Questo sito è dedicato alla rugbylist, un ritrovo "virtuale" dove si incontrano centinaia di appassionati di rugby.
R: Re: R: Re: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì - coda
tonotto a libero.it
tonotto a libero.it
Mer 9 Set 2009 11:49:47 CEST
bhè intanto li si parla di massimo campionato, ed il rugby è rugby in ogni
campionato o torneo delle regioni etc, ma cmq il veneto ha vinto tanto anche lì
(non così tanto).
offensivo è sbagliato come termine....mi ha un pò urtato(messa nel contesto
in cui è stata usata). tanto più che secondo me questa lotta a chi merita di
più o chi è più bravo, trova il tempo che trova per le ragioni indicate nella
precedente mail.
saluti ovali
rossini marco
>----Messaggio originale----
>Da: allrugby a gmail.com
>Data: 09/09/2009 9.26
>A: <rugbylist a rugbylist.it>
>Ogg: Re: R: Re: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì - coda
>
>_______________________________________________
>
>Stralcio dell'articolo di Antonio Liviero di lunedì 07/09 u.s.,
>riportato in list:
>
>"Concentriamoci invece sul Veneto. Prima regione
>italiana per praticanti, per club nel massimo campionato (4 su 10) e
>naturalmente quella più scudettata: 28 titoli negli ultimi 40 anni,
>contro gli 8 della Lombardia, 3 dell'Abruzzo, uno del Lazio, zero
>dell'Emilia."
>
>Trovo molto offensiva la frase "per fare posto al (quasi) nulla in
qualsiasi
>campo della memoria ovale italiana".
>
>Frase offensiva o un semplice dato di fatto?
>
>Ciao.
>Franco Meneghin
>
>Il giorno 09 settembre 2009 08.28,
>tonotto a libero.it<tonotto a libero.it> ha scritto:
>> _______________________________________________
>>
>>
>>
>> Trovo molto offensiva la frase "per fare posto al (quasi) nulla in
qualsiasi
>> campo della memoria ovale italiana"
>> ma chi sei ? chi ti credi di essere? (Franco ti sono grato per tutte le
info
>> che mandi in rete quindi il chi sei non è proprio a te franco ne...non
>> prendertela) è la stessa vanagloria per cui treviso è stata fatta fuori
dalla
>> celtic , o non ti preoccupare la spocchia qua ce l'han tutti, i romani so
li
>> mejo, i lumbard hanno soldi, e persino io nel mio piccolo sostengo a
spron
>> battuto che il rugby è nato a Torino, e c'è stato un periodo in cui le
(varie)
>> squadre di torino giocavano in francia...ma da qui a dirle seriamente
certe
>> cose..., capisco l'arrabbiatura verso i politici ma non deve ricadere su
chi
>> (dalla a alla c3, dal 890 al 2008) FA rugby.
>> Per nn sbagliare io metto in primis il fatto che la celtic E' SOLDI,
TANTI
>> SOLDI e dove ci stanno i soldi (ed il lucro) non cè posto per la storia,
per le
>> tradizioni e per i campanilismi.
>> saluti ovali
>> marco rossini
>>
>>
>>
>> ----Messaggio originale----
>>>Da: allrugby a gmail.com
>>>Data: 08/09/2009 22.37
>>>A: <rugbylist a rugbylist.it>
>>>Ogg: Re: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì - coda
>>>
>>>_______________________________________________
>>>
>>>Togliamo pure il Veneto dall'Italia e dall'Europa. Vediamo tutto solo
>>>come mera votazione di quattro "politici" arroganti ed ignoranti, che
>>>del rugby non hanno cognizione e che sono stati, a loro volta, votati
>>>da una base che non ha merito: solo mero scambio di favori. Do ut des.
>>>Non meritano e non devono essere a capo di decisioni di tale portata.
>>>Lasciamo fuori Treviso, Padova, Rovigo, Venezia, Mogliano, Alpago,
>>>Udine, Montebelluna, Mirano, Paese, Villorba, Selvazzano, Villadose e
>>>quant'altro (e magari non in quest'ordine e non ci sono tutti), per
>>>fare posto al (quasi) nulla in qualsiasi campo della memoria ovale
>>>italiana. Che si sia trattato di un colossale errore l'hanno ammesso
>>>anche gli addetti ai lavori più onesti: che si continui a fare
>>>mercimonio di idee in tal senso è solo tempo perso o inconcludente
>>>esercizio di mal tarata elucubrazione (tanto per dire), mentale.
>>>Pretoriani? Qualcuno ci indichi le loro origini, i loro titoli, i loro
>>>meriti in campo ovale, da cinquant'anni ad oggi.
>>>Lo stesso dicasi per la selezione che fa capo a Viadana (Mantova?,
>>>Colorno?). Carneade, chi era costui?
>>>Non nascondiamoci dietro la solita unghia nera ed incarnata: ci stimo
>>>facendo del male da soli e chi potrebbe tace e/o si nasconde invece
>>>di intervenire con risolutezza. Spazzatura!
>>>Il Titanic è già affondato, e chi di dovere non se ne è ancora
>>>accorto, dal momento in cui cerca di imbarcare nelle scialuppe gente
>>>già affogata, lasciando morire quelli che a galla ancora respirano.
>>>Che acque torbide!
>>>Ciao.
>>>Franco (TV)
>>>
>>>
>>>Il giorno 08 settembre 2009 18.32, Angelo Volpe
>>>@fast<volpe_angelo a fastwebnet.it> ha scritto:
>>>> _______________________________________________
>>>>
>>>>
>>>> Boh, non capisco. Chiunque si accosti all'argomento Treviso-Celtic
>> esordisce assrendo che l'esclusione del Veneto è una grande ingiustizia e
una
>> scelta sbagliata. Immediatamente dopo invece incominciano una serie di
>> distinguo, di precisazioni, si fa appello alla democrazia (?), alla
politica, a
>> tutto e di più per lasciare le cose come sono in nome di non si sa che
cosa e
>> no si sa di quali principi. Bisogna ad un certo punto decidersi: o la
scelta di
>> lasciar fuori Treviso e il Veneto è sbagliata o è giusta. Non si può
affermare
>> una cosa e difendere al tempo stesso lo statu quo deliberato dalla
Federazione.
>> E se è sbagliata la decisione deve essere rivista per sanare l'errore e
porre
>> rimedio alla palese ingiustizia. Altrimenti si dica chiaramente "mi sta
bene
>> così, il Veneto meritava di essere escluso" e finisce lì. Il piede in due
>> staffe proprio non si può tenere.
>>>>
>>>> angelo
>>>>
>>>> ----- Original Message -----
>>>> From: Salvatore Messina
>>>> To: rugbylist a rugbylist.it
>>>> Sent: Tuesday, September 08, 2009 10:47 AM
>>>> Subject: I: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì - coda
>>>> _______________________________________________
>>>>
>>>> ________________________________
>>>>
>>>> Premesso che nessuna regione come il Veneto è in grado di rappresentare
il
>> rugby d'alto livello (e con questo intendo riassumere anche tutti gli
>> altri numerosi meriti di questa regione), premesso che se le
documentazioni
>> presentate non fossero state corrette si dovrebbe rivedere il tutto,
premesso
>> che se la votazione stessa non fosse stata secondo il regolamento si
dovrebbe
>> rifare, non capisco come si possa dire che se io ho votato in base alle
mie
>> idee politiche, convinzioni personali, interessi od antipatie, non ho
votato
>> correttamente.
>>>>
>>>> Mi da estremamente fastidio che persone che si professano liberali e
>> democratiche passino sopra i propri principi quando vengono prese
decisioni che
>> non rispettano le proprie ideee.
>>>> La libertà di espressione e di voto deve essere sempre tutelata, anche
>> quando appare evidentemente male espressa.
>>>>
>>>> Cosa avreste detto se fosse stata approvata la candidatura di Treviso e
>> tutto il resto d'Italia fosse insorto per ricusare la votazione?
>>>>
>>>> Siamo tutti d'accordo che il Veneto è la massima espressione attuale
del
>> rugby italiano, facciamo tutti i doverosi controlli sullo svolgimento
della
>> votazione ma smettiamola di condannare i membri del consiglio federale
che
>> hanno votato diversamente.
>>>>
>>>> Sono stati regolarmente eletti e hanno le proprie idee. Se anche
avessero
>> voluto votare altri per antipatia cosa possiamo farci?
>>>> Come avete detto l'incapacità (di valutazione politica in questo caso)
è
>> un grave difetto ma non un reato.
>>>> Sarebbe ben più grave se una decisione politica regolare venisse
stravolta
>> sotto pressioni esterne, anche se popolari (ma lo sono poi o sono solo
>> strumentalizzate?)
>>>>
>>>> PEACE & LOVE & PLAY RUGBY
>>>>
>>>> Salvatore Messina
>>>>
>>>> ----- Messaggio inoltrato -----
>>>> Da: allrugby <allrugby a gmail.com>
>>>> A: rugbylist a rugbylist.it
>>>> Inviato: Lunedì 7 settembre 2009, 22:38:32
>>>> Oggetto: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì - coda
>>>>
>>>> _______________________________________________
>>>>
>>>> Ecco l'articolo di Antonio Liviero, dal Gazzettino di oggi
(trascritto).
>>>> Non so... Altri articoli di discutibile interesse, sul rugby, non si
>>>> possono scaricare dal Gazzettino. Permalosi?
>>>> Se qualcuno ci legge, al Gazzettino, ci (mi) risponda. Se qualsoca non
>>>> quadra, siamo (sono) qui. Non lasciateci, anche voi, digiuni dal
>>>> rugby.
>>>> Grazie per una risposta.
>>>>
>>>> L'articolo di Antonio Liviero, sotto riportato, mi sembra sia una
>>>> caustica, precisa ed evidente denuncia di un fatto gravissimo, che il
>>>> rugby italiano non potrebbe sopportare se le cose continuassero ad
>>>> andare nella direzione voluta da chi, a suo tempo, ha chiesto la
>>>> votazione segreta nel consiglio FIR e di chi, a torto e forse con
>>>> troppa sufficienza, ha aderito ad una prassi evidentemente scorretta
>>>> (art. 18 del regolamento). Dobbiamo continuare a lasciare in mano il
>>>> ns. rugby a gente disinformata, poco attenta al regolamento e succube
>>>> dei propri risentimenti verso Tizio e/o Caio, atteggiamenti tali da
>>>> menomare seriamente l'intero movimento?
>>>> Ragazzi, il tempo delle birre del dopo partita è finito. Soprattutto
>>>> per chi gestisce una federazione ambigua nelle decisioni e nelle
>>>> scelte.
>>>> Dondi & C. avete sbagliato. L'ho sempre detto e scritto. Andatevene,
>>>> per grazia di Dio. Lasciateci almeno la speranza che con altri
>>>> personaggi meno attenti alla "carega" e più sensibili alle
>>>> problematiche del rugby nostrano, si possa auspicare in un futuro
>>>> migliore.
>>>> Ciao.
>>>> Franco (TV)
>>>>
>>>> MISCHIA APERTA
>>>> Perchè è il Veneto ad essere tagliato fuori (di Antonio Liviero - Dal
>>>> Gazzettino)
>>>>
>>>> Si è detto che l'esclusione di Treviso e del Veneto dalla Celtic
>>>> League è stata una scelta politica. Bisogna intendersi sul termine. Se
>>>> la politica è considerata un mezzo di mera conquista e conservazione
>>>> del potere, ma anche il luogo di patti segreti e inconfessabili, di
>>>> logiche clientelari, allora se ne può comprendere l'uso da parte dei
>>>> tifosi arrabbiati per il torto subito. Ma se la s'intende
>>>> nell'accezione più nobile (sempre più in disuso, purtroppo) di scienza
>>>> del buon governo, se misuriamo un uomo pubblico dalla capacità di
>>>> mettersi al servizio del bene comune, allora quella della FIR non si
>>>> può dire una scelta politica. O almeno di buona politica.
>>>> Lasciamo stare per una volta la candidatura di Treviso, i suoi meriti
>>>> sportivi (che mancano alle altre candidature) e le credenziali
>>>> economiche del gruppo Benetton, un nome di cui nessuna federazione al
>>>> mondo si priverebbe. Concentriamoci invece sul Veneto. Prima regione
>>>> italiana per praticanti, per club nel massimo campionato (4 su 10) e
>>>> naturalmente quella più scudettata: 28 titoli negli ultimi 40 anni,
>>>> contro gli 8 della Lombardia, 3 dell'Abruzzo, uno del Lazio, zero
>>>> dell'Emilia.
>>>> Vogliamo prendere invece in considerazione i settori giovanili? O il
>>>> pubblico? Oppure la tradizione? Da qualunque parte si esamini la
>>>> questione non c'è alcun motivo ragionevole per tagliare le radici del
>>>> rugby italiano, per escludere il Veneto dall'attività di vertice.
>>>> Un tifoso di Rovigo o di Belluno dovrebbe andare a settimane alterne a
>>>> Viadana o a Roma per poter assistere ad una partita di èlite? E perchè
>>>> mai un settore giovanile veneto dovrebbe continuare a reclutare
>>>> ragazzini con lo stesso impegno se poi non avrà la soddisfazione di
>>>> veder giocare i più bravi nello stadio di casa o almeno della città
>>>> vicina? E i giocatori stessi? Se sono i più forti e i più numerosi,
>>>> perchè obbligarli un giorno ad andarsene?
>>>> Dal prossimo anno, se non ci saranno ripensamenti da aprte
>>>> anglosassone, l'Italia avrà tre sole squadre professionistiche
>>>> (nazionale compresa) e due tornei d'alto livello: il VI Nazioni e la
>>>> Celtic League. Disputandosi il VI Nazioni a Roma, sembrerebbe
>>>> scontato, se non si vuol affondare il rugby italiano, disputare la
>>>> Celtic al nord e in ogni caso stabilire la base di una delle due
>>>> franchigie in Veneto. Una logica stringente che non sfugge al
>>>> presidente federale Giancarlo Dondi, che ha avuto modo di esprimersi
>>>> duramente e pubblicamente contro l'esito del consiglio FIR di luglio.
>>>> Un consiglio in cui il presidente, per sua stessa ammissione, è finito
>>>> clamorosamente in minoranza su una questione strategica per il rugby
>>>> italiano. Una sorta di "sfiducia" a scrutinio segreto che pone
>>>> preoccupanti problemi di governabilità oltre che di buon governo e
>>>> potrebbe aprire prospettive di forti turbolenze dagli esiti
>>>> imprevedibili all'interno del movimento.
>>>> Spetta a Dondi ora una pubblica assunzione di responsabilità.
>>>> Riprendere le fila, promuovere un chiarimento all'interno del
>>>> consiglio federale attraverso un confronto aperto. E fare sintesi
>>>> delle posizioni. Per mettere infine in votazione la proposta del
>>>> presidente, alla luce del sole e non con voti segreti espressamente
>>>> sclusi dall'articolo 18 del regolamento (altrimenti come farebbe, in
>>>> caso di parità, ad essere decisivo il voto espresso dal presidente?).
>>>> Ben conoscendo i rischi di una nuova sconfitta di Dondi: l'azzeramento
>>>> del consiglio federale e la richiesta di nuove elezioni.
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