualificazione ai quarti di finale.
E dire che la gara si era messa in discesa fino da quasi subito
per Rovigo, rallentato nella sua fuga in avanti nel punteggio solo dal
piede di Pilat, che concretizzava sapientemente l’eccessiva fallosità
degli ospiti, alla fine pagata a carissimo prezzo da Immelman e
compagni (18 penalità sono davvero troppe per una formazione che
ambisce all’alta classifica). La prima meta rodigina arrivava dopo 8’
in occasione di una travolgente azione di Calanchini sulla fascia
destra, lasciata sguarnita dalla formazione lagunare, che si faceva
infilare per altre due volte nel giro di un minuto al 15’ e al 16’,
prima con Immelman che riceveva l’ovale da Calanchini, a sua volta
lanciato da un calcetto a seguire di Basson, poi un minuto più tardi
con il giovane Pratichetti, abile a stoppare un rinvio con il piede
del più esperto Pilat, prima di involarsi sempre sulla destra,
placcato ormai inutilmente dal volitivo Maci Perziano in recupero
difensivo da 40 metri. In entrambi i casi il piede di Basson centrava
i pali, sollevando la sua squadra sul 22 a 6 quando non si era nemmeno
a metà primo tempo. Il Casinò di Venezia restava agganciato alla gara
grazie ai piazzati del feltrino Pilat, che chiudeva la prima frazione
con la quarta marcatura personale che fissava il parziale sul 22 a 12.
La seconda parte si apriva con un altro centro di Pilat e con i
decisivi segnali di crescita dei veneziani, che esibivano un
sorprendente McGovern in prima linea, capace di mettere in difficoltà
il diretto avversario in prima linea, e in generale una maggiore
intraprendenza offensiva che di nuovo spingeva la Femi-Cz al fallo al
4’, o all’affanno difensivo al 13’, quando Pilat si esibiva in un
preciso drop favorito dal buon lavoro del suo pacchetto di mischia
dentro ai 22 metri avversari.
Sul 22 a 18 i polesani avvertivano il pericolo del ritorno del
Casinò, che però di nuovo offriva il fianco alle incursioni dei
trequarti avversari, in meta con Bacchetti che puniva un errore di
controllo di Ziegler e l’immobilismo delle terze linee, con una corsa
verso l’esterno e la successiva meta del 32 a 18. Bacchetti
festeggiava così la fresca convocazione in Nazionale.
Ma il Casinò non mollava la presa e con un grande cuore passava
sopra anche ai propri errori difensivi, riportandosi sotto nel
punteggio con una meta di sorpresa dell’esordiente Prati (argentino,
dal Valsugana) trasformata da Pilat da posizione angolatissima. Il
clamoroso riaggancio era completato al 40’ dalla marcatura di
McGovern, un pilone in grado di concretizzare oltre la linea un’azione
di contrattacco innescata da Montauriol sulla propria metà campo e
proseguita da Prati, sotto gli occhi dei giocatori polesani nel ruolo
di spettatori.
Michele Salin
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RUGBY SUPER 10 Nella prima di campionato i bianconeri agguantano la
vittoria con il Plusvalore Gran Parma al secondo minuto di recupero
MARCATORI. Pt: 4' cp Mercier, 10' meta Acuna tr Mercier, 12'e 23' cp
Tebaldi, 27' drop Mercier, 29' cp Tebaldi, 34' meta Ambrosio tr
Mercier, 36' cp Tebaldi. St: 2' cp Mercier, 14'e 16' cp Tebaldi, 28'
meta Venditti tr Tebaldi, 36' cp Mercier, 40' meta Castagnolo tr
Tebaldi, 43' cp Alb. Chillon.
PETRARCA: Acuna; Faggiotto, Bertetti (28'st Ale. Chillon),
Ambrosio (12'st Patrizio), Ricciardi; Mercier (38'st Alb. Chillon),
Leonardi; Padrò, Ansell (9'st Derbyshire), Bezzati; Cavalieri,
Ftetcher; Chistolini (15'st Sclosa), Gatto, Costa Repetto. All.
Presutti.
PLUSVALORE: Vaccari (1'st Castagnoli); Venditti, Heymans,
Gerber, Onori (17'st Vezzosi); De Marigny, Tebaldi; Dunbar, Cattina,
Barbieri (35'st Foschi); Vella, Contini (24'st Pulli); Evans, Manici,
Artal (27'st Goegan). All. Riaan.
ARBITRO: Mancini di Frascati.
NOTE: spettatori circa 1500. Punti: Petrarca 4, Plusvalore 1.
Il Petrarca ha in più il piede buono di Chillon
Il diciannovenne trasforma con freddezza il piazzato del successo.
Partita double face: Mercier cala e la squadra ne risente
È il 42' del secondo tempo quando Alberto Chillon, 19 anni,
debuttante, subentrato da tre minuti a Mercier, va sulla piazzola. Il
punteggio è di 29-29. Il ragazzino con grande freddezza, mette tra i
pali il calcio che permette al Petrarca di vincere e che lascia il
Plusvalore Gran Parma con le pive nel sacco.
Una partita double face che il Petrarca, orchestrato da un
grande Ludovic Mercier, domina ma non "uccide" nel primo tempo. I
bianconeri fanno e disfano, commettendo troppi falli che permettono al
precisissimo Tebaldi di tenere a galla la sua squadra. Mercier apre le
danze al 4' realizzando una punizione da oltre metà campo. Il Petrarca
attacca, va vicino alla meta con Ansell e Padrò e la trova al 10' con
Acuna, dopo una buona azione manovrata. Al 27'il momento che da solo
vale il prezzo del biglietto: il drop da 50 metri di Mercier, che si
infila chirurgicamente nell'acca. Standing ovation per il francese. Il
Plusvalore, nei primi 40' non riesce mai ad entrare nell'area dei 22
metri petrarchina e resta a galla, come detto, grazie al piede di
Tebaldi. Al 34', su un delizioso calcetto a seguire di Mercier, Onori
è in netto vantaggio, ma si lascia sfuggire la palla che Ambrosio
arpiona per la meta. Si va al cambio di campo sul punteggio di 20-12.
Nella ripresa è ancora Mercier ad allungare al 2', ma si capisce
subito che il Plusvalore sta crescendo. Il XV di Parma attacca con
foga ma scarsa precisione. Mercier, che ha un problema a una coscia,
cala, e tutto il Petrarca ne risente. Tuttavia l'occasione più ghiotta
capita ai bianconeri al 25', quando Patrizio (che tornava in campo
dopo quasi un anno) riceve palla tutto solo dentro l'area dei 22.
Potrebbe correre da solo, oppure appoggiare al vicino Derbyshire, ma
si impappina e commette passaggio in avanti.
Il Gran Parma ora ci crede. Al 28' Venditti va in meta e il
punteggio è di 26-22 dopo la consueta trasformazione di Tebaldi. È
ancora Mercier al 36' a ricacciare indietro il Plusvalore (29-22), ma
al 39', dopo un paio di occasioni mancate malamente, Castagnoli
approfitta di una dormita collettiva della difesa petrarchina per
andare in meta sotto ai pali. Inevitabile la trasformazione e
punteggio di 29-29.
Mercier, colto anche da crampi, è dovuto uscire e si teme il
peggio perchè il Parma ha più benzina da spendere. E invece i
bianconeri trovano una punizione proprio sulla linea dei 22 metri, un
po’ defilata sulla sinistra. Chi calcia?, ci si chiede, dato che
Mercier è uscito e ha lasciato il campo pure Ambrosio. Si pensa ad
Acuna e invece a presentarsi sulla piazzola è Alberto Chillon.
Per quanto si è visto, si può dire che il Petrarca ha meritato
di vincere anche se ha commesso troppi errori. Sarà così tutto il
campionato, c'è da supporre, data la giovane età di molti giocatori
bianconeri.
Alberto Zuccato
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La FemiCz Rovigo sfata il tabù della sconfitta all’esordio stagionale,
ma quanta rabbia. Il pirotecnico 32-32 ottenuto a Favaro contro il
Casinò di Venezia se da un lato è positivo anche per il punto di bonus
conquistato, dall’altro fa recriminare per una vittoria sfuggita allo
scadere subendo due mete in due minuti. Andrea Bacchetti intanto è
stato convocato per il raduno azzurro.
SUPER 10 Nell’esordio contro il Casinò di Venezia occasione di
vittoria sprecata. Centrato il bonus, a segno i nuovi Pratichetti e
Sartoretto
Femi Cz, un pareggio da mangiarsi le mani
In vantaggio 22-6 nel corso del primo tempo, i rossoblu raggiunti da
due mete allo scadere. Bacchetti in azzurro
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Rovigo perde due punti sul campo del Casinò di Venezia che
resuscita nel finale di gara e acciuffa i polesani, colpevolmente
troppo sicuri di avere già in tasca la partita. È successo il
contrario della scorsa primavera, quando a Favaro Veneto segnando nel
finale il Rovigo aveva centrato sorpasso e rocambolesca qualificazione
ai play-off.
E dire che la gara si era messa in discesa fino da quasi subito
per Rovigo, rallentato nella sua fuga nel punteggio solo dal piede di
Pilat, che concretizzava sapientemente l'eccessiva fallosità degli
ospiti, alla fine pagata a caro prezzo da Immelman e compagni (18
penalità sono troppe per una formazione che ambisce all'alta
classifica). La prima meta rodigina arrivava dopo 8' in occasione di
una travolgente azione di Calanchini sulla fascia destra, lasciata
sguarnita dalla formazione lagunare, che si faceva infilare per altre
due volte nel giro di un minuto al 15' e al 16', prima con Immelman
che riceveva l'ovale da Calanchini, a sua volta lanciato da un
calcetto a seguire di Basson; un minuto più tardi con il giovane
Andrea Pratichetti, abile a stoppare un rinvio con il piede del più
esperto Pilat, prima di involarsi sulla destra, placcato ormai
inutilmente dal volitivo Maci Perziano in recupero difensivo da 40
metri. In entrambi i casi il piede di Basson centrava i pali, issando
la sua squadra sul 22-6 a nemmeno a metà primo tempo.
Il Casinò di Venezia restava agganciato alla gara grazie ai
piazzati del feltrino Pilat, che chiudeva la prima frazione con la
quarta marcatura personale che fissava il parziale sul 22-12.
La seconda parte si apriva con un altro centro di Pilat e
soprattutto con i decisivi segnali di crescita dei veneziani, che
esibivano un sorprendente McGovern in prima linea, capace di mettere
in difficoltà il diretto avversario, e in generale una maggiore
intraprendenza offensiva che di nuovo spingeva la Femi-Cz al fallo al
4', o all'affanno difensivo al 13', quando Pilat si esibiva in un
preciso drop favorito dal buon lavoro del suo pacchetto di mischia
dentro ai 22 metri avversari.
Sul 22-18 i polesani avvertivano il pericolo del ritorno del
Casinò, che però di nuovo offriva il fianco alle incursioni dei
trequarti avversari, in meta con Sartoretto che puniva un errore di
controllo di Ziegler e l'immobilismo delle terze linee, con una corsa
verso l'esterno e la successiva meta del 32-18. Ma il Casinò non
mollava e con cuore passava sopra agli errori difensivi, riportandosi
sotto nel punteggio con una meta di sorpresa dell'esordiente Prati
(argentino, dal Valsugana) trasformata da Pilat da posizione
angolatissima. Il clamoroso riaggancio era completato al 40' dalla
marcatura di McGovern, pilone in grado di concretizzare oltre la linea
un'azione di contrattacco innescata da Montauriol sulla propria metà
campo e proseguita da Prati.
Michele Salin
MARCATORI: pt. 4', 10', 23', 40' cp Pilat, 8' m. Calanchini, 13', cp.
Basson, 15' m. Immelman tr. Basson, 16' m. Pratichetti tr. Basson; st.
4' cp. Pilat, 14' drop Pilat, 22' cp. Basson, 23' m. Sartoretto tr.
Basson, 38' m. Prati tr. Pilat, 40'+2' m. McGovern tr. Pilat.
CASINÒ DI VENEZIA: Ziegler (24' st. Duca), Perziano, Dallan M,
Pozzebon, Innocenti L., Pilat, Prati, Paschini, Wium (10' st. Palmer),
Ursache, Montauriol, Cazzola, Levaggi (29' st. Ceglie), Pipitone M.,
McGovern. All. Innocenti. Non entrati: Previati, Baldo, Daupi,
Fadalti, Cafaro.
FEMI-CZ ROVIGO: Calanchini, Bacchetti, Pratichetti, Pizarro
(28'st. Pedrazzi), Sartoretto, Basson, Legora (1' st. Travagli),
Abadie, Van Der Merwe (22' st. Anouer), Immelman, Tumiati, Reato,
Ravalle (1' st. Boccalon), Mahoney, De Marchi. All. Casellato. Non
entrati: Dolcetto, Damiano, Badocchi, De Gaspari.
ARBITRO: Passacantando (L'Aquila).
NOTE: pt 2-22, punti 2-3, spettatori ottocento circa, cartellino
giallo 29' st. Basson; uomo del match: Brian McGovern (Casinò); uscito
per un forte colpo al viso Wium.
NAZIONALE - Gioia per Andrea Bacchetti e Jean Francois
Montauriol, convocati ieri dal ct Mallett per il raduno azzurro di
Tirrenia che inizia oggi. Sostituiscono Tommaso Benvenuti e Robert
Barbieri del Benetton.
TORNEO - Oggi con inzio alle ore 16 allo stadio di calcio di
Villanova Marchesana triangolare di rugby fra i Caimani di Mantova, il
Frassinelle e il Delta del Po. I match saranno ripresi da Telestense
«Cattiva gestione del finale e indisciplina»
Casellato trova le colpe della sua squadra. Pratichetti: «Eravamo già
sicuri di vincere»
NOSTRO SERVIZIO
(M.Sal.) Umberto Casellato fa una breve apparizione dopo il
match, irritato per l'occasione perduta contro l’ex squadra. ”Abbiamo
fatto noi la partita e il gioco, il Casinò ha pensato a aspettare e
approfittare della buona giornata di Pilat – dice il tecnico –
comunque abbiamo le nostre colpe a partire come le troppe penalità
collezionate e la gestione del punteggio nel finale, quando sul 32-18
abbiamo deciso di calciare in touche anziché in mezzo ai pali, e
chiudere la gara”. Il diesse Andrea Scanavacca fornisce un esame più
articolato della gara. “Siamo partiti bene, facendo vedere momenti di
buon gioco anche con la mischia. Dopo i primi 20’ qualcosa non ha più
funzionato, a causa anche dello scarso ambientamento di alcuni come
Van Der Merwe.”
Adesso rimane da cancellare la delusione maturata nel finale.
“Sì fa male subire simili recuperi contro un avversario che dovevamo
battere – prosegue l'ex giocatore – anche se bisogna riconoscere al
Casinò di averci creduto fino alla fine. Già dalla prossima gara
dovremo rialzare la testa per riprendere il cammino verso l'obiettivo
stagionale che è quello di disputare una stagione di vertice”.
Il giovane trequarti Andrea Pratichetti è risultato tra i
migliori dei suoi. “Ci è mancata la continuità nella concentrazione –
dice il giocatore – ammetto che eravamo già sicuri del risultato, nel
secondo tempo siamo calati un po' tutti fino allo scivolone nel
finale. Il Casinò invece è stato più cinico, aspettandoci al varco
fino all'ultima occasione buona.”
In campo si è rivisto oggi Walter Pozzebon con la maglia del
Casinò di Venezia, al rientro in un contensto agonistico ufficiale
dopo uno stop di dodici mesi per l'infortunio al ginocchio.
“Fisicamente sono a posto avevo fatto numerosi test, piuttosto ero
teso a livello psicologico, tornando a giocare dopo un intervento
chirurgico e un recupero così importanti – dice l'ex azzurro arrivato
a Mestre nella scorsa stagione. “Oggi siamo partiti male – prosegue
allargando il discorso - Rovigo è stato anche fortunato in occasione
delle prime tre mete, trovando sempre il rimpallo più favorevole, o
una nostra situazione di inferiorità. Però dopo il 22 a 6 abbiamo
reagito, mentalmente non ci siamo abbattuti e questa è stata davvero
la chiave del recupero, e la cosa più positiva messa in mostra dal
Casinò di Venezia, perchè è chiaro che i favoriti sulla carta non
eravamo noi”.
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