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[RUGBYLIST] Notizie della domenica
allrugby
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Dom 4 Ott 2009 14:39:12 CEST
Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco (TV)
I 3 consiglieri su 21 che si sono astenuti quando è stata votata
l’ammissione in Celtic League del Benetton Treviso e del Veneto sono
stati Pierluigi Bernabò, Orazio Arancio e Antonio Luisi. L’unico che
in precedenza si era opposto alla bocciatura della candidatura dei
Pretoriani è stato lo stesso Bernabò (astenuti gli altri). I
consiglieri veneti stavolta hanno votato compatti. Va dato loro atto
di aver contribuito con impegno a rimediare al misfatto sportivo
perpetrato dalla Fir il 18 luglio.
È questo uno dei tanti retroscena del consiglio federale che ha
ammesso in Celtic il Benetton. Emerge il giorno dopo. Giorno che è
anche la vigilia di Futura Park Roma-Benetton Treviso, quinto turno di
Super 10. Quasi che l’attualità del campionato voglia prolungare anche
in campo la sfida consumatasi nelle aule della Fir. Chissà quale clima
caratterizzerà oggi la partita, dove l’evento agonistico passerà in
secondo piano rispetto a quello di politica sportiva. Fra le
indiscrezioni uscite dal consiglio c’è anche quella sulle carenze
economiche che hanno portato alla bocciatura dei Pretoriani. Tre su
tutte. Le delibere sugli impegni di spesa triennali di Comune,
Provincia e Regione a favore della franchigia alla fine non c’erano.
Solo lettere d’intenti che però non erano quanto chiedeva il bando.
Sul ticketing (quota vendita biglietti) i Pretoriani avevano messo una
media di 6.500 spettatori a partita al Flaminio, giudicata
inverosimile. Gli Aironi più concretamente ne hanno messi 3.000.
Infine sugli 8,5 milioni di budget a stagione ne erano conteggiati 1,6
di contributo Fir. Non era previsto, infatti gli Aironi non l’hanno
messo. E sono stati promossi.
Oltre a Roma-Treviso, nella giornata di campionato spicca poi il
mezzogiorno di fuoco di Rovigo, dove arriva in visita proprio il
Viadana, capofila degli Aironi. Il Petrarca dei giovani, senza
Pasquale Presutti in panchina perchè squalificato, misura il suo
spessore a Parma contro l’altra capolista. Dovesse passare anche qui
diventerebbe la rivelazione del torneo. A Venezia il Casinò cerca
nuovi punti salvezza contro la neopromossa L’Aquila.
Ivan Malfatto
PROGRAMMA - Ore 12 FemiCz Rovigo-Mps Viadana (arbitro De Santis,
diretta RaiSport Più), ore 16 Consiag I Cavalieri Prato-Plusvalore
Gran Parma (Falzone), Futura Park Roma-Benetton Treviso
(Passacantando), Parma-Petrarca Padova (Pennè), Casinò di
Venezia-L’Aquila (Damasco)
CLASSIFICA - Benetton e Parma 15, Petrarca 14, FemiCz 12, Mps
11, Casinò di Venezia 7, Prato, Plusvalore, Futura Park 5, L’Aquila 4.
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Celtic League
Ora serve
un dossier
per l’aspetto
tecnico
Treviso
Moderato entusiasmo, anche perché il traguardo non è ancora
raggiunto. Indubbiamente un passo avanti è stato fatto ed è un passo
bello lungo. La Magners Celtic League sembra proprio una realtà,
adesso.
Treviso e il Veneto hanno ora la possibilità di riavere quanto
era stato tolto loro due mesi e mezzo fa. Non a caso più di qualcuno,
già nel primo pomeriggio di venerdì, affermava che giustizia era stata
fatta. La culla del rugby italiano riammessa a pieni voti, con
maggioranza assoluta, anzi quasi all’unanimità. Gli 80 anni di storia
e i 41 scudetti conquistati tra Treviso (14), Padova (11), Rovigo (11)
e Fiamme Oro (5) hanno avuto giustizia.
Treviso e il Veneto salvi? Per il momento è già un fatto
positivo essere rientrati in corsa per uno dei due posti che dal
2010/2011 verranno assegnati agli italiani nel torneo Celtico e pure
in Heineken Cup, cosa che a metà luglio sembrava un sogno svanito.
Adesso però scatteranno le verifiche delle commissioni e quello che
balza agli occhi in maniera prepotente, ma solo perché prima non era
stata una questione che aveva coinvolto Treviso in quanto escluso
dalla prima votazione, è l’aspetto tecnico. Ovvero, la Fir dovrà
verificare le credenziali di allenatore, direttore generale, medico e
preparatore atletico. Valutarne le effettive capacità, insomma. «E’ un
aspetto che Viadana e Roma avevano già affrontato dopo la prima
votazione – ammette Moreno Trevisiol, trevigiano, ex Nazionale, ora
consigliere federale – d’altra parte tutto ciò rientra nei requisiti
richiesti dalla stessa Celtic League. Ora Treviso è stato eletto,
quindi toccherà a Treviso presentare questo ulteriore dossier».
Trevisiol, cosa è cambiato da quel sabato 18 luglio?
«La candidatura di Roma non aveva assolutamente le garanzie
richieste, quindi non poteva essere sottoposta al Board della Celtic
League. A quel punto si è passati all’elezione di un’altra
franchigia».
Certo, questo è il dato sul quale poggiavano le speranze di
Treviso. Ma sembra che qualcosa sia cambiato anche a livello di
consiglio. In particolare si parla di buon lavoro da parte di voi
consiglieri veneti.
«Posso parlare a titolo personale e affermare che stavolta come
allora ho espresso la mia preferenza sempre alla stessa maniera. Penso
che si siano dette tante cose su questo o quel consigliere, ma posso
ritenere che se un buon lavoro è stato fatto stavolta, un buon lavoro
sia stato fatto anche allora. In quella famosa serata di Zelarino non
è che qualcuno si sia dovuto ricredere. L’avevamo detto che bisognava
attendere gli esiti, solo così Treviso e il Veneto avrebbero avuto la
possibilità di tornare in corsa».
Un dato di fatto è che stavolta Treviso è stato eletto con la
maggioranza assoluta. Si parla addirittura di 20 voti favorevoli su 21
e nessun contrario, ma appena un astenuto.
«E’ vero, è stata una votazione che ha quasi raggiunto
l’unanimità – conclude Trevisiol – questo è un dato molto importante,
per Treviso e per tutto il Veneto».
Ennio Grosso
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Tarvisium scuola di vita festeggia il traguardo del quarantennale
TREVISO - (e.g.) Quarant’anni di vita, tre generazioni di rugbisti che
hanno indossato la maglietta rossa. Ieri, in un clima di festa, la
Tarvisium ha ricordato il traguardo con i giocatori di allora e quelli
di adesso, ma anche tra tanti amici che in una maniera o nell’altra
hanno dato qualcosa a questa squadra, unica per certi aspetti,
contribuendo a farla crescere pur tra mille difficoltà. Una scuola di
vita più ancora che di rugby. Questa è stata e continua ad essere la
Tarvisium. Una seconda famiglia per molti.
Una partecipazione massiccia ed entusiasta ieri nell’aula magna
della scuola Stefanini. Gli onori di casa li ha fatti il presidente
Guido Feletti e c’erano i giocatori più anziani, quelli che hanno
fatto la storia della Tarvisium e che poi hanno contribuito anche a
rendere importante quella del rugby Treviso e della Nazionale. C’erano
i giocatori di adesso. Più generazioni, ma pur in tempi diversi, tutti
giocatori dello “stesso stampo”, come recita una delle canzoni che
hanno fatto la storia delle magliette rosse, quella che si inneggia
alla vigilia di Natale quando per tradizione si affrontano gli ex, i
cosiddetti Sprybricks e la Tarvisium di adesso: “Zoghemo a rugby co
semo in campo, ma semo tuti del stesso stampo”.
Un "rendez vous" entusiasmante ed emozionante, con parole
significative pronunciate da chi quella maglietta rossa l’ha indossata
fra i primi come Manrico Marchetto e Nello Francescato, o come
Gilberto “Gibe” Breda, uno dei fondatori della Tarvisium in quel 2
agosto 1969, con Ino Pizzolato e Natalino Cadamuro, ora ristoratore ad
Orvieto e che all’appuntamento ha fatto arrivare una lettera in quanto
impossibilitato a raggiungere i vecchi amici.
Parole importanti ed eloquenti come quelle del sindaco Gobbo e
dell’assessore provinciale Speranzon, ma anche dello stesso capitano
dell’Under 20, Marco Buso, emozionato al punto gusto ma capace di dare
l’esatto significato a cosa significa indossare la maglietta rossa.
Ci si attendeva anche Ino Pizzolato sul palco, ma Ino, si sa,
non ama il clamore: quando però Vittorio Zanini, assessore, da sempre
vicino alla Tarvisium anche per aver vissuto a San Giuseppe, il
quartiere delle magliette rosse, lo ha chiamato per consegnargli una
coppa di piccole dimensioni ma dal grande significato, l’applauso più
lungo ed intenso è stato per lui: e “El Vecio”, anima di questo club,
a quel punto non ha potuto più sottrarsi.
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Benetton difende
la leadership
nella tana
del Futura Park
(e.g.) Tre partite in appena 9 giorni. Oggi il Super Ten tornerà
in campo per disputare la quinta giornata. Dopo la parentesi Celtic
League, o meglio la nuova votazione e la riammissione di Treviso e il
Veneto nel rugby che più conterà a partire dalla prossima stagione,
oggi si torna a parlare di rugby giocato.
Per il Benetton, capolista con Parma, ma che ancora non ha
espresso appieno le proprie potenzialità, una trasferta insidiosa e
calda, sul campo di quella squadra che sembrava fino ad un paio di
giorni fa poter prendere proprio il posto ambìto da Treviso nel torneo
celtico. Il Benetton giocherà a Roma (stadio Tre Fontane, inizio alle
16, arbitra Passacantando di L’Aquila) contro la Futura Park. I
trevigiani non hanno certamente colpe se Roma non ha i giusti
requisiti per l’ammissione alla Celtic League, ma si sa come vanno
queste cose e certamente oggi dovranno aspettarsi un ambiente ancor
più ostile.
La squadra è partita questa mattina di buon’ora dall’aeroporto
di Treviso e come al solito Franco Smith scioglierà gli ultimi dubbi
solo a poche dall’inizio della partita. Dubbi riguardanti la panchina,
visto che il XV è già deciso e rispetto a quello di mercoledì che ha
battuto il Femi CZ Rovigo sono sei le variazioni e quattro i cambi di
ruolo. In prima linea Muccignat farà il suo esordio stagionale
prendendo il posto di Rouyet, in seconda rientrerà Van Zyl al quale
farà spazio Antonio Pavanello, in terza linea Filippucci e Zanni,
entrambi in panchina contro Rovigo partiranno stavolta dall’inizio e i
sacrificati saranno Orlando e Vermaak; quindi nei trequarti Garcia
sostituirà Waters e Vilk avvicenderà Bortolussi; inoltre, McLean verrà
spostato da estremo ad apertura, Goosen da apertura a centro, Sgarbi
dal centro all’ala e Mulieri da ala ad estremo. Nessuna assenza di
rilievo, invece, nelle file romane. Le formazioni.
Futura Park: Buso; Varani, Valcastelli, Reid, Gauthier; Freschi,
Toniolatti; Gagiano, Saccardo, Aldridge; Pegoretti, Boscolo; Rawson,
Martino, De Gregori. A disp. Paoletti, Vigne Donati, German, Bernabò,
Damiani, Casasanta, Raineri e Rotella.
Benetton: Mulieri; Vilk, Goosen, Garcia, Sgarbi; McLean,
Semenzato; Kingi, Zanni, Filippucci; Van Zyl, E. Pavanello; Di Santo,
Ghiraldini, Muccignat. Dieci i giocatori per gli 8 posti della
panchina: E. Ceccato, Vidal, A. Ceccato, Rizzo, A. Pavanello,
Barbieri, Vermaak, Bortolussi, Botes e Galon.
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Blessano, un figlio d’arte, fischia in A
(e.g.) Non è stato l’esordio in serie A, ma arbitrare una squadra ex
campione d’Italia e tra le protagoniste nel rugby che conta fino a
qualche mese fa, dev’essere stato senz’altro stimolante. Claudio
Blessano, figlio di Sergio, ex giocatore del Metalcrom Treviso, ha
infatti diretto ieri il match Cammi Calvisano-Amatori Catania, secondo
turno del campionato di serie A2. Blessano è alla seconda stagione in
serie A, l’esordio l’anno scorso.
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