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[RUGBYLIST] Re: Notizie del lunedì - 2
allrugby
allrugby a gmail.com
Lun 5 Ott 2009 21:02:00 CEST
Già da prima di adesso, qualcuno, le proprie responsabilità, avrebbe
dovuto assumersele, con annessi e connessi!
Ma siamo in Italia: politica o rugby, le facce toste non hanno pudore.
Ciao. Franco (TV)
Il 05 ottobre 2009 20.55, allrugby <allrugby a gmail.com> ha scritto:
> Dal Gazzettino, riporto l'articolo di Antonio Liviero, al quale invio
> la mia stima ed il mio più genuino ringraziamento.
> Ciao.
> Franco (TV)
>
> MISCHIA APERTA
> Il modello veneto tra veleni e sospetti. Di Antonio Liviero
>
> Le ragioni di Treviso e del Veneto sono state riconosciute. Se non ci
> saranno colpi di coda velenosi la regione leader del rugby italiano
> continuerà a rappresentare, com’è giusto che sia, l’attività di
> vertice partecipando alla Celtic League. Il consiglio federale, dopo
> la bocciatura del 18 luglio, che nel gergo in voga nella politica si
> potrebbe definire una "porcata", ha corretto la scelta iniziale con un
> voto palese e a maggioranza assoluta. Insomma in maniera chiara e
> forte.
> Va dato atto al presidente Dondi di aver ripreso in mano il controllo
> del consiglio federale che gli era clamorosamente sfuggito a luglio.
> Allo stesso tempo i consiglieri veneti, comprensibilmente messi sotto
> accusa dopo l’esclusione iniziale, hanno riscattato l’onta dimostrando
> di saper fare squadra ed evitando così dimissioni che, in caso di
> fallimento dell’operazione, sarebbero state chieste a gran voce.
> Ora il Veneto ha bisogno di continuare su questa strada. Perchè la
> pratica Celtic non è ancora chiusa. Ci sono verifiche economiche
> (scontate) sul progetto Benetton e un protocollo tecnico da
> sottoscrivere. Poi è necessario mettersi a lavorare attorno a un piano
> che deve portare in Europa un modello competitivo, nell’interesse di
> tutto rugby italiano. Perchè ciò avvenga serve però un clima più
> disteso. Lo spirito di gruppo attorno ai valori che il rugby è
> orgoglioso di veicolare, lasciando da parte personalismi e veleni.
> Dal Benetton mi aspetto che dia seguito immediato ai propositi di
> coinvolgere tutto il Nordest fatti dal presidente Amerino Zatta, con
> una squadra metropolitana che faccia rivivere la leggenda dei Dogi
> nelle città del Veneto: nuova maglia, nuovo nome, grande pubblico,
> collaborazione stretta con i vivai. Non ho dubbi che Treviso
> continuerà ad assumersi il merito, come ha detto con lungimiranza Elio
> De Anna, «di pensare anche per gli altri veneti» sottoscrivendo senza
> riserve l’accordo tecnico con la Fir. La sua leadership, già
> indiscutibile sul piano tecnico ed economico, ne uscirà
> inevitabilmente rafforzata anche sotto il profilo morale.
> Dal canto suo non credo che la federazione abbia interesse ad
> alimentare nuove turbolenze. Né che voglia ridurre i veneti a un
> vassallaggio umiliante come qualcuno ha sospettato leggendo il
> comunicato Fir che sembra contenere un diktat: o accettate le nostre
> condizioni o la franchigia ce la facciamo da soli. Alla lunga sarebbe
> un grave errore, con effetti destabilizzanti vista la natura di una
> terra che ha fatto delle libertà d’iniziativa il segreto del suo
> modello economico. Per questo Dondi farebbe bene a mettere
> pubblicamente termine a quello stillicidio di voci che vuole questo o
> quel dirigente trevigiano nel mirino della Fir per motivi di potere o
> di antipatie personali che nulla hanno a che vedere con questioni
> tecniche e di professionalità.
> Sono le condizioni basilari per preparare quel salto di qualità che la
> palla ovale italiana attende. E che esige obiettivi chiari, unità di
> intenti e compattezza. L’utilizzo delle competenze più alte e dei
> migliori cervelli disponibili. Comportamenti trasparenti. Qualora
> invece il vascello italiano dovesse finire in una nuova tempesta,
> irlandesi, scozzesi e gallesi potrebbero stancarsi. E chiuderci le
> porte. A quel punto però qualcuno dovrebbe assumersene le
> responsabilità.
>
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